PREMESSA: in questo racconto verrà trattato il tema della
pirateria, un tema che amo molto, non per niente il mio manga preferito
è One Piece. Spero proprio di non copiare niente da
quest'ultimo, ma son sicuro che, volente o nolente, qualche analogia ci
sarà. Mi impegnerò comunque per farne una storia
originale, divertente e tutta da gustare. Buona lettura!
Il
mare. Una distesa d'acqua sconfinata piena di isole, di tesori, di
misteri.... Un luogo dove l'avventura ne fa da padrone. Perfino una
semplice battuta di pesca può trasformarsi in uno scontro
all'ultimo sangue contro un mostro marino. Per questo le sue acque
più profonde sono solcate solamente dagli impavidi, i
più coraggiosi, quelli che non hanno paura di affondare con
la propria nave. Questi soggetti vengono definiti 'pirati'. Un pirata
solitamente è un individuo che indossa abiti stravaganti,
è rozzo, arrogante ed egoista. Viaggia per il mondo con la
sua ciurma in cerca di tesori rari e preziosi, in grado di accrescerne
la fama per tutti i sette mari! Un pirata non ha paura di niente anzi,
è proprio lui a volersi cacciare nei guai, nella speranza di
trovare qualche oggetto prezioso.
La
nostra storia comincia nell'isola di Tora, dove un ragazzo di nome Rick
si ritrova ad osservare il mare durante il tramonto. Sospirando, disse
debolmente: «Chissà cosa c'è oltre
l'orizzonte....»
«Beh,
perché non salpi e lo scopri?»
Una
voce proveniente dalla sua sinistra lo fece girare, ma non vide
nessuno. «Forse è la mia immaginazione che mi
gioca brutti scherzi»
«SONO
QUI SOTTO!»
Rick
abbassò la testa e vide un pappagallo che lo stava
osservando. «Ma che bel pappagallo che sei! Così
rosso e bianco, con delle belle sfumature nere e verdi. Mi dispiace ma
non ho un biscotto»
«Non
voglio uno dei tuoi sudici biscotti» rispose l'animale.
Rick:
«Come hai detto?»
«Ho
detto: NON.VOGLIO.UNO.DEI.TUOI.SUDICI.BISCOTTI!»
ripeté l'animale, questa volta scandendo bene le parole.
Rick:
«Sai parlare?»
«Certo
che so parlare, sono un pappagallo!»
Rick:
«Non intendevo questo.... sei intelligente, sai fare delle
frasi di senso compiuto!»
«Sì,
e allora? Perché ti sorprendi tanto?»
Rick:
«Credevo che voi pappagalli sapeste solamente ripetere
ciò che vi viene detto»
«Beh,
credevi male. O almeno io sono in grado di ragionare e rispondere a
tono. Certo, normalmente le mie conversazioni sono di un livello
più alto e con gente che conta, ma a volte fa bene far
riposare la mente abbassando il livello»
Rick:
«Hey mi stai forse offendendo?»
«Allora
non sei così stupido come sembri! Ok senti, sono qui per un
motivo preciso: il mio sogno è quello di poter solcare i
mari, ma da solo non posso comandare una nave né posso
volare da un'isola all'altra. Ed è qui che entri in scena
tu!»
Rick:
«Prima mi offendi e poi pretendi che ti faccia dei
favori?»
«'Offendere'...
che parolone! Prima stavo solamente scherzando, non te la sarai mica
presa, suvvia! Ad ogni modo, tu andrai per mare ed io verrò
con te! Insieme solcheremo tutti e sette i mari, troveremo rari tesori
dal valore inestimabile, diverremo i pirati più famosi di
tutti i tempi!»
Rick:
«Mi dispiace rovinare i tuoi sogni di gloria caro... ehm come
hai detto che ti chiami?»
«Non
l'ho detto! Il mio nome è Pagu. Il tuo invece?»
Rick:
«Io sono Rick e come ti stavo dicendo prima non ho alcuna
intenzione di salpare e navigare per i sette mari»
Pagu:
«Ma come!? Prima ti ho sentito benissimo che sei curioso di
scoprire cosa si cela dietro l'orizzonte!»
Rick:
«È soltanto una curiosità, tutto
qui....»
Pagu:
«Mmmm stai mentendo, me lo dicono i tuoi occhi. In te
c'è tanta passione e voglia di prendere il largo. Vorresti
scoprire quante più cose possibili di questo mondo,
incontrare tante persone diverse, vedere posti nuovi e...»
Rick:
«HO PAURA, VA BENE?»
