Pianoforte

di CabbyCam_
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Pianoforte

Era una vita che non suonava il pianoforte.

Aveva smesso dopo la morte della madre, che fin da piccolo, lo aveva spinto verso l'amore per la musica e per quello strumento che lei tanto amava.

Quando non doveva studiare, chiedeva sempre alla madre di insegnargli, così si ritrovavano a condividere questa passione e coltivarla insieme.

Quando nacque Stefan, Damon era già grande e aveva imparato a suonare perfettamente il pianoforte e si divertiva a insegnare al piccolo.

Ogni tanto, lo faceva sedere sulle sue gambe e suonavano insieme qualche piccola e semplice melodia. 

Stefan amava sentirlo suonare, pensando che il suo fratellone fosse il più bravo pianista del mondo, anche se, Damon e sua madre, erano gli unici che il piccolo aveva sentito suonare.

Poi Damon aveva smesso, perdendo insieme a sua madre, anche la passione per la musica, una delle molte cose che gliela ricordavano particolarmente.

Ed ora era qui, seduto davanti al piano, a strimpellare qualche nota, un po' arrugginito dal tempo e dalla mancanza di pratica.

Quando si rese conto che le note che rieccheggiavano per la stanza erano quelle del brano preferito dalla madre, sorrise, riaquistando scioltezza e iniziando a suonare quella dolce melodia.

Troppo preso dalla musica, non si accorse dei leggeri passi che scendevano le scale, per poi fermarsi sulla soglia.

Alla fine della melodia, la figura alle spalle di Damon disse "Non mi avevi mai detto di saper suonare."

Il vampiro si girò di scatto, sorpreso, riconoscendo subito quella voce.

Elena lo guardava sorridendo dolce, sorpresa dalla bravura di Damon. 

"Non era importante..." disse lui, alzando le spalle.

La mora si avvicinò, andando ad accarezzagli una guancia con fare amorevole.

"Dove hai imparato a suonare così bene?" chiese lei curiosa.

"È... una lunga storia..." affermò tentennando, mentre i suoi occhi si coprivano di un velo di tristezza.

"Ehi..." disse preoccupata.

Con Damon era sempre così, un momento prima era scherzoso e faceva battutine a destra e a manca e quello dopo era triste e muto come un pesce. Ed era in momenti come questo in cui Elena si preoccupava e si rodeva il fegato, incapace di guardarlo in quello stato e di capire cosa lo faceva stare male.

Si sentiva inutile, mentre l'uomo che amava si smarriva così. Allora l'unica cosa che poteva fare era distrarlo, farlo concentrare su qualcos'altro, così da distorglierlo dai suoi pensieri cupi.

"Dai, insegnami qualcosa!" lo pregò lei, con tono più allegro.

Damon sembrò riemergere da un abisso e, sorridendo intenerito, la prese per un polso, tirandola, e facendola sedere sulle sue gambe, per poi posarle un leggero bacio sulla spalla.

E in quella posizione, tanto simile a quella in cui si sistemava col piccolo Stefan, rimasero a strimpellare qualche accordo e qualche piccola canzoncina, rinchiusi nella loro bolla, in un mondo a sè dove trovarono rifugio.

Angolo autrice
Non lo so, è venuta così!
Spero vi piaccia!
Fatemi sapere se ci sono errori di qualsiasi genere e boh.. non so, recensite se avete twmpo e voglia!
Grazie millr!
Cam

Ps: forse domani riesco a pubblicare il terzo capitolo di "Back to Summer Paradise" la mia Delena AU!
Andate a dare un'occhiata se non l'avete letta!
Bye





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