The prophecy of doom

di jessymalik97
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Decido di prendermi una pausa da quella festa infernale.

Le mie amiche si sono proprio divertite ad organizzarla… in casa mia!

Casa mia? Direi più un ricovero per impossessati: ragazzi che si strusciano, che si baciano, che si palpano… che… oh cazzo!!! Stanno girando un porno!

E poi dove minchia hanno trovato tutto questo alcool Miryam e Jo? Non vorrei trovarmi in galera accusata per spaccio di superalcolici…

Almeno ho la fortuna di avere dei genitori fuori casa. Staranno via per tre mesi…

Bastardi.

Partono e mi lasciano sola a casa.

Sola con la mia sorellastra Nathalie.

E dove vanno questi stronzi? Alle Maldive!

Stasera però Nathalie non c’è; stasera, domani e dopodomani.

La mia sorellona, ventenne, è peggio di un bambino in overdose da zucchero…

Non ho reso l’idea… Ok, diciamo che ha più ormoni impazziti lei che un’adolescente in astinenza da sesso!

I suoi ormoni vanno legati a un palo…

No.

Si metterebbero a fare la lap dance…

Ha perso la verginità a quindici anni… ho letto un suo vecchio diario del tempo…

Bleah!

E’ stato un trauma!

Nathalie ci ha tenuto a entrare nei particolari…

Comunque poco fa ho detto sorellastra… infatti è vero: lei è la figlia della nuova moglie di mio padre.

Siamo completamente diverse.

Lei è bionda ossigenata e io sono mora…

Lei ha gli occhi azzurri e io li ho marroni…

Lei è alta e snella e io sono più bassa e formosa…

Ma la differenza maggiore tra noi è che io non sono troia, e che i miei si fidano solo ed esclusivamente di Nathalie.

Sì, perché loro non sanno niente di lei!

E, ovviamente, Nat ci tiene a far sapere a mio padre solo ed esclusivamente i miei guai!

Cretini…

Fatto sta che lei non c’è, quindi io cazzeggio!!!

Il problema sarà pulire tutto in seguito:

carta igienica sopra ai divani pieni di patatine;

bicchieri rotti e vetro ovunque;

ragazzi stramazzati a terra per il troppo alcool;

io che mi scasso le palle…

Esco dalla porta a vetri che sbocca sul lago.

Il mio posto preferito…

E’ l’una di notte.

Uno spicchio di luna si fa largo nel cielo completamente scuro.

Miryam e Jo si staranno strusciando su qualche malcapitato…

Nah!

Semmai qualche malcapitato cerca di strusciarsi su di loro.

Se è così… che riposi in pace.

Porto il bicchiere di spritz alla bocca.

Se continuo di questo passo mi ubriaco…

-Jessy!!! Dove minchia sei?-

-Dove vuoi che stia?- urlo per farmi sentire. Quella che ha parlato prima è Miryam … lei e la sua finezza…

-Ah, non lo so… forse fuori a congelarti il culo mentre bevi come una turca?- continua rimproverandomi la ragazza mentre mi trascina in casa.

E’ decisamente infuriata…

-Miryam! Dov’era questa diciasettenne ubriaca?- chiede Jo indicandomi.

-A farsi i cazzi suoi… come sempre!- risponde non curante la ragazza biondo miele lasciando la presa su di me.

-Jessy? Se sei sobria batti il cinque!- mi dice premurosa Jo avvicinandosi a me, mentre mi sfila lo Spritz dalle mani.

Ma che cazzo dice? Se sei sobria batti il cinque?

-Sicura che non sia tu quella da controllare?- dico scazzata riferendomi ad una sua possibile sbronza.

-Mi chiamo per caso Jessyca Holmes io?- risponde lei beffarda.

Quando fa così mi sta sempre sulla minchia.

Lo ammetto… anch’io sono molto fine…

-Ora tu vieni con noi nella tua fottuta camera…- dice Miryam prendendomi per un braccio.

Saliamo le scale a chiocciola che portano al piano superiore.

La dolcezza con la quale Miry mi trascina in camera è pari a quella dello squartatore in “Non aprite quella porta.”

Le mancano solo la maschera di pelle umana e la motosega… o forse ha anche quelle?

Entriamo nella stanza.

-Sei ubriaca Holmes? Perché se lo sei prima ti picchio e poi ti sbrano!- mi urla contro Jo, mentre Miryam si contiene dal ridere.

-Stavo solo bevendo uno Spritz!- mi difendo mentre temo il peggio: se Miryam tirasse fuori la motosega?

-Ah sì? E tu dopo quello che è successo all’ultima festa vuoi che ti crediamo?- risponde Jo mentre porta le mani sui fianchi.

L’ultima volta…

Hahahahahah!!!

E’ vero: mi sono messa a correre per la casa di Jo urlando come un’imbecille… e facendo lo spogliarello sul balcone…

-No… Jo… facciamo il test…- aggiunge Miry con aria di sfida, guardandomi di sottecchi.

Attenzione a quei vostri lineamenti perfetti cicce…

Jo annuisce e tira subito fuori un foglietto.

Ecco il test…

-Le regole Jessy le sai già. Vediamo se questa volta riuscirai a completarlo perfettamente…- m’informa Jo passandomi l’occorrente.

Il test consiste nel rispondere alla semplice domanda che viene posta.

Idea imbecille delle mie due migliori amiche imbecilli…

-Come dovrebbe essere il ragazzo perfetto?- leggo ad alta voce il pezzetto di carta.

