Quell'ultimo
bacio che sapeva di sangue
La foresta dei pugnali
volanti
La neve si
è sciolta, gli alberi ritornano in vita.
Il sole ritorna a
splendere sulla Terra ormai giunta alla delicata e rosea primavera.
Quell'egoista che ha
rubato quei petali rossi dalle tue guance e li ha resi freddi e
cadaverici. Un po' come il mio corpo, che non avverte più
quel calore che in precedenza lo caratterizzava. Non sento
più nulla che mi riconduca all'idea della vita. L'unico
senso che mi è rimasto è quel sapore ferroso e
ripugnante del sangue, spalmato sulla tua bocca quel
maledetto giorno d'inverno.
Ho ancora il tuo
flebile sospiro sulle labbra. Se è così, allora
qualcosa delle sensazioni umane mi è rimasto, dopotutto; ma
sento che non ne potrò mai fare a meno, nonostante sappia
che di te, Xiao Mei, siano rimaste soltanto semplici spoglie mortali
con il solo preciso intento di ricordarti che nulla è per
sempre.
Anche quell'ultimo
bacio; leggero e delicato come una brezza, soffice e fragile come
l'erba bagnata dalla rugiada mattutina; sembra stia pian piano
scomparendo. Diventa sempre più tenue e sfumato giorno dopo
giorno, e ho il serio timore che non ne rimarrà
più traccia, nemmeno nella mia fantasia.
Non era come quei baci
avidi e roventi che ci scambiammo durante la nostra unione,
né era quello freddo di qualche giorno prima. Era lieve, che
racchiudeva in sé una valanga di emozioni mischiate insieme,
dove senza dubbio ne emergevano due in particolare: paura e
disperazione.
Nella mia stoltezza
credevo di poter cambiare donna quante volte volevo, senza essere
soggetto a nessuna emozione, se non quella di soddisfare la mia
lussuria. Ma dovetti ricredermi quando vidi te, Xiao Mei, quando mi
resi conto che per me eri molto di più di una donna da
possedere. Eri la luce nelle mie tenebre; la donna, la sola donna che
volevo per me. Senza condividerla con nessuno, senza doverla amare
segretamente. Ma le circostanze sono state avverse per noi due. Questo
amore è stato impossibile fin dall'inizio; ero io quello
che, spinto da un nuovo sentimento completamente differente da quelli
già sperimentati, s'illudeva di poter rovesciare il mondo
intero. Perchè è questo l'effetto che sentimenti
così forti ti fanno percepire. Sei grande, forte, capace di
qualsiasi cosa, in grado anche di rovesciare un'intera battaglia, una
devastante guerra, cambiare il corso della storia... Tutte dolci quanto
vane aspettative.
Una cosa l'ho
imparata, però: che a volte la morte è
più tenace della vita. Sebbene il ricordo rimanga, Lei fa di
tutto pur di vincere. Non ti lascia in pace, non ti da tregua. Ti
perseguita per tutta la vita affrontandoti mediante coloro che ami di
più, per poi dare un definitivo colpo di grazia che infligge
proprio alla nostra persona, fino a farci sprofondare nel vuoto.
***
Sono ritornato al
padiglione delle peonie. Ora niente è più come
prima.
Questa consapevolezza
mi induce a non proseguire, a non entrarvi. Ma a quanto pare, quelli
all'interno già si sono accorti della mia presenza. Dei
passi attirano la mia attenzione, ma scaccio subito la convinzione che
potrebbero essere i tuoi.
Una danzatrice, che
scosta il tessuto decorato per farmi entrare. Un caldo ed invitante
sorriso le illumina il viso. Questo è quello che penserebbe
il vecchio me stesso, ma il nuovo non riuscirebbe mai più a
formulare un simile pensiero.
Mi stringe la mano,
accompagnandomi dentro senza dire una parola. Nel farlo, mi osserva con
ardore represso. Essendo una delle tante ragazze che mi intrattennero
quel giorno, si starà chiedendo se sono ancora disposto a giocare con lei. Le
sorrido, ma il mio è un sorriso tirato, malinconico, di
quelli rassegnati che non hanno più nulla da raccontare. Mi
invita a sedermi con lei, raggruppando anche altre giovani ragazze.
Scioccamente le
guardò in faccia una ad una, sperando di scorgervi il tuo
viso candido e, con esso, il tuo corpo flessuoso. Ma ovviamente, non
trovandoti, mi accingo ad abbassare il volto e ad aspettare che queste
fanciulle mi lascino in pace, solo con me stesso. Ridendo fra di loro,
tentano di allentare la mia espressione corrugata, senza successo, e
dopo un po', non sanno più come fare.
Cercano di gettarmisi
addosso, ma io, imperturbabile, le fermo. La ragazza di prima non si
da' per vinta, e riprova a baciarmi. Scatto in piedi, guardandole con
uno sguardo che le induca a comprendermi.
"Non volete baciarmi?"
No, non credo che lo
farò.
Queste mie labbra,
giuro, non saranno mai sfiorate da nessun'altra.
NDA
Forse sono stata
leggermente OOC, ma permettetemi di fare la poetica. XD
E' un anno che avevo
in mente di scrivere su questo meraviglioso film, soffermandomi su
pensieri di Jin dopo la morte di Xiao Mei, e adesso ci sono finalmente
riuscita. *fuochi d'artificio* ^-^
Spero che si riesca a
dedicare una sezione a parte per questa pellicola. :)
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