Incontro
Buio.
Seduta davanti al pianoforte nell’oscurità era
rimasta in silenzio per mezz’ora. Nella sua testa
riecchegiavano ancora gli applausi dopo le sue ultime note, aveva
ringraziato tutti e poi il sipario si è chiuso. Lei era
lì sola, al buio, per assaporare ancora un po’ le
bellissime emozioni che aveva provato durante il concerto.
Dietro
le quinte i suoi amici festeggiavano la conclusione del tour durato
quasi tre anni e che aveva fatto il giro del mondo. Non aveva voglia di
far festa, voleva tornare a casa farsi un bel bagno caldo e pensare al
suo prossimo progetto.
-Ehi!
Hai intenzione di rimanere lì ancora a lungo? Di
là aspettano solo te-
-Sto
arrivando…Stavo solo pensando a cosa dire… ti
è piaciuto?-
-Lo
sai che sei stata fantastica stasera , come sempre-
Luca
amava farle i complimenti perché arrossiva ogni volta e
diventava ancora più bella.
-Io
torno di là. Sbrigati ti devo presentare una persona-
Mentre
si alzava dal suo pianoforte non riuscì a non trattenere un
sorriso.Luca era da sempre il suo migliore amico e sapeva come tirarle
su il morale in ogni occasione. A volte era così schietto
che lei ci rimaneva male ma poi si rendeva conto che Luca aveva
ragione, come sempre.Era una sorta di angelo custode, senza di lui non
sarebbe riuscita a realizzare i suoi sogni.
Prima
di andare rivolse un ultimo sguardo al palcoscenico. Adesso arrivava il
momento più antipatico del suo lavoro. L’aveva
sempre messa a disagio parlare a chi aveva partecipato a un suo
progetto. Ogni volta ripeteva:- E’ stata una bella
esperienza…siete fantastici…spero di lavorare di
nuovo con voi…-
La
metteva a disagio essere al centro dell’attenzione quando non
suonava.
Prese
un bel respiro ed entrò in una stanza piena di gente che la
applaudiva ammirata..
Una
voce in fondo alla sala gridò -Discorso!-
E’
tutti gli altri lo seguirono:- Discorso, discorso, discorso..-
Fecero
un po’ di spazio su un tavolo e le fecero segno di salire
lì sopra per assaporare il suo momento di gloria.
“Devo
cominciare a prepararmeli prima i discorsi!”pensò
mentre sempre più nervosa saliva sul tavolo. Finalmente
esordì:- E’ inutile dire che è stata
una bella esperienza. Basta solo ricordare il concerto di stasera e mi
viene la pelle d’oca. Sono stati tre anni ricchi di emozioni,
soddisfazioni e gioie che abbiamo condiviso.Ho trovato in voi non solo
dei professionisti ma soprattutto degli amici. Non per questo sono
mancati i problemi, anzi…ma grazie alla vostra
professionalità abbiamo superato anche quelli. Ora mi
prenderò un periodo di pausa e appena avrò un
progetto fatevi trovare disponibili, altrimenti dovrò
convincervi con la forza. Grazie di cuore!-
Così
dicendo scese dal suo podio e si diresse verso Luca che la guardava
sorridendo.
-Stai
migliorando, ottantotto!-
-
Ottantotto cosa?-
-88
parole, il tuo discorso!-
-Le
hai contate?-
-Già
ed è il tuo record, l’ultimo che hai fatto era di
50, e il primo era di 1 “Grazie”-
-Forse
perché è il tour più lungo che ho
fatto-
-Può
darsi, o forse cominciano a piacerti gli applausi anche quando non
suoni-
-Non
dire stupidaggini. Ma tu non dovevi presentarmi qualcuno?-
-Ah
si. Ti aspetta nel tuo camerino. Ha insistito per parlarti in privato.