Miryam e Jo mi guardano incazzate…

Se non lo faccio giusto sono nella merda…

-Il ragazzo perfetto dovrebbe essere…- dico iniziando a scrivere sulla carta.

Finisco l’opera e la passo a Jo.

-Di buone misure, capacità e figo!- urla entusiasta Jo passando il fogliettino a Miryam, che lo guarda incredula.

-Cazzo Jessyca… è giusto!!!- conferma la bionda guardandomi incredula con i suoi occhi grigio azzurri.

Se avete capito siamo delle cretine di serie A…

Ci ubriachiamo;

parliamo di buone misure;

organizziamo party hard;

sembriamo scaricatori di porto.

Ci divertiamo un casino però!

Un’amicizia come la nostra è rara…

E’ curioso sapere che ci siamo incontrate al liceo durante “un’amichevole” di pallavolo tra classi.

Io e Jo eravamo già amiche… Miryam… diciamo che ci ha “colpito”…

Il fischio di inizio.

Una schiacciata della bionda ed ero col naso sanguinante.

Venne subito a soccorrermi e batté la testa con Jo che aveva fatto lo stesso … da lì è nata la nostra amicizia.

Il terzetto Jessyca Holmes, Jo Teasdale e Miryam Jhonson.

Una schiacciata che è entrata nei record della scuola…

-Ora ci dici seriamente che cosa ci facevi da sola lì fuori?- chiede la Teasdale.

-Sinceramente… non lo so. Mi sento chiamata a stare lì…- rispondo pensierosa guardando verso il bosco accanto al lago.

Jo mi guarda come se fossi un alieno e si mette a ridere…

-Jo… non sta scherzando. Anch’io ho la stessa sensazione… ma questo non vuol dire che debba uscire a congelarmi la minchia!- mi urla contro Miryam.

-Miry… mi spieghi come fai a non essere arrestata quando hai il ciclo?- chiedo beffarda alla Jhonson mentre mi trucida con lo sguardo.

-Semplice… nessuno riesce mai a raccontare l’accaduto…- risponde assottigliando sempre di più gli occhi.

Ora mi fa seriamente paura…

Butto gli occhi verso la fitta e folta boscaglia cercando di non pensare al mio possibile omicidio da parte di Miry.

Bosco, lago, bosco, luna, lago, bosco, luna, bosco, bosco, lago e luna. Questo è ciò che vedo.

Cazzo!

-R…ragazze vedete anche voi quello che vedo io?- dico indicando con la testa il punto interessato.

Loro si voltano.

-Ma che minchia di stregoneria è questa?- chiede Miryam.

-Due luci rosse?- risponde saputella Jo.

-Sì… con le gambe?- aggiungo io.

La cosa, la persona, l’animale… insomma! Quello quando si accorge di essere osservato scappa via a velocità disumana.

Restiamo tutte e tre basite per un po’.

Io e Miry ad un certo punto ci guardiamo negli occhi di scatto.

-Andiamo a vedere!- esclamiamo all’unisono mentre Jo cerca di fermarci.

Attraversiamo tutti i ragazzi ubriachi che si strusciano, mentre Jo scivola a terra cercando di prenderci.

Che scenetta comica…

Usciamo fuori cercando con lo sguardo i due fari rossi.

-Andiamo.- faccio segno a Miryam correndo verso il bosco.

Le lucette fiammeggianti sfrecciano inoltrandosi tra i pini.

Lei mi segue subito.

Che cazzata… nel bosco vestite da sera e con i tacchi…

-Fermatevi teste di cazzo!- ci urla Jo mentre tenta di seguirci.

Ormai non la vediamo più…

Ma di sicuro la si sente…

Continuiamo a correre non ascoltandola.

Un pochino lo facciamo apposta…

Poco poco…

-Continuiamo?- chiedo con il fiatone alla bionda dopo un po’.

-No… aspettiamola…- risponde lei affaticata.

Ci fermiamo vicine a un pino enorme.

-Ragazze!!! Dove minchia sie…- si sente la voce della bruna. Poi niente.

Buio.

Suono di foglie mosse dal vento. Gufi e barbagianni che sbattono le ali e si richiamano.

L’unico conforto che posso avere è che ho una Miryam e che non ha paura di essere usata.

Facciamo luce con i cellulari alla ricerca di Jo.

-J…Jessyca… hai notato che non la si sente più?- mi sussurra Miryam.

Io deglutisco rumorosamente.

Quelle poche volte in cui Jo Teasdale ha ragione…

-S…stai zitta…- sussurro a mia volta tendendo l’orecchio.

Ci abbracciamo accovacciandoci a terra.

Silenzio.

-Non sento nessuno…- sussurro a Miry.

Lei mi zittisce con una mano.

Io obbedisco.

Fa per alzarsi in piedi. Rumori di foglie secche e ramoscelli spezzati ci circondano.

Miry non fa nemmeno in tempo a pulirsi il vestito, che qualcosa la rapisce.

Qualcosa dall’alto…

Ne urla ne niente.

Un attimo prima era in piedi… un attimo dopo non c’è più.

Ora sono nella merda.

-M…Miryam?- urlo con la voce spezzata.

Adesso. Sono l’ultima.

Oh cazzo.

Alzo leggermente la testa sentendo un respiro caldo sopra di me.

-I fari rossi… - sussurro prima di venire investita da quella luce accecante.





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