Pagu:
«Paura di cosa?»
Rick:
«Non so bene di preciso, forse sarà per via di
quella storia...»
Pagu:
«Quale storia?»
Rick:
«È una faccenda privata, non vado certo a
raccontarla al primo pappagallo parlante che incontro!»
Pagu:
«Ma oramai noi due siamo due vecchi amici!»
Rick:«Sì,
da ben dieci minuti!»
Pagu:
«Non importa da quanto tempo si conosce una persona, importa
il legame che si viene a creare con essa! Ed io sento che tra noi due
c'è un forte, fortissimo legame! Avanti, confidati pure con
il vecchio Pagu»
Rick:
«Sigh.... va bene, hai vinto. Quando avevo 5 anni, mia madre
prese una barca e salpò. Non fece più ritorno,
abbandonando me e mio padre. Probabilmente sarà morta,
inghiottita dal mare»
Pagu:
«Cavolo, mi dispiace ragazzo.... posso domandarti come si
chiamava tua madre?»
Rick:
«Catherina»
Pagu:
«....! Non sarà Catharina occhio del Diavolo per
caso?!»
Rick:
«Chi???»
Pagu:
«Ma dove hai vissuto fin'ora? Catharina occhio del Diavolo
è il pirata più famoso di tutti i tempi. Colei
che ha sconfitto il Kraken, il leggendario mostro marino. La leggenda
narra che perse un occhio combattendo proprio contro il Kraken e che,
alla fine dello scontro, prese un occhio della bestia e se lo
impiantò lei stessa! Ecco perché il nomignolo
'occhio del Diavolo'. È una figura molto autoritaria: tutti
la temono, uomini, donne o mostri che siano»
Rick:
«In effetti, da quel che ricordo, la mamma era molto
autoritaria. Riprendeva spesso me e papà per gli sbagli che
facevamo»
Pagu:
«È sicuramente lei allora! Coraggio,
salpiamo!»
Rick:
«Non lo so....»
Pagu:
«Non vuoi incontrarla di nuovo?»
Rick:
«Se è così forte e temuta come tu dici,
che speranza ho di incontrarla? Non posso mica andare da lei e dirle
'ciao, sono tuo figlio! Ti ricordi di me? Mi hai abbandonato quando
avevo 5 anni!'. Come minimo mi taglierà la testa!»
Pagu:
«Ed allora non ci resta altro da fare che diventare
più forti e temuti di lei!»
Rick:
«Non ti sembra di esagerare?»
Pagu:
«Per niente! Se si crede veramente a qualcosa, niente
è impossibile!»
Rick:
«....»
Pagu:
«Andiamo! Non so più che altro inventarmi per
convincerti! Vai da tuo padre, avvertilo che dovrai andare ad
incontrare tua madre e che quindi starai via per un bel po'. Ci
ritroviamo qui tra un'ora. Sii puntuale, mi raccomando!»
Il
ragazzo si allontanò a passo lento, non ancora del tutto
convinto. Pagu rimase lì in attesa. Passò la
fatidica ora, ma del ragazzo ancora nulla. "Avrà avuto
problemi con il padre... aspetterò ancora un po'".
Passò un'altra mezz'ora. "Uff, ma quanto ci mette? Sto
cominciando a spazientirmi!". Il ritardo accumulato aveva oramai
passato i 60 minuti. "A questo punto non credo che verrà....
sono stato uno stupido a fidarmi. Dovrò cercare qualcun
altro che voglia accompagnarmi per i sette mari. Peccato, mi ero
affezionato a quel ragazzo...."
«HHHHEEEEEEYYYYYY!».
Una voce in lontananza attirò l'attenzione del pappagallo.
Era Rick con uno zaino enorme sulle spalle.
"Ma
allora è venuto davvero!" pensò Pagu.
Il
ragazzo arrivò davanti al pennuto, completamente esausto.
Ansimando disse: «Hai visto... sono arrivato alla
fine....»
Pagu:
«Vedo vedo. Come mai mi hai fatto aspettare tutto questo
tempo? Hai avuto problemi con tuo padre?»
Rick:
«No no, anzi! È stato lui a convincermi ad andare,
ad aiutarmi a preparare questo zaino pesantissimo pieno di provviste,
vestiti ed oggetti utili alla navigazione. Mi ha anche detto di dire
una cosa alla mamma per quando la rivedrò»
Pagu:
«E cosa ti ha detto di dirle?», chiese curiosamente.
Rick
sorrise e poi disse: «Lo saprai non appena glielo
dirò di persona!»
|