♠Ora vi racconto una storia
che,
farete fatica a credere...♠
Happy Ending?
[Credi nel Vissero
Tutti Felice E Contenti, Ino?]
«
C’era una volta una
bella principessa… »
« Ino, mi hai spaventato! Dimmelo quando arrivi di soppiatto!
»
« Guarda che io ti ho salutato, ma russavi troppo forte! Ora
stai zitto, non osare interrompermi. C’era una volta una
bella principessa, rinchiusa in un castello circondato da alte
fiamme… »
« Ma sei fuori? Mi stai raccontando una favola? »
« Ti ho detto di star zitto! Altrimenti sarà
l’ultima cosa che sentirai! Guarda le nuvole, e fammi
parlare. Allora, c’erano queste fiamme, e nessuno aveva il
coraggio di affrontarle per salvare la bellissima principessa. E lei
aspettava, aspettava, ma nessuno arriva, troppo confusi
dall’immagine… delle fiamme.
« Solo un
semplice allevatore, dimostrando più intelligenza di
qualsiasi altro cavaliere, rischiò nell’impresa:
lui oltrepassò le fiamme, e ne arrivò
dall’altra parte incolume; le vampate erano solo una corazza,
una protezione. Il semplice allevatore era riuscito a superare questo
ologramma di scudo, ed era arrivato fino al cuore della bella
principessa. E lei, finalmente, era riuscita a trovare colui che
amerà per il resto della vita.»
Ino riprese fiato,
e guardò con interesse l’erbetta ai suoi piedi,
grattandosi il collo facendo scontrare in un tintinnio le lunghe unghie
curate; Shikamaru invece alzò un sopracciglio assumendo un
espressione confusa.
« Ino,
io… »
La ragazza gli
rivolse tutta la sua attenzione con uno sguardo sognante e un gran
sorriso: ruotando la testa verso di lui, la lunga coda bionda,
più tirata del solito, ondeggiò seguendo il
movimento.
« Io non
ho la minima idea di cosa tu stia dicendo. Non sei un po’
grande, per le fiabe? Devo andare, parte per Suna oggi pomeriggio, ho
cose più serie di qualche fiaba. Temari mi aspetta non dopo
domani sera, devo sbrigarmi. »
Continuò,
e si alzò dal prato, scrollandosi sassolini e rimasugli
d’erbetta capricciosa. Ino rimase ancora qualche secondo
seduta, guardandolo sconfortata ma con uno strano sorriso in volto,
come se fosse tutto uno scherzo, anche se al nome di Temari i suoi
occhi si erano assottigliati, sprezzanti.
Poi si alzò di scatto, afferrò il maglioncino di
seta poggiato vicino a loro e alzò indignata il mento, ma
questo tremava visibilmente.
Shikamaru stava per
chiederle se andava tutto bene, visto che il tremore stava invadendo
anche altre parti del corpo, come il collo e le ginocchia: ma prima di
riuscire a parlare, Ino picchiò con forza un piede a terra,
e arricciò il naso e le labbra come se si trovasse davanti a
un cane rognoso.
« Sei
un’idiota, Shikamaru, un secchione, sfigato, idiota!
»
Gli urlò
contro, stringendo convulsamente i pugni.
Girò i
tacchi, e attraversò il prato sculettando, osservata da un
perplesso Shikamaru.
Ma, ancora abbastanza vicina per essere sentita, Ino si
rivoltò, anche se la sua espressione non era più
altezzosa e superba, ma sofferente e infinitamente triste.
Anche i suoi occhi
erano brillanti di afflitta commozione, mentre tirava la bocca in un
sorriso forzato.
« Sai
Shika, l’allevatore… era di cervi. »
Sussurrò
con voce incrinata. E prima di un battito di ciglia, era
sparita con un lungo salto.
[Mi dispiace, piccola, ma non esiste, il
lieto fine.]
♠Perchè parla,
di una principessa e
di un cavaliere che...♠
{Ma
Shikamaru era un povero allevatore... e non esistono storie, fra una
principessa e un allevatore}
***
Oh mamma, la prima ficcy
*.*
Clemenza xD
Nota! La canzone in azzurro è Favola, dei Modà.
Ovviamente non bisogna considerarla romantica quel'è, ma
triste...
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