Salve
a tutti!
Rieccomi qua, stavolta con una Romione!
Ho sperimentato Fremione e Dramione e ho capito che Ron ed Hermione
sono la
coppia che preferisco di più!
Volevo fare una sola shot, ma ho pensato di spezzettarla,
perchè la prima parte
(questa che posto ora) sarbbe stata comunque estremamente corta.
Sperimento un pò una mini - mini - long che non so se
consterà di due o tre
capitoli, dipende da come va l'ispirazione :-)
La storia mi è venuta in mente ascoltando "A Thousand Years"
di
Christina Perri, che inserirò nel corpo del testo dal
prossimo capitolo!
Spero di aver attirato la vostra attenzione, mi farebbe piacere sapere
cosa ne
pensate!
Al prossimo capitolo allora!
Un abbraccio,
Maria Letizia.
Silenzio.
Un silenzio pesante, angoscioso.
L’ultima lacrima aveva appena solcato il volto di Ron,
solitaria.
Non c’era tristezza, ma solo rassegnazione.
Il senso di mancanza e il dolore che provava era troppo grande per
essere descritto, e nessuna ragione avrebbe retto di fronte ad una
perdita così grande.
Solo col tempo, il dolore avrebbe dato spazio alla dolcezza e tenerezza
dei ricordi, e sempre, avrebbe portato con sé la risata
chiara e limpida di Fred.
Guardava George e si sentiva morire, non poteva neanche immaginare come
si sentisse.
George non aveva versato una lacrima al funerale, era stato tutto il
tempo impietrito a fissare un punto indefinito di fronte a lui.
Aveva risposto con affetto alle condoglianze, ma non c’era
emozione nella sua voce.
Il suo viso era incorniciato da un sorriso amaro.
Eppure i suoi occhi continuavano a gridare “perché”
come se qualcuno conoscesse la risposta.
Ma non c’era.
Niente gli avrebbe ridato il suo gemello, e forse, a lui il tempo non
sarebbe servito, perché gli avrebbe sempre ricordato che
Fred non ci sarebbe stato.
Guardava Ginny, stretta tra le braccia di Harry, che cercava un
appiglio, un conforto.
Lui le stringeva le mani, ma la piccola Weasley continuava a piangere.
C’era tenerezza nei loro gesti, c’era la
comprensione che ricomponeva il cuore spezzato di sua sorella.
Ron si sentiva spiazzato, non riusciva a intravedere nulla di buono in
quel momento.
Vide un fulmine squarciare il cielo sereno, strappando
all’immensità del firmamento un attimo di rabbia.
Era così che si sentiva.
Infilò le mani in tasca e guardò con occhi vuoti,
il tavolo della cucina della Tana, stavolta vuota.
Non c’era neanche un pezzetto di dolce avanzato, nemmeno una
bottiglia a metà di burrobirra.
Vuoto.
Tuoni.
Il temporale arrivò in fretta, portando con sé le
lacrime che non era riuscito a versare, portando con sé le
urla del suo cuore in lotta.
Il suo cuore batteva lento, ma poteva sentirlo perfettamente.
Il silenzio di quella stanza sembrava soffocarlo.
Perché?
Fred non avrebbe voluto vederli così, lo sapeva, ma cosa
avrebbero dovuto fare?
La vittoria della guerra era passata in secondo piano, non appena il
sorriso di George era tornato ad essere spento.
Fred era morto ridendo.
Come avrebbe voluto sapere cosa fare, come avrebbe voluto porre fine a
quel dolore..
Ma lui non lo sapeva, se solo Fred fosse ancora lì con loro,
se solo potesse aiutarli..
In quel momento, riscoprì tutte le sue debolezze vennero a
galla, ogni sua fragilità fu di nuovo portata alla luce da
un dolore inarrestabile.
Tutte le sue certezze vennero meno in un solo colpo di vento.
Che fare? E perché? Perché Fred non era
lì a farli sorridere? Perché George taceva?
Tutte le sue certezze eccetto una.
