Era
ora che ci
prendessimo una bella vacanza!” commentò Seiya
mentre all’ombra di un
ombrellone si godeva una limonata. Crystal era appoggiato al parapetto
della
nave silenzioso ormai da un’ ora, scrutava il mare con una
tale intensità da
sembrare in meditazione. Sirio era sdraiato su una comoda sdraio vicino
a
Seiya, “ E la cosa più bella è che
questa volta non ci sarà il Maestro a darmi
ordini. Sono libero!” sospirò il ragazzo con un
sorriso di piacere. Accanto a
lui Shunrei e Galaxia prendevano il sole in costume da bagno.
Shun
uscì dalla
piscina avvolgendosi in un asciugamano, “E’ un vero
peccato che mio fratello si
stia perdendo tutto questo!” disse. “Vorrei proprio
sapere che fine abbia
fatto!” aggiunse Seiya mentre si scrollava
l’ennesima bibita.
“Sai
per la
verità non ho sue notizie da un mese.” Rispose
Shun mentre si strizzava i
capelli. “E la cosa sinceramente mi preoccupa un
po.” Aggiunse. “Sai com’è tuo
fratello, non ama particolarmente la compagnia, e ha preferito rimanere
in
Messico.” Disse Sirio in tono rassicurante.
“Dopo
tutto non
poteva venire con noi, visto che è partito molto prima
“ constatò Crystal
finalmente destatosi dal suo stato contemplativo
dell’orizzonte. “Ragazzi non
lo so, è sempre stato un tipo che non fa giungere molte
notizie di se, ma non
era mai accaduto che non si facesse sentire per un mese
intero!” Shun si
sedette accanto a Sirio con le gambe incrociate e lo sguardo basso.
“Ti
fai troppi
problemi Shun.” Constatò Seiya mentre allungava un
braccio per stiracchiarsi.
“
Sicuramente
se la starà spassando in compagnia di qualche ragazza, non
roviniamoci la
vacanza per lui.” Suggerì Sirio mentre osservava
Shunrei che addormentata si
abbronzava a vista d’occhio.
Crystal
si
accovacciò di fronte a Shun. “ Phoenix voleva solo
stare da solo, sai quanto
desiderasse andare in Messico e visto che la nostra destinazione invece
sarebbero state le Bahamas ha pensato di partire senza di noi e in
questo non
c’è nulla di preoccupante.” Lo
rassicurò.
“Hai
ragione,
mi sono sempre preoccupato troppo per lui, vieni a fare un
bagno?” propose Shun
finalmente con un sorriso. “Puoi contarci amico.”
Crystal si tolse in fretta la
maglia a giro e si tuffò in piscina seguito da Shun.
“Ehi
ragazzi
voi non venite?” gridò Crystal da lontano, Seiya
si alzò lentamente “Si penso
che mi rinfrescherò un po.” Disse. “Io
rimango qua con le ragazze.” Annunciò
invece Sirio.
“Questa
si che
è vita ragazzi.” Seiya si tuffò dal
trampolino più alto finendo per schizzare
tutti.
Quella
nave era
il massimo del confort, ciò che si meritavano dopo aver
sconfitto Hades , ora
più nessuno avrebbe intralciato le loro vite, erano ragazzi
normali senza più
l’assidua preoccupazione di dover salvare il mondo. Galaxia
aprì appena gli
occhi e rimase qualche istante a fissare il cielo, sorrise e si
girò verso
Shunrei.
Allungò
un
braccio per scuoterla. “NOO .” Sirio la
frenò in tempo. “Sta dormendo.” Disse
poi con un filo di voce.
“Ma
dove sono
tutti? Dov’è Crystal?” chiese la ragazza
guardandosi in torno.
“Sono
in
piscina.” Rispose Sirio indicandoli. Galaxia finalmente
scorse Crystal e il suo
voltò si illuminò, “Corro dagli altri
allora.” E così dicendo si allontanò in
fretta.
Uno
spiccato sorriso apparve sul
volto di Sirio. “Siiiiii sono finalmente rimasto solo con
Shunrei.” Pensò e
nella sua mente gia affioravano splendide fantasticherie.
“Sono
il re dei
mari.” Gridava Crystal mostrando tutta la sua
agilità nel fare capriole in
acqua.
“Se ti sentisse
Nettuno non credo che la prenderebbe bene.” Rise Seiya.
“Ma
lui non può
certo sentirmi, insomma è chiuso in vaso ormai.”
Ribattè Crystal.
“E
anche se ti
sentisse non dovrà azzardarsi nemmeno a toccarti o se la
vedrà con me.” Disse
Galaxia schizzandolo. “Chiunque ti temerebbe mia
sirena.” Rispose ilragazzo
prendendo a rincorrerla.
