AcquaMarine.

di solly
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I miei capelli oscillano leggiadri, sostenuti dall’acqua.

Sono molto confusa, non ricordo cosa sia successo.

Il mio vestitino, bianco, ondeggia, seguendo il moto della corrente marina.

Per quello che riesco a vedere, il fondale è stupendo. Intravedo anche una stella marina.

Gli occhi mi si stanno per chiudere, probabilmente avrò anche bevuto molta acqua.

Chissà, magari morirò, anche.

Sto per lasciarmi andare, quando due braccia mi tirano via dal mare.

All’improvviso mi sento così leggera.

Sento la brezza marina, raffreddarmi le gambe bagnate, mentre il suo respiro mi scalda il collo.

Sta correndo, lo so perché mi muovo involontariamente su e giù, mentre lui si dirige in fretta verso chissà dove. Per un attimo mi sento tranquilla.

E se volesse violentarmi?

Scaccio subito questi pensieri, infondo mi ha salvata.

Ma ancora faccio fatica a respirare, non so se ce la farò.

Vengo adagiata su qualcosa di morbido.

Ho ancora gli occhi chiusi, però.

Sento due calde labbra sfiorare le mie. Mi sta facendo la respirazione bocca a bocca.

Il mio primo bacio, chi l’avrebbe mai detto che mi avrebbe salvato la vita.

Forse lui però non sa che sono sveglia.

Un forte calore al petto, e poi delle leggere pressioni.

 Chissà, magari, riuscirà a far uscire quel liquido che da ormai un po’ è insinuato nei miei polmoni.

Oppure, posso sempre dire di aver un bel ricordo, come ultimo attimo di vita.

Tutt’a un tratto mi alzo di scatto, tossendo violentemente.

Sento un suo braccio poggiarsi sulla mia schiena, per aiutarmi.

Dopo un po’ l’acqua si decide ad uscire, non l’ho mai odiata così tanto.

Quando finalmente sto un po’ meglio, mi decido a girarmi, per guardare il ragazzo.

È bellissimo. Nei suoi occhi una cascata di smeraldi. In testa splendidi capelli corvini, un po’ arruffati.

Nulla in confronto a me, nei miei banalissimi capelli castani. Forse l’unica particolarità che ho, sono gli occhi celesti. Per il resto sono inutile, non sono neanche riuscita a non morire.

Come può una persona essere così debole e vulnerabile?

Mormoro un flebile ringraziamento, ma le parole non mi escono dalla bocca.

‘No’, mi dico mentalmente, io non sono debole. Così ci riprovo.

“g-grazie” dico per poi sospirare. Ce l’ho fatta.

Lui non dice niente, ma mi prende la testa nelle sue mani e mi appoggia alla sua spalla.

Io subito lo abbraccio, che bella sensazione.

Rimaniamo così per alcuni minuti, finché lui non si allontana.

“riposati, ora” disse dolcemente mentre mi stampa un bacio in fronte.

Il giorno più brutto della mia vita.

Il giorno più bello della mia vita.

Un giorno unico.




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