Un altra notte di studi buttata all'aria.
Molto probabilmente non sarà l'ultima, per mia sfortuna, ma
che cosa ho da perdere? Il sonno è un lusso che mi concedo
ogni tanto, e a cui non cedo, probabilmente per disperazione o per
evitare che i miei incubi si sveglino e mi perseguitino. Troppe volte
ho visto le ombre del sogno animarsi in orrende creature, pronte a
dilaniarmi e a portarmi con loro negli abissi del nulla. Conosco
così tante formule di evocazione dei demoni da fare
rabbrividire la Madre Terra, e altrettanti metodi di estirpazione da
far impallidire qualsiasi sacerdote.
Ormai ogni mio libro di magia, ogni frase, ogni minimo segno su di essi
non ha alcun segreto per me, e ogni libro riconosce il contatto delle
mie dita di cieco. Ma so già che gli studi fatti finora
serviranno alle persone che troverò sulla mia strada,
durante i peregrinaggi in cerca di altri testi ancora più
antichi di quelli in mio possesso..ma non serviranno a me. La mia
cecità è la mia maledizione. Quante volte mi sono
sentito un estraneo nel mio paese,nel mio mondo. Quante volte i miei
simili mi hanno guardato con sospetto, e cacciato. Ormai lo so, mi
posso fidare solo dei libri, non credo in nessun mortale, nemmeno in
quelli che mi stanno vicino o che hanno rispetto per me, anzi, nel
monaco rosso.
Io non sono un saggio.
Lo sono diventato.
Io non sono un sant'uomo.
Sono un uomo, e basta.
Io non sono un uomo.
Sono l'emarginato, il difetto rifiutato dalla banale
normalità.
Io sono Zeno.
Sono solo un anima che vaga alla ricerca del suo mondo.
|