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“Lily! Aiutami a mettere in ordine la camera! Gran parte del
disordine è tuo!”
“Aspetta due minuti, Tunia…”
“Me lo hai già detto dieci minuti fa!”
Sbuffai alla vista di mia sorella in piedi davanti alla
porta, con le mani sui fianchi.
“Mamma e papà hanno chiamato: dicono che tra poco torneranno
a casa… muoviti, ci beccheremo una bella sgridata, stavolta, se la camera non è
in ordine!”
Io scossi la testa, tristemente.
Mettere in ordine era una cosa che andava oltre i miei
principi morali.
E poi il film che stavo guardando era quasi finito.
Borbottando lamentele a non finire, mi strascicai lentamente
verso il piano superiore.
“Io pulisco la cucina! Se non riesci a mettere in ordine
tutto, butta un po’ di cose sotto il letto!”
Wow… non avevo mai sentito mia sorella parlare in quel modo.
Ciò spiegava la gravità della situazione!
Chiusi la porta della camera alle mie spalle.
Appoggiai stancamente la testa allo stipite della porta,
chiudendo gli occhi.
Odiavo mettere in ordine… lo odiavo con tutto il cuore.
Quanto vorrei che, una volta aperti gli occhi, tutto fosse
in ordine…
Ultimamente se pensavo intensamente a qualcosa, questa si
avverava; erano piccole cose, del tipo “fa che la prof abbia dimenticato la
verifica” oppure “vorrei che la mamma abbia ordinato la pizza, per cena”…
sciocchezze, certo, ma tutte si avverarono.
Ebbi un tuffo al cuore quando, aperti gli occhi, trovai la
camera immacolata, come non lo era da anni.
Una volta ripresa dalla sorpresa, scesi allegramente le
scale, urlando:
“Tunia, ho finito!”
Che noia.
Ero sdraiato sul letto della mia camera, fissando il
soffitto.
Avevo appena finito una partita a Sparaschiocco con l’elfo
domestico di famiglia… il quale, naturalmente, mi aveva fatto vincere.
Decisi di andare ad allenarmi un po’ a Quidditch… mi era
sempre piaciuto molto volare.
Scendendo le scale spaziose, incontrai mio padre, che mi
chiamò a se con un cenno.
“James… vieni, ti voglio mostrare una cosa!”
Io entrai nel suo studio, curioso.
“Si?”
Mio padre mi rivolgeva la schiena inginocchiato davanti ad
un vecchio baule, intento a cercare qualcosa.
Quando la ebbe trovata si girò verso di me con un largo
sorriso.
“E… voilà!”
Mi strava mostrando un vecchio mantello, dalla stoffa
argentata.
“Carino… posso andare?”
Mio padre scoppiò a ridere.
“Non vuoi neanche provarlo?”
“Se proprio devo…”
Afferrai il mantello che lui mi porgeva e scoprii che era
morbidissimo al tatto.
Lo indossai e cacciai un urlo!
“Ma questo… è un mantello dell’invisibilità!”
“Sparisci, stupido!”
L’elfo mi guardò con occhi maligni ma se ne andò.
L’ultima mania di mia madre era mettermi quell’inutile
essere ai piedi… come se non avessi già abbastanza problemi!
Arrivai davanti alla camera di mio fratello, Regulus.
Bussai, ma non ricevetti risposta, allora aprii la porta
bruscamente.
“Qualcuno ti ha detto di entrare?”
“Qualcuno ti ha detto di parlare?”
“Vattene.”
“Scusi se ho disturbato vostra signoria!”
Chiusi la porta alle mie spalle, con rabbia.
Decisi di provare con mio padre.
“Papà… ti va di… fare una partita a scacchi?”
Mormorai entrando in cucina, dove sedeva mio padre, intento
a leggere la Gazzetta del Profeta del
giorno.
“Mmmm… chiedilo alla mamma, non ho tempo.”
