Prima o
poi... chissà!
Blaise Zabini camminava
svogliato per i corridoi dei sotterranei, recandosi all'aula di pozioni.
Mentalmente malediceva in tutti i modi conosciuti da mente umana, e
anche qualcuno in più, il Lumacone, che l'aveva incastrato
in
quell'assurda perdita di tempo.
Come si faceva a costringere il ragazzo più bello della
scuola a
sprecare i suoi sabato pomeriggio per dare ripetizioni di pozioni,
anzichè trascorrerli più piacevolmente facendo
bisboccia
insieme agli amici nella sala comune di Serpeverde? Non si poteva
lasciare l'ingrato compito a Potter che recentemente si era
dimostrato incredibilmente e inspiegabilmente portato per quella
materia?
Senza contare poi che lui, questa Juliet McDavis di cui si doveva
occupare, non la conosceva neanche. Aveva raccattato qualche
informazione sul
suo conto: al quinto anno nella casa di Corvonero, quindi
più piccola di lui di un anno, era molto brava in quasi
tutte le
materie, non particolarmente in pozioni; non passava, però,
molto
tempo sui libri, almeno non su quelli scolastici. Si interessava di
più a testi riguardanti misteri e storie inquietanti.
Abilissima
sulla scopa, aveva più volte rifiutato l'offerta di entrare
a
far parte della squadra di quidditch della sua casa, ma nessuno sapeva
il perchè. Ma ciò per cui la gente parlava
generalmente
di lei era il fatto che, per quanto in molti le avessero chiesto un
appuntamento, lei declinava sempre l'invito senza
possibilità di
appello. Parlava con tutti ma non aveva rapporti con nessuno
in
particolare, se si escludeva la cugina, l'unica che potesse vantare un
forte legame con lei, e con la quale passava la maggior parte del suo
tempo.
Oltre questo non si sapeva altro di quella strana ragazza e Blaise non
sapeva neanche che aspetto avesse.
Stava rimuginando su quali scuse accampare per levarsi di dosso
quell'impiccio, quando qualcosa, sbucando fuori da un arazzo, gli
finì addosso facendolo cadere.
"Ouch!" quel qualcosa doveva essere animato per fare versi simili. E in
effetti si trattava di una ragazza con corti capelli rossi e luminosi
occhi verdi che, finita per terra dallo scontro stava tirandosi a
sedere massaggiandosi la schiena. "Maledetti passaggi segreti a
scivolo. Ogni volta è la stessa storia: io ho fretta e loro
mi
tirano brutti scherzi trasformandosi all'improvviso. Oh, ma la prossima
volta gli lancio un incantesimo di bloccaggio e non mi lascio
più fregare. Sarebbe ora che imparassero le buone maniere
anche
loro. Ehi tu, ti sei fatto male?" disse poi alzandosi in piedi.
Blaise, che aveva seguito tutte le fasi del soliloquio della ragazza,
era
rimasto a fissarla con sguardo allucinato e non si era accorto che ora
si stava rivolgendo a lui.
"Ehi... Sei vivo?" chiese allora la ragazza agitandogli una mano
davanti alla faccia.
"Credo di si." disse il serpeverde riprendendosi.
"Bene! Scusami ma ora devo proprio andare. Sono in ritardo. Mi dispiace
per la botta. Ciao!" e si incamminò lungo il corridoio.
Blaise ancora un po' scombussolato si alzò e
proseguì
nella stessa direzione. Dopo un paio di corridoi che percorsero la
ragazza si girò a guardarlo.
"Che fai, mi segui? Ti ho già chiesto scusa per l'incidente.
Non
l'ho fatto di proposito, mi ha fatto cadere lo scivolo."
"Non seguo te. Anch'io devo passare per di qua."
"Ah, ok. Scusa, è che sono un po' contrariata. Mi hanno
costretta a fare una cosa che non mi va. Lo so che lo stanno facendo
per me e che ne potrò trarre vantaggio, ma non ho voglia
comunque. Anche perchè avevo promesso a una persona di stare
con
lei e invece non posso." disse la rossa riprendendo a camminare
"Non dirlo a me" il serpeverde stava pensando che la ragazza parlasse
davero molto, ma non lo disturbava più di tanto il suo
chiacchiericcio.
Quando finalmente arrivò nei pressi dell'aula di pozioni
vide la
ragazza fermarsi davanti a essa e lui l'affiancò.
"Beh, che fai?" gli chiese la rossa. "Non avevi detto di non stare
seguendo me?"
"Infatti. Io dovevo venire qui per un'appuntamento di studio. Non
seguivo te."
"Ah beh! Allora non sono in ritardo. Sei Blaise Zabini? Piacere Juliet
McDavis!" disse porgendogli la mano la ragazza.
E così era lei la corvonero a cui avrebbe dovuto dare
ripetizioni.
"Si, sono io." non riuscì a dire altro mentre le stringeva
la mano.
"Bene! Che facciamo, entraimo? Prima iniziamo e prima finiamo. Mi
chiedevo se potessi insegnarmi a preparare le pozioni rallegranti, ho
saputo che potrebbero essere chieste ai G.U.F.O. e non voglio arrivare
impreparata. Purtroppo non ho molta dimestichezza con questa materia
come avrai intuito e il professor Lumacorno ha insistito molto
perchè prendessi lezioni private per riuscire a superare gli
esami. A quanto pare vuole farmi entrare nel suo club privato, ma prima
devo dimostrarmi capace nella sua materia. Onestamente non mi importa
molto di entrare nella cerchia dei suoi pupilli, ma un aiuto non si
rifiuta mai, no?"
