Goodbye, Gareki-kun.

di Isaka chan
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Yogi amava le persone, doveva sempre proteggere gli altri e far capire loro che non erano soli, magari abbracciandoli e sussurrando alle loro orecchie che lì c'era lui e che nessuno sarebbe stato mai abbandonato.
Ma poi tutti se ne andavano, prima o poi, e lui restava di nuovo solo, fermo a guardare la schiena delle persone che lo lasciavano per sempre, salutandole con le lacrime che premevano per uscire e il cuore stretto in una morsa dolorosa.
Con Gareki, però, tutto sarebbe stato diverso, perché si erano scambiati una promessa e Yogi sapeva che il ragazzo, pur essendo un musone che fingeva noncuranza verso gli altri, non era il tipo da infrangere la parola data e sarebbe tornato da loro, da lui.
Il loro era un semplice arrivederci, un saluto felice che rincuorava entrambi, perché il moro avrebbe avuto ancora una casa in cui tornare e il biondo non avrebbe dovuto dire addio ad un'altra persona cara.
Yogi aveva finalmente capito che Gareki non lo odiava affatto, anzi, ci teneva a lui e voleva diventare più forte per proteggere le persone a cui voleva bene e per impedire alle stesse di rischiare la propria vita per difenderlo.

A presto, Gareki-kun, pensò guardando il ragazzo salire sulla navicella, sono sicuro che quando ci rivedremo non avrai più bisogno che io ti prenda in braccio per volare o che io ti protegga. Magari sarai tu a proteggere me, chissà.

Ma nonostante il loro non fosse che un semplice 'a presto', Yogi non potè fare a meno di piangere silenziosamente, perché la lontananza sarebbe dolorosa e il periodo di allenamento lungo e faticoso. Gli sarebbe mancato e sapeva già che avrebbe passato intere notti a fissare la finestra, scrutando il cielo nella speranza di vederlo volare verso di lui, fiero di sé e più forte di prima.
Restò a lungo con gli occhi fissi al cielo -dove la navicella era scomparsa- e la mano sollevata in un saluto stanco, desiderando di vedere Gareki volare giù, dritto tra le braccia della sua nuova famiglia, anche se sapeva che sarebbe stato impossibile.
"Yogi, lui tornerà presto e staremo di nuovo tutti insieme! Lo ha promesso!"
Si voltò ad osservare Nai, anch'egli con gli occhi gonfi dal pianto, e gli strofinò gentilmente i capelli, appoggiando poi una mano sulla sua schiena e spingendolo dentro la Nave, a casa, con un sorriso sincero sul volto rigato dalle lacrime.

Gareki-kun, non vedo l'ora di vederti e sfidarti!
Torna a casa presto!
 
 
 
Angolo della beota miao miao:
Oggi ho finito di vedere l'anime (Karneval, ovviamente) e a breve comincerò il manga. Ho comunque voluto scrivere qualcosa su Yogi, perché è il personaggio più dolce, puccio e adorabile che io abbia mai visto.
Ed è uscita una flashfic triste. 
...
Vabbè, fa nulla.
Comunque, è sicuramente molto OOC il mio Yogi, ma con il tempo migliorerò, promesso. Questa è solo una fic per iniziare e vedere un po' come me la cavo, poi con le altre sarò sicuramente più brava nella caratterizzazione.
Che dire, spero che vi sia piaciuta almeno un po' e ringrazio in anticipo tutti quelli che passeranno a dare una lettura!
A presto,
SakuraX16




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