Ti guardo rapita mentre canti 'Give me a love', so che l'hai scritta molto prima che ci conoscessimo, ma non importa.
Mentre canti il ritornello mi guardi negl'occhi, mi ha scovata in mezzo ad una folla di gente che è lì solo per te.
Ma a te non sembra importarti, guardi solo me, non sposti lo sguardo per nessun motivo al mondo da me, esisto solo io in questo momento.
Mentre ti impegni a cantare e a suonare la chitarra. E io sono lì, pietrificata, le tue parole sono ruscite a farlo. Come se mi comunicassi, oltre che col canto, anche con gli occhi, la tua voglia di essere amato.
E finalmente ho capito, vuoi che sia io ad amarti.
Dopo mesi sono riuscita a capirlo, o forse facevo finta di non averlo capito. Perdona la mia sciocca stupidità. Perdonami! Penso di averti fatto del male inconsapevolmente.
Mi dispiace . . .
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