« Ti ho cercato ovunque » mormorò
Hermione, avvicinandoglisi « E alla fine eri qui »
Lui annuì, avvolgendo le spalle della ragazza con un braccia
« Visto? » abbassò lo sguardo
« Sono sempre nel primo posto in cui dovrei essere »
E poi calò di nuovo il silenzio.
Qui, con me.
Gli occhi di Hermione si riempirono di lacrime.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per vederlo sorridere, anche solo per un
attimo.
Stringimi.
Ma lei cosa poteva saperne? Non aveva fratelli, non poteva minimamente
pensare a cosa provasse Ron o un qualunque altro membro della famiglia
Weasley.
Eppure, anche lei soffriva.
Il tuo dolore che è anche il mio.
Anche a lei mancava Fred, anche a lei mancava quel sorriso sempre
allegro, quella risata sempre pronta.
Era sciocco, forse, ma anche Fred era stato parte della sua vita, anzi,
era stato con lei per tutto quel tempo che adesso, le sembrava assurdo
pensare che non ci fosse.
Che crudeltà, che malignità.
Perché la vita strappa sempre via qualcosa di
così prezioso?
Meschino, il destino.
Ma il dolore più grande, fu senz’altro assistere
alla perdita da parte di tutta la famiglia.
Specie di Ron, che sembrava ancora non capacitarsene.
« Oh, Ron.. » sussurrò « Non
so cosa dire »
Non più il coraggio della battaglia.
Il ragazzo non rispose subito, si fermò ad ascoltare il suo
respiro in sincronia con quello di Hermione.
Ascoltò i battiti del cuore di lei, che batteva veloce, al
contrario del suo.
Era una creatura meravigliosa.
La bellezza, la verità.
Come avrebbe fatto senza di lei al suo fianco? Molto probabilmente non
sarebbe stato nulla.
Ogni volta, Hermione era lì a stringergli la mano, ad
incoraggiarlo, a rimbeccarlo, sgridarlo.
Ma c’era, c’era sempre stata.
La salvezza.
Non riusciva davvero a figurare una vita senza di lei, per il semplice
motivo che Hermione era vita.
Era qualcosa che andava oltre l’amore, era un sentimento che
gli prendeva tutto il cuore e la mente.
Ne era invaso tutto, scorreva dentro di lui.
Avrebbe voluto dirle che l’amava, ma non aveva neanche la
forza di aprire bocca.
C’erano così tante cose che avrebbe voluto dire,
ma non sapeva come.
« Non è importante » rispose dolcemente
« Mi basta che tu stia qui con me »
Lo disse con naturalezza, perché era quello che sentiva.
Lo disse perché il suo cuore aveva parlato per lui.
Non andare.
Hermione era tutto l’amore del mondo, era l’unica
cosa per cui volesse la pena andare avanti.
E se anche adesso il dolore sembrava sovrastare ogni cosa, se anche non
riuscisse a vedere oltre il muro sapeva che lei
sarebbe stata al suo fianco.
Improvvisamente, si rese conto di essere estremamente fortunata ad
averla con sé, perché lei era la sua unica e vera
ragione.
Perché sei tutto quello che
c’è di bello nel mondo.
L’aveva aspettata per così tanto tempo..!
« Ci sono, sono qui con te » rispose Hermione,
prendendogli la mano.
La strinse forte.
La strinse perché Ron era la sua forza, era tutto quello che
le mancava.
Se lui non sorrideva, lei non sorrideva, se soffriva, anche lei
soffriva.
Nel suo futuro non c’era più nulla di certo, ma
sapeva che comunque sarebbe andata, Ron sarebbe stato con lei.
Ne avevano passate davvero troppe per lasciarsi andare.
E poi, poi c’era quell’amore che l’aveva
spinta a lottare, che l’aveva tenuta in vita.
Non andare.
Aiutarsi, amarsi incondizionatamente.
Insieme per costruire qualcosa.
Un amore che le faceva impazzire il cuore di gioia.
Un amore che avrebbe superato la tempesta.
Cercò i suoi occhi, e trovandoli, si perse a contemplarli.
Nel silenzio di quel dolore, Hermione capì che lo amava.
Perché dopo il dolore ci sarebbe
stato l’amore.
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