cap 1 qual
1.
Un Cavaliere, una regina.
Sei sola.
I
tuoi amici sono morti, l'uomo che amavi è morto, l'uomo che hai
perso credendo di non amarlo abbastanza è lontano e anche se
siete immortali entrambi non credi lo rivedrai ancora e soprattutto il
dubbio che lui non pensi più a te ti assale, tua madre è
morta, tuo padre da ancora più tempo che a volte ti sembra che
non sia mai vissuto e che le immagini che hai di lui siano tratte dai
tuoi sogni, sei la regina di un popolo ma non ti da nessuna
soddisfazione esserlo, non hai più uno scopo nella vita e molte
volte ti senti vecchia e...vuota.
Ti
accorgi che hai sbagliato qualcosa nella tua vita quando ti ritrovi
così, capisci che c'è qualcosa che non va e che forse le
scelte che hai preso non erano quelle giuste. L' essere un elfa poi non
ti aiuta, anzi, la tua vita è più lunga di quella degli
umani e sono maggiori anche i tuoi rimpianti.
Nessuno sospetta minimamente i tuoi dubbi, i tuoi rimpianti,la tua tristezza.
Nessuno tranne Fìrnen.
Lui
è l'unica ragione per cui senti ancora che valeva la pena
vivere. Era passato più di un secolo da quando il suo uovo si
era schiuso davanti a lei e l'aveva resa un Cavaliere dei Draghi.
Più di un secolo.
Un
tempo in cui aveva partecipato a tante di quelle azioni per ricostruire
Alagaesia che non ne ricordava il numero e adesso Alagaesia era tornata
al suo splendore, prosperava come non mai. E lei non aveva più
una missione, niente che cambiasse le sue giornate sempre così
vuote e ormai senza senso.
C'
erano due nuovi Cavalieri, un nano e un umano, che erano arrivati ormai
da qualche decennio, dal luogo che lei non aveva mai visto in cui
Eragon addestrava i nuovi cavalieri e cresceva la nuova generazione di
draghi.
Eragon.
Quando
pensava a lui, vedeva il suo viso angosciato e prossimo alle lacrime
quando si erano detti addio, pensava a tutte le loro avventure, ai suoi
tentativi maldestri di avvicinarsi a lei, alla sua cecità nel
costringersi a rifiutarlo per proteggersi dai quei sentimenti che
sapeva stavano nascendo in lei. Aveva troppo sofferto per Faolin che le
era sembrato stupido rischiare ancora la stessa cosa.
Se
l'era ripromessa, amare qualcuno durante una guerra causava soltanto
tanto dolore e rendeva instabili. E lei non poteva permetterselo.
Adesso sapeva che in amore la prudenza non ricompensa mai.
Si
tormentava pensando a possibili scenari futuri che vedevano lei ed
Eragon finalmente felici e liberi di amarsi per sempre. Una volta
sarebbe inorridita all' idea. Sorrise a quel pensiero, era stata
così sciocca, così sciocca in effetti che aveva rovinato
la sua intera esistenza per non rischiare.
Lei
era Arya. Che voleva dire: rigida, testarda, combattiva, fiera, saggia
e propensa a mostrare i suoi sentimenti tanto quanto un sasso. A volte,
le piaceva pensare a un loro possibile incontro,ai possibili
dialoghi... faceva male pensarlo perché sapeva che non era
verosimile e perché, in fondo, era passato tanto tempo. Eragon
era sicuramente cambiato come in fondo era successo a lei, non pensava
che fosse tormentato dai suoi stessi pensieri. In fondo, era un umano
benché assomigliasse molto ad un elfo e lei era solo la prima
donna di cui si era innamorato, questo non lo costringeva a essergli
fedele per la sua intera esistenza. Gli umani erano volubili e lei lo
sapeva bene...aveva vissuto molti anni insieme a loro.
Ma
se, invece, non fosse stato così! Se ne vergognava un pò
ma adorava immaginare una loro eventuale vita insieme. Svegliarsi
insieme a lui, passare con lui la giornata e condividere le loro
piccole imprese quotidiane, volare insieme con Saphira e Fìrnen
e poi la sera insieme casomai nel suo palazzo Tialdarì anche se
per quanto riguardava lei avrebbe vissuto anche in una tenda con lui...
Adesso basta, Arya. Ti stai facendo del male.
-Non
posso farne a meno, lo sai. - Arya accarezzo il muso del suo compagno
grata della sua interruzione. Sapeva che lui ci sarebbe sempre stato e
questo era un piccolo spiraglio di luce, nel buio dei suoi pensieri.
Non
hai mai pensato che, forse, è il momento che tu pensi seriamente
alla possibilità di partire alla ricerca di Eragon?
Arya cominciò a scuotere la testa con decisione.
