Blue Jeans.

di trustmeniall
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Blue Jeans.
'ti amerò fino alla fine dei tempi
aspetterei milioni di anni
promettimi che ti ricorderai che sei mio
tesoro, riesci a vedere oltre le lacrime'

 

“Quant’è?” domandai, aprendo in fretta e furia il borsellino. “Un caffè, grazie.” esclamò, un ragazzo sui diciannove anni, con indosso una maglietta bianca e dei blue jeans. “Subito. Comunque sono due dollari.” rispose la cameriera mettendosi all’opera. Posai i soldi sul bancone e diedi un’occhiata alla strada attraverso la vetrina del bar; affollata, come sempre. La gente calpestava l’asfalto bagnato dalla pioggia. Persone che si occupavano di comprare regali dimenticati, uomini che camminavano a passo svelto per non fare tardi l’ultimo giorno di lavoro prima delle tanto attese vacanze natalizie. “Arrivederci!” salutai, uscendo. Presi l’ombrello e feci per aprirlo, ma un uomo, molto agitato, mi venne addosso, facendo cadere tutti i libri che avevo in mano. “Cavolo, delle scuse erano necessarie!” esclamai, abbassandomi. “Ti serve una mano?” chiese qualcuno. Alzai gli occhi, e vidi il ragazzo di prima, quello del bar. Adesso che ci facevo caso, aveva due occhi azzurri più del mare. Profondi, illuminati, ti trasmettevano qualcosa. Per farla breve, aveva dei bellissimi occhi, una di quelle questioni importanti. “Allora?” domandò, interrompendo i miei pensieri. “N-no, grazie. Ho fatto.” balbettai, senza sembrare troppo interessata. “Grazie lo stesso.” continuai. “Piacere, Niall.” si presentò, allungando la mano.  “Jessica. E ora sono in ritardo. E’ stato un piacere conoscerti.” dissi, allontanandomi. Mi girai per un’ultima volta, e lo salutai con la mano. Ricambiò.
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“Quindi mi stai dicendo che hai ignorato un ragazzo fantastico?” chiese, la mia migliore amica. “Sì, Allison.” mormorai, sorseggiando la cioccolata calda. “Perché non me ne hai parlato prima?” domandò, fingendo di essere infuriata. “La domanda dovrebbe essere: perché si lascia sfuggire le buone occasioni?” “Mamma, non c’è nessuna prova che con quel ragazzo sarebbe andata a finire bene, e poi..” risposi, mettendomi a fissare mia madre e Allison preparare i biscotti natalizi, come ogni anno. “E poi?” chiese, mia sorella Sophie, entrando in cucina. “Oh no, non ti ci mettere anche tu.” esclamai. “A fare cosa?” chiese, suo marito, stampandole un bacio. “Nulla, assolutamente nulla.” risposi. Allison rise, e nello stesso momento suonò il campanello. “State aspettando qualcuno?” domandò, Sophie, aggrottando le sopracciglia. “Sarà il ragazzo delle consegne. Ho ordinato altra farina, questa non basta.” rispose mamma, pulendosi le mani. “Vado io!” esclamai, chiudendo il maglione, e posando la cioccolata calda.
“Arrivo, arrivo.” urlai, aprendo la porta. “Jessica?” domandò, sbalordito. “Niall, che ci fai qui?” chiesi, sbattendo violentemente le ciglia. “Sono il ragazzo delle consegne.” rispose, ridendo. Sorrisi, e presi dalle sue mani la farina. “Sei carina in pigiama.” Scoppiai in una fragorosa risata. “Sai, il primo incontro può essere un caso, ma il secondo è destino.” Annuii. “Jessica, hai fatto?” domandò, mia sorella, raggiungendomi davanti alla porta. “Sophie, lui è Niall.” dissi, indicandolo, e fingendo un sorriso.
 
 
 
 
 
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  Ehi(?)
Splash. Ahah
No okay, faccio la seria.
Stavo ascoltando Lana Del Rey, e mi é venuto in mente questo schifo di fan fiction.
Spero che almeno a voi piaccia, io ci ho provato çç
Per qualsiasi chiarimento o altro mi trovate su twitter: @trustmeniall :)






 




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