Scelgo uno scatolone, lo prendo tra le mani e inizio a salire le scale. Sento mia mamma che inizia a chiamarmi dal piano superiore. 

Sarah: "Dani riesci a portare su altri due scatoloni? Almeno riusciamo a finir per pranzo."

Danielle: " Certo mamma, non preoccuparti ci penso io. "
 

Il suo unico pensiero era questo ora. Riuscire a portare tutti gli scatoloni in casa per pranzo. Il mio pensiero però riguardava altro. Questa strada, quella fontana, quel parchetto. E' tutto così terribilmente vicino, così impresso dentro di me. In questa strada mi sono innamorata per la prima e unica volta.  E non si tratta di una cotta estiva, una di quelle relazioni che neanche puoi chiamare tale. Brendon ecco questo nome mi provoca ancora delle emozioni che mi spezzano dentro. Fanno male. 
 

Avete presente quei fidanzamenti con tanto di anello fatto da caramelle che si realizzavano alle elementari? Ecco noi eravamo quella coppia. Quei bambini felici che tutti conoscevano, quelli che si tenevano per mano e che si cercavano in continuazione con gli occhi. 

Dopo quasi 5 anni dalla fine delle elementari ci simao rincontrati, e ci siamo innamorati di nuovo. Però non è andata bene, qualcosa non funzionava. Forse non era il momento giusto. 

Lui è andato avanti, ha avuto altre storie. Io no. Sono rimasta ferma, bloccata su di lui. 
 

Devo smetterla di pensarci sono passati 3 anni e ancora lui è il mio pensiero fisso. Guardo fuori dalla finestra e vedo la sua casa. Ora che siamo vicini di casa sarà tutto più difficile. Ogni volta che metterò un piede fuori casa rischierò di incontrarlo. E forse non mi dispiace così tanto.