PROLOGO
"Jamie,June,mettete
via il pallone e venite a mangiare!"
Una giovane
donna chiamava i suoi figli mentre si sedeva accanto ad un uomo su di
una coperta in un prato.
Vicino a loro,un
tipico cesto da pic-nic aperto,da cui era stato tolto un lauto
pranzetto,pronto per essere consumato dalla felice famiglia in gita in
campagna.
Quale modo
migliore per sfuggire allo stressante tran tran quotidiano,di passare
una domenica soleggiata di metà agosto facendo una
scampagnata con i propri cari?
I bambini
ubbidirono alla madre e si accomodarono sul plaid colorato,addentando
un panino a testa.
Ad un certo
punto,qualcosa in cielo,attirò l'attenzione dei gemelli:
"Papà!Mamma!Guardate
là!Lassù!"
"Cosa succede
tesoro?"
"Quell'uccello!Non
assomiglia a quello che..."
Un forte colpo
di tosse,indice che quella visione non era del tutto gradita al padre
di Jamie e June,coprì la fine della sua frase,e i genitori
si scambiarono un'occhiata a metà tra lo spaventato e il
perplesso al di sopra della testa dei bambini.
Un fiero
barbagianni volava alto sulla campagna inglese,incurante di tutto
ciò che accadeva al di sotto,sulla terra ferma.
Il suo unico
scopo era quello di recapitare le lettere che aveva legate alla zampa
sinistra.
Si potrebbe
supporre che,se avesse potuto esprimersi in lunguaggio comprensibile
agli umani,avrebbe lanciato qualche accidente:altri sei,tra
gufi,civette e barbagianni come lui,erano partiti quella mattina,ma a
lui era toccato un carico doppio!
Ma
finalmente,dopo un volo molto lungo,avvistò la sua meta e
iniziò la discesa...
Una casa si
ergeva fiera sulla cima di una collinetta.
Aveva le pareti
di un rosso cupo,color mattone,ed era circondata su tre lati da un
giardino molto grande con piante e fiori di diversi tipi,al centro del
quale c'era un enorme tavolo bianco con molte sedie intorno;sul retro
c'era un orto.
Un'edera copriva
quasi interamente una facciata.
A prima
vista,dava una sensazione di accoglienza,di...casa.
Nella cucina
della suddetta casa,stava avvenendo una scena quotidiana:la tavola era
apparecchiata per otto,e una donna con dei folti capelli rossi
osservava attenta il pranzo...che si stava preparndo da solo.
Un mestolo stava
rimestando il contenuto di un pentolone sul fuoco,mentre un coltello
affettava solerte la verdura,che poi prendeva il volo e finiva in una
ciotola,dove veniva condita con olio,sale e aceto.
Poco dopo,un
pendolo battè l'una.
"Arthur!Ragazzi!A
tavola!"
...nessuna
risposta.
"ARTHUR!!RAGAZZI!A
TAVOLAAAAA!"
Arrivarono delle
risposte affermative dal piano di sopra,mentre un uomo sulla
cinquantina,anche lui con i capelli rossi,ma un pò
stempiato,entrava in cucina e appoggiava sul ripiano di una credenza i
pezzi di quello che,in tempi migliori,probabilmente era un
asciugacapelli.
"Arthur caro,non
c'è bisogno che io ti ripeta quello che penso del tuo
passatempo di giocare con gli aggeggi babbani,vero?" disse la donna con
aria a metà tra il seccato e il rassegnato.
"No Molly,io non
gioco con gli aggeggi babbani,io li studio!!" rispose l'uomo,vagamente
offeso.
Molly
roteò gli occhi senza farsi vedere,dopodichè
chiamò di nuovo a tavola i mancanti.
Due ragazzi
perfettamente identici comparvero direttamente ai loro posti a tavola.
Entrambi erano molto alti e,anche loro,con i capelli rossi. Vestivano
due paia di Jeans chiari e due t-shirts azzurre perfettamente identiche.
"Fred,George,che
bisognò c'è di Smaterializzarvi quando dovete
solo fare una rampa di scale??"
"Mamma,eravamo
così impazienti di poter assaggiare le tue prelibatezze..."
