S’erano incontrati per caso.
Avevano alzato le armi l’uno contro l’altra, rabbiosi e nervosi come gatti.
Willow aveva squadrato quello strano uomo che invece aveva abbassato la lancia primitiva, tenuta stretta come si faceva con la mano della madre, osservandola con un disperato sollievo.
“…
Ciao.”
Il viso dell’uomo era stanco, devastato, ricoperto da graffi e terra.
I suoi occhi chiari erano pieni di speranza e infinita tristezza: la guardavano con uno sguardo di pura adorazione.
“Mi chiamo Wilson…
Tu ce l’hai un nome?”
Lo aveva fissato a sua volta: il suo volto s’era rilassato alla visione della ragazza e aveva perso almeno una decina d’anni con quel minimo movimento.
“Willow.”
L’uomo le aveva sorriso.
Aveva sentito l’impulso di ricambiare.
Non è molto, e di certo nessuno la leggerà perchè nessuno conosce Don't Starve.
Ma pazienza, io pubblico.
Una piccola Wilson/Willow, senza troppe pretese... Anzi, si, con la pretesa di almeno una recensione.
Tsè.
Leggete leggete e ditemi che ne pensate, visto che non ho scritta anche un'altra- Ma questa è un'altra storia. |