Dice che ti conosce…”
Buio
anche nel suo camerino…il problema era che per trovare
l’interruttore della luce doveva spostare una montagna di
lettere e regali dei suoi fan. Quello che non capiva è che
se veramente c’era qualcuno nel suo camerino
perché se ne stava al buio.
Quando
finalmente si accese la luce capì il
motivo…seduto sul divano, su cui lei scriveva le sue
canzoni, c’era un ragazzo alto e scuro con gli occhiali da
sole e un bastone per ciechi.
-
Stefano ma che ci fai qui?-
-
Bell’accoglienza….speravo tanto che ti saresti
buttata fra le mie braccia come facevi un tempo!-
-…Mi
dispiace se ti ho fatto aspettare, di là si festeggia la
fine del tour..- disse imbarazzata cercando di cambiare discorso. Non
le piaceva ricordare quei bei giorni che ormai facevano parte del
passato e non voleva che tornassero.
-Angelica…ora
che hai un po’ di tempo libero potremmo stare un
po’ insieme…da buoni amici…-
"
Possibile che ancora non abbia capito? Io non voglio più
vederlo...." pensò Angelica
-
No. Non posso, stare con te mi fa solo innervosire. Io, invece, ho
bisogno solo di riposarmi. Sono stanca- disse infine
-
Magari ti porto in un bel ristorantino....Aspetta! Ho un'idea migliore
vieni a casa mia, ti preparerò una cenetta squisita. -
"Non
resisto più....è incredibile fa finta di
niente...mi vuole far infuriare???"
-
Cos'è quella faccia... non ti preoccupare, ormai so cosa ti
piace....un bel piatto di pasta ed è tutto sistemato, vero?-
Angelica
si affacciò sul corridoio cercando disperatamente
Luca...niente. Si volse verso Stefano che sorrideva ....doveva mandarlo
via...eppure c'era qualcosa che la tratteneva.
Ebbe
un momento di esitazione che non sfuggì a lui :- Sono cieco
non stupido, lo so che vuoi che me ne vada-
-Se
lo sai perché sei ancora qui?- disse Angelica quasi seccata
dalla sua presenza
Lui
si alzò le si avvicinò piano, con eleganza,con la
sua mano destra le accarezzò il viso. Angelica era
inchiodata lì voleva scappare ma non riusciva a
muoversi...incantata.........
-Mi
manchi.....voglio farmi perdonare- e la baciò -Amo solo te.
-. Dopo di che se ne andò.
Luca
entrò nel camerino convinto di trovare un'Angelica furiosa
con Stefano, ma anche con lui che l'aveva fatto entrare. E invece
davanti a lui c'era un'Angelica sconvolta che con l'indice si
accarezzava dolcemente le labbra.
-Tesoro,
va tutto bene?- chiese in tono un po' preoccupato
Angelica
si destò e guardando Luca abbozzò un sorriso.
Prese la borsa e corse a casa. Mentre era in macchina si
scoprì a mordersi il labbro inferiore come quando era
bambina.
Suo
padre capiva sempre quando aveva fatto qualche guaio perché
vedeva sua figlia camminare per casa mordendosi le labbra
dalla preoccupazione.
"Questa
volta l'hai fatto grosso il guaio" pensò mentre parcheggiava.
Buio,
anche in casa sua, corse in camera e si buttò
stanca sul letto con il volto verso il soffitto. Aprì il
cassetto del comodino e tirò fuori la foto che cercava...la
guardò e una lacrima scese fin sul la sua bocca, dove la
lingua la raccolse e ne sentì tutto il suo
sapore....posò la foto sotto il cuscino.
"Perché,
perché continuo a pensarci...cos'è che mi manca?
Ho un lavoro, amici, gente che mi ama, ho la musica la mia passione, se
volessi potrei avere anche un uomo qui con me che mi consoli. Allora
perché continuo a pensarci... perché?"
Si
addormentò con questi pensieri...continuando a
piangere............
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