Viandante del Nord
Raccontami, o lupo,
viandante del Nord,
meraviglie che hai visto
cogl'occhi tuoi d'ambra.
La Luna che canti
quando sei afflitto,
la fame che guadagna terreno
nel corpo tuo selvaggio,
che divora la fibra del tuo essere
fino a farti guaire.
Ma ritrovi la forza
nella tua stessa vita,
e combatti la morte
col tuo istinto remoto.
Raccontami, o lupo,
dei ghiacci dell'Artico,
della morsa del freddo
da cui tu sei immune,
poiché da sempre e per sempre
la vedi come compagna
dei tuoi giorni.
Dei fiumi gelati d'inverno,
del tepore che giunge d'estate,
delle prede che muoiono per le tue zanne,
per diventare poi
carne della tua carne
e non farti morire,
delle stelle cristallizzate nel buio,
raccontami, o lupo,
del mondo del Nord.
Nemico della tua stessa specie,
quando l'uomo s'impossessò
della tua anima tempo fa,
e fece di te amico fedele
nel mondo.
Così questo tuo parente
ti vede diverso, feroce poiché
gli depredasti le greggia
a cui guardava.
Diversi nell'animo,
divisi in origine dal
braccio glabro dell'uomo.
Corri solitario nella notte,
lupo, viandante del Nord. |