"...che non
volevamo perdere neanche un secondo di tempo!"
-Incredibile-
pensò la donna - Hanno quasi vent'anni e ancora si finiscono
le frasi a vicenda come quando ne avevano dieci!-
Qualche istante
dopo,dalle scale,arrivò il resto della "mandria":un ragazzo
alto come i gemelli,anche lui con i capelli rossi come il resto della
famiglia,vestito con pantaloni di una tuta bordeaux e una maglietta
bianca. Stava discutendo animatamente con una ragazza con dei folti
capelli ricci e castani,che indossava una gonna blu lunga fino al
ginocchio e un top bianco.
"Andiamo
Mione,ti prego,ne ho davvero bisogno!" piagnucolò lui.
"Te lo scordi
Ronald,hai avuto due mesi di tempo per fare quella ricerca,e hai ancora
due settimane a disposizione!" ribattè secca lei.
"Andiamo,tu
saprai tutto sugli effetti della <>!Dimmi tu se questo può essere
il titolo di un compito,faccio fatica a capire questo,figurati se posso
farci una ricerca!Per favore...perfavoreperfavore!!!"
"Per la
milionesima volta Ron:NO!Così impari:se non ti fossi
addormentato durante la sua lezione,la McGranitt non ti avrebbe
assegnato questo compito extra!"
A chiudere la
fila,un ragazzo e una ragazza che si scambiavano sgardi colmi
d'affetto. Lei era evidentemente sorella dei gemelli e del primo
ragazzo:aveva lunghi capelli lisci e rossi,il viso spruzzato di
lentiggini e indossava un paio di shorts di jeans con una maglietta
verde. Lui,invece,aveva dei disordinatissimi capelli neri,un paio di
buffi occhialetti tondi e vestiva jeans e maglietta troppo grandi per
lui.
Quando tutti
furono ai propri posti,i piatti svolazzarono per la cucina e si
posarono di fronte ai commensali che iniziarono a mangiare.
Molly conversava
con il marito a proposito del suo lavoro al Ministero,la coppietta si
scambiava sorrisetti e frasi dolci,Ron guardava Hermione con aria
profondamente offesa,e i gemelli parlottavano a bassa
voce,probabilmente sfottendolo.
Un ticchettio
insistente attirò l'attenzione di tutti i presenti.
Con un colpo di
bacchetta,Arthur Weasley aprì la finestra,dalla quale
entrò un elegante barbagianni che si appoggiò sul
trespolo solitamente occupato da Leotordo,il gufo di Ronald.
Il ragazzo moro
si alzò,riconoscendo sulle lettere portate dall'uccello, lo
stemma della scuola che frequentavano lui,la sua ragazza Ginny,Hermione
e Ron:la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Si
avvicinò all'animale e slegò dalla zampa le due
buste,mentre Molly si dava da fare per rifocillare quel "postino"
particolare.
Lesse i nomi dei
destinatari e porse loro le lettere.
Ron e Hermione
le presero e le aprirono.
Da
entrambe,uscirono due fogli di pergamena e una spilla con una "C" d'oro
su uno sfondo rosso.
La Signora
Weasley si precipitò ad abbracciare i ragazzi.
"Complimenti
cari,Caposcuola!Che onore,un altro Caposcuola in famiglia,siamo molto
fieri di te Ronny tesoro!"
"Oh,si,molto
fieri Ronny!" le fecero eco i gemelli,prendendo decisamente per i
fondelli il fratello.
Mentre Ron
rimirava la spilla,Hermione si concentrava sulle lettere.
Una era la
classica comunicazione della nomina,con le raccomandazioni di tenere
alto l'onore della loro Casa,ma il contenuto della seconda era alquanto
insolito.
SPAZIO AUTRICE
Bene,confesso
che ho iniziato a scrivere solo per avere uno "spazio autrice"!XD
Scherzi a
parte...spero che la storia sarà di vostro
gradimento...è il mio primo tentativo e aspetto i vostri
commenti!
Complimenti e
critiche (costruttive ^_^) sono più che bene accetti!
Grazie a Laura
per la pazienza e il supporto morale!
A presto!
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