someone's watching over me

di justinshopes
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Lunedì, ore 7.00:

Aprii gli occhi e mi ritrovai in un letto che non era il mio.. Nel letto di mio fratello, un'altra volta.. La testa mi faceva malissimo.
Mi alzai e barcollando andai in camera mia a cercare qualcosa da mettermi.. Mi infilai un paio di pantaloncini corti di jeans e un top che mi arrivava giusto sopra l'ombellico, andai in bagno a mettermi a posto i capelli e corsi giù a fare colazione.. <> disse avvicinandosi a me e cercando di baciarmi. Puzzava di alcool.. <> <>
<> risposi. <> disse afferrandomi e stringendomi il braccio. <>
<< dammi un bacio e ti lascio andare..>>
<< Lasciami andare.>> urlai.
Cominciò a stringermi il braccio sempre di più.. sapeva di farmi male..sapeva che quello era il mio tallone d'achille, io lo guardai in cagnesco e lui mi baciò.
Ormai era la stessa merda tutti i giorni, ero abituata a quel suo comportamento. Presi la borsa e uscii sbattendo la porta con tutta la rabbia che avevo. Mi infilai le cuffie e a ritmo di 'space bound' mi incamminai verso la scuola, o meglio come lo definivo io, carcere.
Odiavo andare li.. ero etichettata da tutti, venivo discriminata per ogni cosa che facevo, o meglio.. per ogni cosa che gli altri credevano che io facessi.
Per i ragazzi ero quella facile da scoparsi, senza un cuore..
Per le ragazze ero quella da evitare per non avere una cattiva reputazione.
Non avevo molti amici VERI, apparte i miei migliori amici.. Connie e Benjamin (detto Ben), ed erano tutta la mia vita.. Non so cosa avrei fatto senza di loro..
Arrivata a scuola, mi fermai davanti alla grossa entrata la fissai per qualche secondo, feci un grosso respiro e mi decisi ad entrare.. Salii al secondo piano dove c'era il mio armadietto e davanti a esso trovai Ben che mi aspettava, con i suoi soliti capelli a casco di banana che io amavo da impazzire.. Andai verso di lui che mi accolse con un grosso sorriso.. << Come stai Beck? >> disse abbracciandomi forte << non chiamarmi Beck. Lo sai che mi da fastidio.>>
<< ahah okei.. come stai BECKY? >> disse con tono sarcastico << non c'è male grazie..>> risposi io. Dun tratto notai che il suo sorriso si spense.. come quando sei felice perchè hai appena comprato un gelato e questo ti cade in terra.
<< cos'hai sul braccio? >> chiese.
Io mi guardai il braccio e spalancando gli occhi cercai di coprirlo con la mano.. Guardai Ben e feci un sorrisetto..
<< eehm.. haha lo sai che sono impacciata dai, sarò caduta. >>
Dissi aprendo l'armadietto e prendendo i libri. Lui me lo richiuse. << Becky.. Becky guardami..>> disse prendendomi il volto tra le mani. << è successo di nuovo non è vero? >>
<< successo cosa? >> risposi io.
<< Becky... >>
<< Ben, per favore non metterti in mezzo.. è già finita male una volta. Non voglio che finisci di nuovo nei guai per me..>>
<< Becky ma non lo capisci? Non capisci che non puoi continuare cosi? Non mi importa, puo chiamare tutti i suoi amici a raccolta e picchiarmi di nuovo.. è solo un vigliacco >> disse guardandomi negli occhi.
<< Ben smettila.>>
<< NO. >> iniziò ad alzare la voce << NON LA SMETTO. E' SOLO UN COGLIONE, NON PUOI CONTINUARE COSI.. IO NON..>>
<< BEN PIANTALA. NON E' UN COGLIONE.. E' MIO FRATELLO, E GLI VOGLIO BENE.>> lui restò un attimo in silenzio per poi farmi uno di quei 'sorrisi ironici'. << ah.. aaah beene allora, vuoi bene ad una persona che non sa nemmeno apprezzarti e che sa solo farti del male. Becky so che tuo fratello si è ridotto cosi per colpa di ciò che è accaduto anni fa.. Ma non per questo può approfittarsi di te in questo modo. Se vengo a scoprire che succede di nuovo non la passerà liscia, è una promessa.>> Finì la frase chiudendo il suo armadietto, anzi sbattendolo, e andandosene arrabbiato e in quel momento arrivò Connie con un'espressione un po interrogativa..
<< ehi, che gli è successo? Perchè è cosi arrabbiato? >>
<< mio fratello.. >> risposi io
<< Becky.. ancora..>>
<< non mettertici anche tu ti prego.. >>
<< Becky non voglio più vederti cosi, voglio vederti felice lo capisci? Non meriti tutto questo, sei una ragazza spendida e.. >>
<< e niente.. non mi va di parlarne.. Ci vediamo dopo okei? >> risposi.. l'ultima cosa che volevo in quel momento era subirmi una predica. Le schioccai un bacio sulla guancia lasciandole un po di rossetto e zampettai in classe..
La giornata passò, stranamente, veloce.. Quando uscii da scuola trovai due amici di mio fratello ad aspettarmi li fuori. Io nel vederli mi fermai e feci per tornare indietro.. Ma una mano mi si posò sulla spalla e..
<< Beecky.. che fai non mi saluti? >> disse, era Zack.. il 'migliore amico' di mio fratello, o come lo chiamavo io, il suo leccaculo personale.
<< eeehi.. non.. non ti avevo visto.. >> dissi cercando di evitare il suo sguardo.
<< si dai raccontalo a qualcun'altro.. Tuo fratello mi ha detto di portarti al boo bar dopo la scuola, dai vieni..>>
<< e tu ovviamente gli fai da schiavetto non è vero?>> Dissi avvicinandomi a lui con aria provocatoria..
<< ehi, io non sono lo schiavetto di nessuno.>>
<>
<>
<< finire male? Non riusciresti a toccarmi neanche un capello..>>
<< ah no? >> rispose incrociando le braccia
Io mi feci seria.. << No.. Lo so che tu sei diverso.. non sei come lui e lo sai anche tu.>>
<< Senti Becky.. Io odio vederti stare male, mi sono affezionata a te.. Però se non ti porto a quel bar quello mi gonfia.>>
<< quindi hai paura di lui >> risposi.. << povero Zack, mi dispiace per te ma io non vengo da nessuna parte.. >> Feci per andarmene ma lui mi prese a sacco di patate(?) e mi portò in macchina.
<< lasciami andare stronzo.>> urlai.
<> Mi sussurrò..
Sapevo che era un bravo ragazzo, era l'unico tra gli amici di mio fratello a cui volevo un di bene. Non era come lui, si preoccupava per me..
Non dovevo e non volevo davvero andare in quel bar.. Era un bar per soli uomini e già sapevo cosa mi aspettava.. Non volevo andarci. Così, m'inventai qualcosa sul momento..





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