Fanfiction.
♣Tipo: Flashfic
♣Parole: 243
Avvertimenti.
♣H/C
♣OTP
♣R&R
Rating: Verde
Le lacrime gli scorrevano sul viso, le mani gli coprivano naso e bocca e gli occhi guardavano nel vuoto. Si accarezzò i folti capelli, a servì solo a peggiorare la situazione perché lui non aveva folti capelli, non più ormai. Se li era tagliati per dimenticarsi della parte, per dimenticarsi di quella parte della sua vita, di quel 'No.'
Prese il telefono in mano, voleva chiamare il suo unico amore, quella donna che l'aveva fatto sentire uomo, quella donna, quell'unica gelosia durante le riprese. Compose le prime tre cifre del numero, ma non la voleva trascinare verso il baratro di cui lui ormai era in continua decadenza. Basso, basso, sempre più giù.
Cosa c'era che non andava in lui? Sapeva benissimo che il problema non era lui, non era anche del telefilm, non era neanche della sua famiglia o del cast.
La sua famiglia, Dio. Quelle poche persone, tutte nel suo cuore in così poco tempo. Dio. Dio. Dio. Aveva bisogno di quella parte, aveva bisogno di salvar vite, di essere il Dottore.
Quello che lo torturava maggiormente non era il fatto di non aver più la parte, ma che qualcun'altro l'avvese, che qualcun'altro prendesse il suo posto. Ma in fondo lui lo aveva rubato a Tennant e prima di lui a Eccleston e McCoy, Baker, Davison, Pertwee, Troughton, Hartnell, McGann. Era un mostro.
L'ansia lo avvolgeva calda come una coperta.
Tick tock, goes the clock.
Buonanotte Matt Smith e sogni d'oro.
Angolo dell'Autore.
Whovian di tutto il mondo, domani è un giorno importante e come non fare un breve racconto sul mio Dottore preferito?
La ragazza a cui mi riferivo è Karen Gillan, per me ormai sono una coppia. No? Non lo sospettate anche voi? Dai, è palese.
Comunque, all'alba del dodicesimo dottore non potevo non esprimere i sentimenti che Matt prova. Seduto sulla sua bella poltrona rossa con una vetrata lunga tutta la parete ad ammirare malinconicamente il paesaggio notturno.
Notte Deeks Whovians.
-Ponds.♥
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