Shunrei
ancora
con gli occhi chiusi allungò il braccio verso Sirio, la sua
mano si fermò sui
pettorali di lui. Il ragazzo si sollevò di scatto.
“A Shunrei ti sei
svegliata!” esclamò.
“Amore
vado a
prendere qualcosa da bere.” Disse la ragazza alzandosi.
“Devo sgranchirmi le
gambe ho dormito fin troppo.” Sirio annuì con un
sorriso sognante e gli occhi
socchiusi sotto gli occhiali da sole. Dopo solo qualche secondo
sentì qualcuno
sedersi accanto a lui e un sospiro femminile.
“A
sei gia
tornata!” esclamò il ragazzo. “Si voglio
prendere un altro po di sole.” Rispose
la ragazza.
Sirio
ancora
con gli occhi chiusi e mezzi assonnati allungò un braccio
prendendo ad
accarezzarle i capelli.
“Lo
sai che ti
amo?” e sicuro di se si protese verso di lei per baciarla.
Successe tutto
maledettamente in fretta.
La
ragazza urlò
scandalizzata. “Ma sei impazzito!!!” e per
allontanarlo finirono per cadere
entrambi.
Nello
stesso
istante Shunrei era appena tornata e per lo sconcerto lasciò
cadere la bibita
vedendo Sirio su Galaxia. Allo stesso modo Crystal avendo sentito
gridare Galaxia
aveva corso verso di lei e per poco
non gli venne un infarto.
“SIRIO
O MIO
DIO” gridò Crystal prendendolo per un braccio
allontanandolo da lei..
Sirio
sconcertato si rese conto di aver commesso un gravissimo errore.
“Santo cielo
Galaxia sei tu!” esclamò attonito.
“Certo chi credevi che fossi?” ribattè
la
ragazza furiosa.
Siro
allora si
girò verso Shunrei che lo guardava con occhi sgranati.
“O che razza di idiota
sono, Shunrei non è come credi, io pensavo fossi tu, ti
posso spiegare!” parole
al vento Shunrei corse via in lacrime.
“Crystal
almeno
tu mi credi vero?” chiese poi rivolto all’amico che
lo guardava pieno di
disprezzo.
“Ringrazia
gli
Dei se sei ancora tutto intero.” Rispose lui sprezzante
mentre abbracciava
Galaxia.
Sopraggiunsero,
allarmati da tanto trambusto, Seiya e Shun.
“Ehi
ma che
succede?” chiese Seiya seriamente preoccupato , Crystal si
voltò con Galaxia
ancora stretta a se.
“Chiedilo
a
lui.” Rispose semplicemente e dopo aver rivolto un’
ultima occhiata furente a
Sirio si allontanò.
Sirio
era
sconvolto con gli occhi lucidi e una terribile espressione di
disperazione sul
volto, gli amici lo guardarono con aria interrogativa.
“Ehm…
qualcuno
può spiegarci che succede?” domandò
timidamente Shun non avendo mai visto Siro
in quello stato. “O sorte nemica!!”
cominciò il ragazzo gettando gli occhi al
cielo. “ Sono un martire della Dea Discordia sono certo che
centra lei!!” “Non
essere sciocco Sirio, intanto rispondi alla nostra domanda.”
Lo esortò
nuovamente Seiya. “ Shunrei era andata a prendere da bere, io
avevo gli occhi
chiusi e gli occhiali da sole non sapevo. Non me ne sono accorto,
io..”
s’interruppe in lacrime.
“Suvvia
continua, siamo certi che è stato solo uno sfortunato
evento.” Intervenne Shun
preoccupato.
“Ho
tentato di
baciare Galaxia!” disse tutto d’un fiato Sirio. Gli
amici paralizzati e con
occhi sbarrati su di lui lo guardarono increduli. “
Cosa!” esclamò Seiya
sconcertato e perplesso. “ Io credevo fosse
Shunrei… mondo infameee.” Sirio si
disperava sempre più e prese a tirarsi con forza i capelli.
“Se
credevi
fosse Shunrei, perché tutto questo casino per un
malinteso?” chiese Shun quasi
tremante per quella assurda rivelazione.
Sirio
si
sedette serrando i pugni “Crystal, Galaxia e Shunrei non mi
hanno dato nemmeno
il tempo di spiegare.” Sussurrò con la testa tra
le mani.
“Cosa,
Shunrei
vi ha visto?” domandò Seiya confuso.
“
Questo si che
è un casino!” commentò Shun.
“Ok,
d’accordo,
ci sarà una soluzione no? Bene io vado a parlare con Shunrei
e Shun tu vai da
Crystal, non temere Sirio so come prendere le donne.” Propose
Seiya sicuro di
se.
