guardia e ladro cap 1
Ecco qui una nuova fic! Appena, appena sfornata! Come leggerete
la fic è ambientata nel mondo babbano in cui non esiste la magia e i nostri
eroi svolgono un lavoro normale, una vita normale, ed hanno amici normali!Quindi
mi dispiace per voi ma scordatevi la magia qui!
Volevo anche dire che questa fic tratta di relazioni BoyxBoy
(Yaoi)! A chiunque non piacesse questo genere è pregato di non leggere!
Come si dice…lettore avvisato, mezzo salvato!
Dopo questo posso solo augurarvi buona lettura e mi
raccomando recensite! Vi costa solo un minuto del vostro tempo e farete felice
l’autrice che passa ore invece a scrivere questi capitoli!
Dedicata alla mia carissima Ximeng! è tutta per te!
Bacioni a tutti
Capitolo 1
L’incontro
Ok non poteva essere. Decisamente no!
-Esigo una spiegazione-
-Draco calmati-
-Calmarmi Bryan? tu dici a me di calmarmi? ma sei
completamente impazzito?- sbraitò il biondo passandosi nervosamente una mano tra
i capelli.
-Dra…-
-Non chiamarmi “Dra” lo sai che lo odio, e fidati in questo
momento non può far altro che farmi incazzare ancora di più.
Il moro alzò gli occhi al cielo appoggiandosi distrattamente
al muro, mentre un ragazzo dai biondissimi capelli continuava a fare avanti
e indietro come se avesse una mandria di
bufali alle calcagna.
-Dra…?-
L’occhiata che ricevette lo fece sorridere convincendosi che
doveva veramente fare qualcosa prima che il suo amico decidesse di suicidarsi
dalle scale.
Certo, memorabile come azione e avrebbe decisamente
movimentato l’atmosfera ma decise che per oggi lo era stata anche troppo,
soprattutto per il suo amico.
-Dai adesso calmati non è mica la fine del mondo-
Il biondo si arrestò di colpo fulminandolo con lo sguardo
-Non è la fine del mondo? non è la fine del mondo Bryan? Ma
che cazzo ti sei fumato sta mattina? Cetrioli avariati?- sbottò come incredulo
-Draco datti un contegno ti stanno guardando tutti-
-Non me ne frega un cazzo, possono guardare finché non gli
cadranno gli occhi. Te lo ripeto, mai e poi mai io mi porterò a casa quel…quel…-
-Ragazzo- azzardò il moro trattenendo dal ridergli in faccia
-Esatto! anzi no! Quel…quel…Ahh ci rinuncio- sbottò
nervosamente sedendosi scompostamente sulla prima sedia a disposizione
prendendosi la testa tra le mani.
-Ma poi Draco non capisco perché non lo vuoi portare a casa
da te! In fondo non è la prima volta, e lui è semplicemente un ragazzo- disse
calcando apposta sulla parola -della tua età tra l’altro. Andrete d’accordo
vedrai-
Il biondo senza alzare la testa dalla posizione ben ferma
nella quale si trovava mugugnò quella che sembrava la risposta
-Non me ne frega un cazzo se ha la mia stessa età, io quello
a casa mia non c’e lo voglio. Come devo dirtelo sillabandolo?- disse
continuando a passarsi nervosamente una mano tra i lunghi capelli.
-Sono gli ordini Draco non puoi rifiutarti-
Il biondo questa volta alzò la testa velocemente rivelando due
iridi color tempesta che sembravano ribollire da quanto erano colmi di rabbia e
indignazione
-Devi proprio ricordarmelo?-
-Oh certo almeno finché potrò farlo- gli rispose sghignazzando
e togliendosi il cappello dalla testa per poi appoggiarlo sulla scrivania a
lato
-Bryan lo sai in quanto tuo superiore potrei passare l’incarico
a te?-
-E lei lo sa maresciallo che in quanto IO suo superiore, lei
non lo può fare?- risuonò la voce imperiosa del loro superiore.
Entrambi scattarono sull’attenti di fronte alla figura del
loro comandante.
-si signore- disse
mostrando il saluto militare
-Riposo ragazzi- enunciò con un annoiato gesto della mano
L’uomo non sembrava avere più di una cinquantina d’anni, i
capelli leggermente brizzolati cosi come il colore il colore della barba, i
tratti del viso duri e inflessibili che in realtà nascondevano tutt’altro sotto
mentre due occhi particolarmente vispi facevano mostra tra la carnagione
piuttosto pallida.
A guardarlo dall’esterno quell’uomo sembrava una
contraddizione vivente. Aveva il corpo di un cinquantenne ma l’animo di un
ventenne, e forse era anche per quello che era stato promosso comandante ed ora
aspettasse una nuova promozione, almeno così si diceva in giro.
-Brigadiere O’Neil potrebbe lasciarci soli- ordinò l’uomo
-Certo signore- disse
lanciando una breve occhiata ad indirizzo del biondo
-Allora Draco…- emise divertito togliendosi il capello dal
capo e rigirandoselo tra le mani
-Lo sai ragazzo quanto io ti stimi. Non vorrei mai sentire
lamentele da parte tua. Cos’è che ti impedisce di portare a termine questo
ordine?-
Il biondo restava in piedi posiziona retta mentre si mordeva
le labbra per non rispondere.