“Ok… scusa…”
Mi avviai verso il piano superiore, tristemente.
Mia madre stava uscendo dalla biblioteca.
“Sirius, fila in camera tua!”
“Ma…”
“Niente ma!”
“UFFA! COSA HO FATTO QUESTA VOLTA?”
Non era giusto!
Mio padre mi ignorava, come mio fratello.
E mia madre non perdeva mai l’occasione per sgridarmi.
“Non assomigli a tuo fratello, ecco cosa hai fatto!”
Io aprii la bocca per ribattere, ma la richiusi subito: mia
madre mi metteva soggezione.
“Vado in camera…”
“NOOOOOO!”
“No, ti prego… mio figlio no, Remus no!!!!”
Ero rannicchiato sul divano, in lacrime, di fronte alla
scena spaventosa che avevo davanti: i miei genitori erano davanti a me e
cercavano di proteggermi.
Un uomo era appena entrato in salotto, con un’aria
arrabbiata!
“Vattene via, bastardo!”
Mio padre aveva osato troppo.
L’uomo scoppiò a ridere e io cominciai a piangere ancora più
disperatamente.
“Non ti ha insegnato nessuno a portare rispetto a coloro che
sono sopra di te?!”
Mio padre estrasse la bacchetta, ma lui fu più veloce.
Con un incantesimo l’uomo spostò i miei genitori.
Si avvicinò a me e mi afferrò un braccio; io cercai di
divincolarmi, ma l’uomo era troppo forte.
“Aiuto… Mamma! Papà!”
Entrambi erano svenuti.
L’uomo mi trascinò fuori di casa.
L’ultimo ricordo che ho di quella notte è la luna piena
riflessa negli occhi gialli dell’uomo.
“Minus… tesoro, hai fame?”
Io annui, contento.
Mia sorella era sempre molto gentile con me.
“Si, grazie… mangiamo insieme oggi?”
Sul suo volto si dipinse un’espressione dispiaciuta.
“Oh… no, mi dispiace… devo andare a lavorare… ci vediamo
questa sera, ok?”
Non aspettò una mia risposta, ma mi baciò rapidamente sulla
guancia e si Smaterializzò.
Io sospirai, abbattuto.
Avrei tanto voluto avere la compagnia di qualcuno che mi
facesse sentire importante, che mi difendesse… avrei tanto voluto avere degli
amici…
“STAI ZITTA!”
Mio padre lanciò un piatto, che si infranse contro il muro
della cucina.
Io udivo tutto dalla mia camera: quella scena ormai si
presentava sempre più spesso in quella casa che odiavo tanto.
Non vedevo l’ora di andarmene!
“Caro.. ti prego… calmati!”
“FAI TUTTO FACILE TE!”
“Non urlare… ti prego… Severus potrebbe sentirci!”
Mio padre si calmò, ma il suo tono era ancora pieno i
rabbia.
“Mi hai rivelato di essere una… matta, solo dopo che è nato
quello! Volevi ricattarmi in questo modo?!”
“No… io ti amo…davvero…”
“Mi hai solo ingannato!”
“Severus è in camera… ti prego, abbassa la voce!”
“E’ questo che secondo te mi impedisce di andarmene, vero?!”
“Se non per me… fallo per lui… è nostro figlio!”
“Non è vero! E’ TUO figlio!”
Sentii la porta di casa sbattere e dei singhiozzi soffocati.
Forse questa era la volta buona.
La volta buona che quello stupido Babbano se ne andasse per
sempre.
Ciao! E’ la mia prima FF su Harry Potter!
A breve aggiungerò nuovi capitoli…
Come si sono conosciuti i malandrini?
Come si è rafforzata la loro amicizia?
Come ha fatto Lily ad innamorarsi di James?
Volete scoprirlo?
Allora non perdetevi il prossimo capitolo, intitolato: “1
SETTEMBRE”
Baci! A presto! COMMENTATE!
Ely
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