RE-EDITION!!
Esatto,
come promesso ecco la Nuova Edizione.
Per le
vecchie conoscenze, bentornate e bentrovate. Spero la storia
continui a piacere, nonostante sia stata ripresa da capo (lo so, certi
punti saranno un po' monotoni dato che molti di voi già
conoscono le basi, chiedo perdono.)
Per
le nuove conoscenze: c’è un’altra
versione di questa storia, avete capito bene, ma sarei quasi
tentata di dirvi di non leggerla. Questa versione è un
attimo più controllata e
meno “sproporzionata” a livello di sproloqui, il
che la rende un po’ più
scorrevole e piacevole. Poi certo, se volete partire avvantaggiate
almeno con la conoscenza dei personaggi, ci sono dodici capitoli
STRATOSFERICI ad aspettarvi. Lunghi, minuziosi, ma anche un po' troppo
minuziosi per godersi a pieno la trama. (almeno a mio avviso)
Vorrei
ringraziare tutte le ragazze che hanno recensito e letto la vecchia
versione (e
ragazzi…oddio, non so neanche se c’è
qualche ragazzo che seguiva la vecchia
storia xD). Come ho scritto nell’avviso precedente, ci
saranno molti cambiamenti, ma credo
di aver esagerato un po’ sul personaggio di Giulia. Non credo
si noterà molto
la differenza, soprattutto nei primi capitoli. Ma a lungo andare, quei
tratti
che ho cambiato faranno la differenza, fidatevi. In sostanza,
è semplicemente
più pacata. Niente di esageratamente sconvolgente, niente di
cui preoccuparsi, Diciamo che cerco soltanto di rendere i personaggi il
più reale possibile, e leggendo i vecchi capitoli mi
è capitato di notare una certa mancanza di difetti,
soprattutto in Jo, e un'estemizzazione totale del personaggio rivale,
ovvero Guido. Perciò, tento di ripare con questa
rivisitazione.
Vi
lascio col prologo, senza dilungarmi oltre. Entro sabato prossimo
avrete il primo capitolo. Dipende sempre
da voi, lo sapete.
PS.
Per dubbi, domande, o semplicemente per parlare della storia,
contattatemi
anche per messaggio. Parlare dei personaggi e della trama mi aiuta a
entrare
nell’ottica di scrivere…il che vuol dire capitoli
più veloci, in sostanza :D
BACIUZ
E BUON LETTURA.
(Mi
è mancato aggiornare *-*)
PROLOGO
Le
storie più difficili sono quelle che iniziano con la fine,
non trovate?
Inizi a
leggere, non capisci molto all’inizio. E con
l’andare avanti, quasi ti
dimentichi di dove ti trovi realmente.
Ti
ritrovi al punto in cui tutto sembra andare per il meglio. Tutti hanno
il loro
lieto fine.
Ma la
vera fine si trova all’inizio.
E
voi l’avete dimenticato. Per questo quando
tutto va nel verso sbagliato, nonostante l’avvertimento
iniziale, rimane una
gran sorpresa. E una certa amarezza.
Ma che
ci volete fare.
Le
storia più difficili sono quelle che iniziano con la fine.
È vero.
Ma sono
anche le più belle.
Roma, 17
Settembre 2025
Stadio Olimpico
Ore
6:20 a.m
-Tieni- fa
Michelle, porgendomi
un bicchiere di plastica tappato –Ho pensato che un
po’ di caffeina potesse
solo fare bene.- e sorride, sedendosi affianco a me
sull’asfalto.
-Grazie-
rispondo io, iniziando
a sorseggiare il cappuccino, e stringendomi ancora di più
nelle spalle.
La brezza
mattutina di Roma mi
fa rabbrividire nella camicia di jeans. Ma devo ammettere che mi
è mancata
quest’aria ricca di ricordi.
Chiudo gli
occhi per qualche
secondo, lasciando cadere la schiena contro la transenna di metallo.
-Dio…-
sento Michelle sospirare
–Non sono neanche le sette e già ci sono
più di mille persone in fila.-
Io
ridacchio sommessamente,
lasciando gli occhi chiusi.
-Si
preannuncia un concerto
degno di nota.- aggiunge poi, e pur non vedendola, posso sentire nelle
sue
parole un sorriso sincero.
-Sono molto
famosi…- faccio io,
aprendo gli occhi e fissando la brunetta. – Mi sarei stupita
se non avessi
visto tutta questa gente in fila.-
Prendo un
altro sorso, lasciando
cadere un silenzio tranquillo, interrotto dall’eterno vociare
di ragazzi e
ragazze di tutte le età.
-Sono
orgogliosa di loro.-
sussurra poi Michelle, poggiandosi a sua volta alla transenna.
–Si meritano
tutto questo successo.-
Io annuisco
in silenzio,
lasciandomi trasportare dal vento fresco della mattina romana. Io miei
occhi
vagano per qualche secondo sui volti dei ragazzi che condividono il
primo lotto
insieme a noi.
Giovani di
tutte le età. Dai
quindici ai trentacinque anni. Ragazzi e ragazze attrezzati a passare
un’intera
giornata in fila, per aspettare intrepidi l’apertura dei
cancelli dello Stadio
Olimpico.
Stadio che
ospiterà uno dei
concerti più attesi dell’anno.
-Hanna?-
chiedo, non vedendo la
bionda da nessuna parte.
-E’
andata un attimo al bar all’angolo.
Doveva andare in bagno…-
Annuisco
senza troppa
convinzione, voltando il viso di nuovo verso la folla di gente
accalcata
attorno alle transenne.
I volti dei
componenti della
band sono stampati su quasi tutte le magliette dei presenti. E quelle
dove
mancano, sfoggiano invece il simbolo tipico, o le copertine degli
album, o
addirittura intere frasi delle canzoni.
Sono pochi
quelli che non
indossano oggetti o indumenti a tema. E tra questi, ci siamo noi: io,
Micky e
la bionda.
Noi che
abbiamo mosso mari e
monti pur di trovare i biglietti per il prato. Noi che siamo qui dalle
quattro
di mattina. Noi che siamo qui: chi per un addio, chi per una speranza,
e chi
semplicemente per un sostegno. Ma siamo tutte e tre qui, con un peso
sul petto. Pronte a rivedere quelle cinque persone che ci hanno
sconvolto la vita.
-Spero solo
ne valga la pena.-
sussurro io, mentre Micky posa la testa sulla mia spalla.
Sospiro.
-Spero solo
ne valga la pena…-
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