Sentiva gli occhi dell’uomo addosso che lo scrutavano,
aspettando che la sua domanda ricevesse una risposta.
-Signore io…-
Un gesto veloce dell’uomo interruppe la sua protesta. Il
comandate si alzò aggirando la scrivania di mogano per arrivare di fronte al
suo allievo
-Da uomo a uomo Draco. Non mi dirai che è per quello che è
successo spero?- Poteva vederla benissimo la luce divertita che albergava nei
suoi occhi.
-Veramente…-
-Suvvia ragazzo,non
essere sciocco!- disse questa volta con tono di ammonimento nella voce -la
promozione è vicina, non mandare tutto all’aria per uno stupido capriccio- mentre il suo sguardo gli comunicava quanto ne
avrebbe perso se l’avesse fatto.
Il biondo fece un piccolo cenno d’assenso col capo mentre l’uomo
gli stringeva affettuosamente una spalla fiero che il messaggio fosse arrivato
a destinazione
-Spero che la nostra conversazione sia servita a qualcosa maresciallo,
e adesso la lascio pure al suo nuovo incarico-
Il ragazzo fece schioccare il tacco mentre sotto al braccio
stringeva il berretto -comandi comandante- e mentre l’uomo usciva dall’ufficio
seppe che era fottuto.
Una volta che la porta venne chiusa davanti ai suoi occhi si
lasciò sprofondare sulla prima sedia a disposizione facendo una serie di
respiri alquanto profondi, passandosi distrattamente una mano tra i fili dorati
che erano i suoi capelli.
Ma perché diamine toccava proprio a lui? Tra tutti gli
agenti che erano disponibili poi! a chi era venuta la brillante idea di
affidare proprio a lui questo meraviglioso caso?
Guardò come corrucciato la pila di documenti che sovrastavano
la sua scrivania scrutandoli con sguardo accusatorio.
Dopo diversi minuti, che considerò fin troppo brevi, preso
come era tra tute le sue teghe mentali, si alzò scocciato diretto verso di essi.
Prese quello che era in cima rispetto agli altri e mentre il suo sguardo
sondava velocemente tutto il verbale proprio da lui rilasciato si fermò proprio
su quelle due parole poste in mezzo alla sua documentazione
Nel bel pieno di un ennesimo sbuffo accartocciò quel pezzo
di carta senza più degnarlo di uno sguardo lanciandolo furioso nel cestino lì
di fianco, riprendendosi il berretto sottomano e uscendo dall’ufficio mentre il
tonfo causato dallo sbattere della porta si sentì in tutta la caserma.
Molti dei suoi colleghi si girarono ad osservarlo non
sapendo se erano più dispiaciuti per lui o per il poveretto che si sarebbe
dovuto portare a casa.
Incrociò lo sguardo divertito di Bryan, non era neanche necessario
decifrali il labiale. Lo conosceva fin troppo bene da sapere esattamente cosa
gli passava per il cervello in quel momento.
-Bastardo- borbottò
mentre il suo umore non poteva essere più nero di così. Svoltò l’angolo del
corridoio sperando in qualche miracolo che evidentemente, costatò, non ci fu, quando
scorse il soggetto di tale “buon umore”.
-Ah eccolo, maresciallo Malfoy?- si sentì chiamare dal suo
superiore -Venga qui-
-Maresciallo questo è il signor Potter, signor Potter le
presento il maresciallo Malfoy! È un ottico agente che penso le farà riacquistare
un po’ di buon senso- gli presentò il comandante per poi lasciargli entrambi
soli.
Il biondo sbuffò infastidito notando l’atteggiamento del
suddetto…come l’aveva chiamato? Ah si Potter!
Se ne stava scompostamente seduto sulla poltrona di fronte,
in una posizione del tutto consona ad un barbone, con le gambe quasi del tutto
divaricate, il viso basso coperto da un cespuglio di capelli, intento a
rigirarsi tra le mani il cucchiaino di plastica del caffè appena bevuto, in un
atteggiamento del tutto snervante ai suoi occhi.
Tossì un paio di volte con fare molto poco naturale per
catturar la sua attenzione mentre solo per decantare un minimo di buone maniere
lì porgeva la mano presentandosi.
-Maresciallo Draco Malfoy-
Solo allora il moro alzò lo sguardo, dapprima annoiato,
incrociando così quello del maresciallo, mentre un ghigno si apriva sulle sue
labbra andando ad illuminare gli occhi smeraldini.
-Maresciallo eh?-
-Beh penso proprio che ci divertiremo- aggiunse malizioso mentre
una strana luce illuminò il suo sguardo.
Si, decisamente era fottuto.
Se non si fosse capito Drachino caro qui è poco dimeno che
un maresciallo dei carabinieri!!! Chissà cosa sarà il nostro Harry invece? Proposte?
Anche se non è così difficile! E poi cosa avrà combinato il nostro Harry di
così imperdonabile da suscitare nel biondo tale reazione?
Recensite recensite please!
Ciaooooo!!!
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