E
mentre Sirio
solo con se stesso continuava a ripetere “Non
funzionerà.” Seiya e Shun si
diedero da fare per risolvere l’amara questione.
Shunrei
era
fuggita sulla prua della nave, era inginocchiata di fronte al
parapetto, il suo
pianto disperato aveva fatto gia voltare molta gente. Seiya si
avvicinò cauto.
“ Posso aiutarti?” cominciò.
“Ho
detto che voglio restare sola.”
Gridò Shunrei singhiozzando.
Seiya
le si
inginocchiò accanto. “So come sono andate davvero
le cose.” Riprese in tono
calmo. “A Seiya sei tu, ho visto cos’è
accaduto non c’è bisogno che tu me lo
dica.” Ribattè. “Ma credi davvero che
Sirio ti tradirebbe? Non potrebbe nemmeno
se lo volesse non ne è in grado credimi.” Ma
Shunrei non lo ascoltava.
“Lui
voleva
baciare te, pensava che Galaxia fossi tu, era mezzo assonnato, insomma
poteva
succedere a chiunque!”
Shun
disperato
cercava di far ragionare Crystal e Galaxia.
“
Come potete
dubitare della fedeltà di qualcuno che conoscete da
sempre?” “Non tollero chi
osa metterle le mani addosso.” Ribattè indignato
Crystal. “E’ stato un
maledetto incidente.” Gridò Shun con tutta la
convinzione possibile.
Passò
circa un’ora
quando qualcosa sconvolse la nave.
“Un
ragazzo, un
ragazzo vuole gettarsi giu.” Gridava qualcuno con agitazione.
“Ma
cosa dite!”
esclamò Seiya ancora accanto a Shunrei.
“Si
è vero l’ho
visto anch’io, è un ragazzo dai capelli
lunghissimi.” Affermò un altro
passeggero.
“O
mio Dio!” il
volto di Seiya si contrasse in un’espressione di terrore.
“Sirio.”
Gridò
Shunrei incredula. “Dobbiamo fermarlo prima che sia troppo
tardi.” Disse Seiya
correndo con la ragazza verso il luogo in cui avevano indicato
l’accaduto.
Facendosi
disperatamente largo tra il mare di folla che invadeva la poppa della
nave
finalmente videro, e cio che videro li paralizzò, Sirio era
in piedi sul
parapetto della nave in bilico con i lunghi capelli che svolazzavano
alle sue
spalle. “Sirio nooo.” Gridò Seiya.
“Sirio ti prego non farlo.” Lo supplicò
Shunrei.
Il
ragazzo si
voltò, “Se non mi credete, se tu non credi
più nel nostro amore Shunrei e
Crystal nella mia lealtà la mia vita non ha
senso.” Disse con voce
apparentemente calma.
“Siriooo.”
Si
sentì gridare e dalla folla riunita fecero il loro
angosciato ingresso Shun,
Crystal e Galaxia.
“Non
fare
sciocchezze.” Lo intimò Crystal.
“Sirio
è tutto
risolto, hanno capito che è stato un incidente.”
Urlò Shun.
“Sirio,
ha ragione, è stato un’ incidente,
scusami se ho dubitato di te.” Gridò convinto
Crystal.
“Ti
prego scendi, non è finito nulla
tra noi, io ti credo, Seiya mi ha spiegato tutto.” Disse
ancora Shunrei tra le
lacrime. Il ragazzo ascoltava in silenzio con i pugni stretti.
“Sirio
ti crediamo tutti, sono stata
una stupida a prendermela così.” Aggiunse Galaxia.
Shunrei
gli andò più vicino
inginocchiandosi dietro di lui. “Sirio, per favore, ti
supplico, scendi di li.”
gemette piangendo. Tutti gli altri si tennero a distanza col fiato
sospeso.
Sirio
si voltò a guardarli. “Davvero mi
credete, o lo dite solo per evitare che mi uccida?” chiese
con occhi lucidi.
Shunrei
prese a piangere più forte. E
gli amici con le lacrime agli occhi mossero qualche passo verso di lui.
Crystal
gli andò vicino porgendogli la
mano. “Sei uno degli amici migliori che abbia avuto, non
cancelliamo la nostra
amicizia per un malinteso.” Disse guardandolo dritto negli
occhi.
Sotto
gli occhi dei presenti,
finalmente Sirio strinse la mano dell’amico e scese dal
parapetto.
Crystal
gli sorrise fraternamente
mentre Shunrei gli si gettò addosso stringendolo
più che poteva.
Chiarito
l’increscioso malinteso, tutto
tornò alla normalità, tutti amici come prima ma
andrà davvero tutto liscio come
l’olio?
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