Say goodbye isn't easy when you love a person

di Only Hope
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I cesaroni Marco & Eva
 

Ero tornata per riconquistare Marco, ma trovarlo con un’altra, non me lo aspettavo, non potevo arrendermi così, senza dire nulla, un’errore di cui ora dovevo pagarne le conseguenze.
Ma non poteva, non doveva finire così, eravamo sempre noi, Eva e Marco, gli stessi che avevano lottato per anni per stare insieme felici, e io non ero cambiata affatto, ero la stessa Eva che follemente innamorata di lui ero andata a Londra a riprendermelo, e ora sarebbe stato lo stesso.
Ero in camera mia, trattevo a stanto le lacrime e poi ecco che bussano alla porta, mi costringo a non sembrare disperata: “ Chi è?” “Sono Marco” rispose la sua voce, le sue parole mi trafissero, era lì a pochi metri da me dovevo parlargli, si sarebbe sistemato tutto cercai di farmi coraggio.
Entra pure” gli risposi.
Lui si fece avanti e vedendomi parve intuire tutto, come ai vechi tempi, sapeva leggere la mia anima come un libro aperto: “ Ciao Eva” mi sorrise mettendosi a sedere accanto a me, poi il volto tornò serio:
“Perchè sei tornata qui Eva?” mi chiese, ma in lui non c’era rabbia, ma al contrario una straordinaria dolcezza:
“Per riprendere la mia vita, cioè te” gli dissi con quanto fiato avevo in gola: “ Non dirmi che non lo avevi capito” continuai quasi a rimproverargli quella domanda alla quale soffrivo ancora a rispondere: “ Non sono un giocattolo, che butti via per un po’ e poi torni a riusarmi quando vedi che qualcun’altro mi ha preso al posto tuo, lo vuoi capire Eva?”
Quelle sue parole erano una pugnalata al cuore, me lo stringevano in una morsa stretta e dolorosa: “ Ma noi siamo sempre noi, Eva e Marco” gli rivosi uno sguardo speranzoso e carico di malinconia: “ No Eva, è qua che sbagli, io sono cambiato, cosa credi che Maya non mi ami? Credi che io possa lasciarla così, lei per me ha rinunciato a tutto” mi rispose guardandomi negli occhi come a rimproverarmi: “ Io e te abbiamo superato più ostacoli Marco, e questo lo sai anche tu” gli risposi accarezzandogli il volto, lui prese la mia mano e se la portò alle labbra baciandola: “ Dimmi che non mi ami” gli chiesi ma parve più un ordine: “ non posso dirtelo perchè temo che direi una bugia, in fondo io ti amo  o forse amo solo il ricordo che ho di te” mi rispose  terribilmente dolce, sentivo le lacrime salire: “ No, Marco, può ancora esserci un futuro” lui mi guardò senza cedere lo sguardo: “ No, Eva, è finita e sai perchè? Perchè devo essere onesto con te, quando sei  tornata pensavo di amarti ancora, ma poi ho capito che amavo anche Maya, allora sai cosa ho pensato?” mi chiese avendo lo sguardo triste, io scossi il capo: “ Ho pensato, quando credi di amare due persone, scegli sempre la seconda perchè se amassi realmente la prima la seconda non esisterebbe neanche” ora sorrise malinconico: “ Eva io non voglio farti soffrire ...” cercò di dirmi, ma io lo zittì spostando il dito sulle sue labbra: “ Sto già soffrendo Marco” gli dissi, e d’istinto le mie labbra divennero un tutt’uno con le sue, potevo sentire il suo sapore che tanto mi mancava, ma quel bacio fu sfuggevole e durò troppo poco perchè lui mi scostò delicatamente: “No Eva, non è giusto” mi disse accarezzandomi il volto: “ Mi vuoi dire addio?” gli domandai con una piaga al cuore, temevo la sua risposta, avevo paura e sentivo che il mio povero cuore sanguinava: “ Eva io per te ci sono, sappilo sempre, ma non come vorresti tu” prese poi il mio volto tra le sue mani e delicatamente col pollice mi carezzò la guancia e mi spostò una ciocca di capelli: “ Eva, non soffrire per me, mi faresti stare male, io lo so ne sono certo ti rinnamorerai” mi sorrise debolmente: “Non accadrà mai come amo te Marco, lo vuoi capire? io e te siamo l’infino, io e te ..” mi fermò: “ Eravamo Eva, mi spiace davvero” si alzò, mi baciò la fronte con tenerezza come nessuno faceva mai: “ Io ci sono per te quando mi vorrai, ricordatene” e uscì chiudendosi la porta alle sue spalle, intanto io  potevo ancora sentire il lieve sapore che m’era rimasto sulle labbra, e potevo percepire ancora quel bacio tenero che mi aveva dato sulla fronte, e le sue parole taglienti mi colpivano come lame affilate, una stretta al cuore mi  troncava quasi il respiro.
Le lacrime iniziarono a correre una dopo l’altra veloci, lente e silenziose, e in quel momento capii che non avrei amato nessuno come Marco Cesaroni.
Io amavo lui e solo lui ora lo sapevo ma era tardi.
Mi lasciai cadere col volto sul cuscino per non sentire i mei singhiozzi.
Versai tante lacrime che alla fine non ne avevo più.

 ***

Spazio autrice
Bhe che dire? Non so come l'ho pensata mi sono messa a scrivere ed ecco qui cosa è uscito, per favore fatemi sapere che ne pensate ok? grazie mille a tutti ;)





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