Ancora una volta Blaise rimase imbambolato a sentirla parlare. Eh si!
Quella ragazza era una vera chiacchierona. Dopo un po' si decise a
parlare. "Ok. Iniziamo con le pozioni rallegranti."
Dopo una buona mezz'ora di tentativi, il serpeverde finalmente comprese
perchè il professore avesse insistito così tanto.
Juliet
non era poco portata per pozioni, era decisamente un disastro nella
materia. In quanto a teoria si era dimostrata molto preparata, ma per
quanto riguardava la pratica, beh... sicuramente uno schiopodo
sparacoda
avrebbe potuto fare molto meglio. Sbagliava le dosi e il procedimento
in generale. Non che non ci mettesse l'impegno, ma proprio non riusciva
a fare le cose correttamente.
"No aspetta. Ora la devi girare in senso orario, non antiorario." disse
Blaise che ormai stava perdendo le speranze.
"Oh si, è vero. Scusa sono un po' imbranata... ok, sono
molto
imbranata. Non so perchè mi succede. Io e le pozioni non
siamo
proprio compatibili. Mia madre me lo diceva sempre quando a casa
combinavo qualche disastro cucinando, 'Tu in pozioni sarai un disastro'
ed eccomi qui. Comunque con la pratica alla fine riesco sempre a
salvarmi per un pelo agli esami finali. Solo che quest'anno
sarà
più difficile con i G.U.F.O. perciò... Ti
ringrazio per
aver accettato di aiutarmi."
"Ma tu parli sempre così tanto?" non era proprio riuscito a
trattenersi dal chiederlo, questa volta.
"In effetti parlo un po' troppo. Me lo dicono tutti. Ma io sono fatta
così. Ti da fastidio?"
"Non eccessivamente."
Juliet gli regalò un bellissimo sorriso e in quel momento
Blaise
capì come mai tanti ragazzi volessero uscire con lei. Era
davvero molto carina, anche se parecchio strana. Chissà come
mai
non voleva stare con un ragazzo. Non glielo chiese, ma disse "Dai
continuiamo. Questa ormai è da buttare. Dobbiamo iniziarne
una
nuova"
Passarono le successive due ore e mezza a cercare di non fare esplodere
la stanza per tutti gli errori che commetteva la corvonero.
"Credi che riuscirò mai a preparare una pozione rallegrante
degna di questo nome?" chiese la rossa mentre ritiravano gli
ingradienti.
"Accenderò un cero a Merlino per te." fu la risposta di
Blaise
che sciacquava il calderone mezzo bruciacchiato nel lavello. In qualche
modo avevano stabilito una certa confidenza.
"Molto gentile! Dopotutto non si è rivelata una serata molto
brutta. Almeno per me. Per quanto riguarda te, credo ti starai
rallegrando del fatto di esserne uscito vivo e quasi incolume. Ti va
ancora di aiutarmi? Altrimenti posso sempre dire al professore di
liberarti da questo ingrato compito. Non mi è sembrato tu ti
sia
molto divertito."
"Parli decisamente molto. Comunque sabato prossimo ritenteremo. Non mi
dò per vinto così presto. Riuscirò a
farti
diventare una perfetta pozionista e sarò citato nei libri di
storia per questo. Oltre che per la mia immane bellezza, è
ovvio."
"E' ovvio. Ok! Allora ci vediamo sabato prossimo per una nuova
battaglia. Stammi bene! Ciao ciao!" e, raccolte le sue cose, la rossa
uscì.
Sul viso di Blise si dipinse un sorriso. Già, forse il
Lumacone non aveva avuto una cattiva idea.
To be continued...
Non so come mi sia venuta in mente questa storia... ha
preso
forma nella mia testa e io ho voluto darle corpo. E' un po' uno sfogo
dalle lunghe e intense ore di studio che mi stanno uccidendo.
Il personaggio di Blaise (quello nato dalle fanfictions, non quello
originale della Rowling) mi piace tantissimo e perciò ho
voluto
dargli un po' di scena anch'io. Purtroppo qui non ha avuto modo di
mostrare il carattere che mi piace tanto, ma spero di rifarmi con i
prossimi capitoli. Inserirò anche Draco più
avanti
perchè, nonostante io adori Blaise, se dovessi scegliere tra
lui
e Draco (nei miei sogni!) Sceglierei sicuramente quest'ultimo e quindi
non lo voglio lasciare fuori dalla fic.
La storia più o meno c'è già nella mia
mente, devo
solo metterla per iscritto, cosa molto più difficile. Tra
impegni universitari e ispirazione incostante non so se
riuscirò
ad aggiornare con costanza.
Se qualcuno, passando di qui, volesse lasciare un commentino e magari
darmi qualche consiglio, mi farebbe molto felice. Anche se fosse solo
per dirmi di lasciar perdere e di darmi all'ippica. Sono nuova in
questo campo e non so ancora come muovermi.
Ma se anche solo leggeste e la trovaste carina, senza lasciarmi un
commento, io sono contenta.
Lenù