Una giornata da malandrino

di gittypanda
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La giornata di Remus

Remus si alzò, si vestì e si lavò.

Fece piano, cercando di non svegliare nessuno. Ma non si sa come sotto il suo piede spuntò un trenino giocattolo, e Remus scivolò in modo tutt’altro che silenzioso.

"ma che cavolo…!"

"Remus! Cos’è questo linguaggio scurrile?" esclamò Sirius.

"ch’è ‘sto casino?" mormorò James, con la testa che faceva capolino da un groviglio di coperte.

"ma insomma sono rimasto l’unico bipede educato qui dentro?"

" ma che succede?" anche Peter si era svegliato.

"chi ha messo questo trenino giocattolo in mezzo davanti al lavandino?"

"io!" disse James.

"perché?" Remus era indignato.

"così non te ne andavi in biblioteca senza avvertirci!"

"perché avrei dovuto avvertirvi?"

"tu non vuoi venire a Hogsmeade!" disse Sirius, puntando un dito accusatore contro Remus.

"uff!" sbuffò Remus.

Si vestirono e Remus fu trascinato nella Sala Grande.

Lì presero a parolacce un paio di serpeverde, persero un paio di centinaia di punti, dopodiché si misero i mantelli e uscirono.

"ehi, quella è Lily!" esclamò James "Amooooreeeee!!!!!!" e scappò via.

" ma porc…" disse Sirius.

Si incamminarono verso la strada principale, e cominciò a piovigginare… poi diventò pioggia… poi acquazzone… nel giro di pochi minuti non erano neanche più bagnati… erano zuppi come un calzino in una bacinella.

"che facciamo?" chiese Peter.

"andiamo da Madama…" iniziò Remus.

"andiamo alla testa di Porco!" esclamò Sirius deciso.

" ma…" disse Remus.

"niente ma, uomini! Chi mi ama mi segua!" e si diresse da solo verso la testa di porco.

"io non lo seguo!" decise Remus.

"io si!" anche Peter si dileguò.

"oh, al diavolo!" disse Remus, e corse verso il pub di madama Rosmerta.





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