-Ho
troppe responsabilità per andarmene e poi Eragon è
impegnato in una missione che è la base stessa del nostro nuovo
mondo.-
Il
nostro popolo non è in guerra, è prospero, gli elfi
stanno anzi ridiventando forti come un tempo grazie al ripopolamento
dei draghi in Alagaesia e per quanto riguarda Eragon... sai che non
è così impegnato da non poter incontrare una sua vecchia
amica.
-Questo
non cambia il fatto che io non possa andare a cercarlo. Non
posso, non sono pronta e forse non lo sarò mai. -
Hai avuto troppo tempo paura dei tuoi sentimenti Arya, è ora di lasciarti andare.
-I
miei sentimenti hanno già da tempo compromesso la mia ragione.
Non riesco più ad allontanarli come facevo un tempo, ho bisogno
di un occupazione che non mi lasci il tempo di pensare ad altro.-
O forse hai bisogno di fare finalmente chiarezza e risolvere i tuoi problemi.
-Lo so, dovrei farlo, ma...-
Sai
che non puoi nascondermi niente, so che ti preoccupi di non ricevere da
Eragon l'accoglienza che vorresti e di sembrare una sciocca, ma non lo
sei e non puoi sapere come si comporterà fin quanto non andrai e
più tempo aspetterai
più lui penserà che tu ti sia dimenticata di lui. Sono
sicuro che Eragon aspetta il tuo arrivo tutti i giorni, come penso che
Saphira aspetti il mio.
-Voi avete avuto una storia prima che lei partisse, io ed Eragon non eravamo niente invece. -
Per
noi draghi non conta avere una storia, non esiste, si possono avere,
anzi e la norma, più compagni. So che Saphira mi sta aspettando
perché ci siamo affidati l'uno all'altra. Il nostro è un legame profondo che va oltre le convenzioni.
-Forse
un giorno riuscirò a trovare il coraggio e lascerò che i
miei sentimenti mi guidino. - Arya sorrise a Fìrnen continuando
ad accarezzarlo. L'aiutava sempre parlare con lui aveva una visione
chiara delle cose. Si trovavano nei giardini del palazzo ammiravano i
fiori che vi si trovavano, tutti diversi e bellissimi. Arya cantava
spesso con amore per ogni fiore e pianta, amava la fragranza che
sprigionavano tutto intorno. La invadevano e la facevano sentire parte
della natura.
Un
elfo interruppe il loro dialogo, avvicinandosi e una volta salutato lei
e Fìrnen con la consueta formula di rispetto degli elfi le
comunicò che un drago e il suo Cavaliere avevano chiesto di
vederla.
Arya
si girò stranita verso Fìrnen. Non le avevano comunicato
una visita di un Cavaliere, forse era accaduto qualcosa. Non riusciva a
capire il motivo di un eventuale visita.
-Come si sono annunciati, Prolìn? -
-Non lo hanno fatto, Arya Drottning. - il messagero adesso sembrava a disagio.
Arya lo guardò scioccata. Era insolito. Cominciò a camminare verso il palazzo.
-Dove ci attendono? Nella sala del trono?-
-Veramente Arya Drottning, Il Cavaliere ha chiesto di vedervi alla Rupe del Saggio Dolente.. -
Arya si paralizzò, era impossibile.
Fìrnen
la spinse con il muso sulla spalla per scuoterla, non aveva mai visto
Arya così scioccata. Anche il messagero lo sembrava la regina
era sempre così rigida da sembrare una statua, adesso non
sembrava lei.
Puoi andare, elfo. Ti ringraziamo per la tua comunicazione. Fìrnen congedò l'elfo, sapeva che Arya si era completamente scordata della sua presenza.
-Hai ragione. Fìrnen. Andiamo. Non ho problemi a incontrare nessuno. -
So che non ne hai, questa visita inattesa incuriosisce anche me.
Arya
gli lanciò un sorriso tirato poi impettita, alzò il mento
e salì su Fìrnen con la sua solita grazia.
Doveva
scoprire che cosa succedeva e qualsiasi fosse stato il motivo di questa
visita lei non si sarebbe tirata indietro. Solo una cosa sperava e
insieme temeva a breve sarebbe accaduta, in quel caso presto tutte le
sue domande avrebbero avuto una risposta.
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ANGOLO AUTRICE:
Salve
a tutti! Vi ringrazio per aver letto il primo capitolo di questa mia
longfic! Questo è il mio primo tentativo di scrivere qualcosa
sui personaggi fantastici di Cristhoper Paolini. Che dire spero che
questo capitolo vi sia piaciuto abbastanza e che vi invogli a leggere
il prossimo! Non ne vado molto fiera ma il primo capitolo
è sempre traumatico per me poi mi lascio un pò
andare...si tratta della mia personale maledizione del primo capitolo
ahahahah Spero che mi lascerete anche una piccola minuscola recensione.
Mi farebbe particolarmente piacere sopratutto se qualcuno vuole
consigliarmi sui miei errori, vi ringrazio anticipatamente.
Un bacione a tutti e GRAZIE!
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