Solo,
semplicemente, tu
Ok, ora basta.
È tutta la notte che vado avanti
così: glielo dico, non glielo dico, glielo dico, non glielo
dico… basta!
Non ne posso più, ora prendo una
decisione e non la cambio più.
Sono già sull’autobus e se
non voglio fare figuracce devo aver deciso prima di vederlo.
Ok la mia decisione è…
È…
È…
Maledizione!
No, basta: Taylor McKassy, oggi lo farai. Oggi,
glielo dirai.
Andrai da lui e gli dirai…
Cosa? Cosa gli dirò?
Non ne ho la minima idea… a questo non
avevo pensato, accidenti! E non è che sia proprio una cosa
secondaria, direi!
Certo, potrei non dirgli nulla: potrei scrivergli
qualcosa, dargli il biglietto e andarmene…
Si, così poi mi prende per una
ritardata, ottima idea davvero Taylor!
Potrei lasciargli un biglietto anonimo
nell’armadietto!
E ma poi che ne sa che sono io? Potrei essere una
delle mille cheerleader che non fanno altro che sbavargli dietro tutto
il giorno… maledette ochette io vi… No! Taylor,
concentrati sul problema!
Ok, gli lascio un biglietto con scritto che se
vuole sapere chi sono deve trovarsi nello sgabuzzino del secondo piano.
E poi mi prende per una maniaca. Complimenti
Taylor, oggi le tue idee sono di una genialità assolutamente
impressionante.
Che poi non c’è un vero
motivo per farmi tutti questi problemi. Insomma, è ovvio che
non mi aspetto davvero che lui mi prenda in considerazione…
si tratta solo di uscire da questa situazione come una mezza-cretina
invece che come una cretina totale. È già un
miglioramento no?
Ok… oddio siamo arrivati…
non posso restare sull’autobus vero?
Ma poi… perché dirglielo
proprio oggi? Che mi è preso, così
d’improvviso?
Oh certo… oggi è San
Valentino…
Che cosa stupida! Chi festeggia più San
Valentino?
Tutti, in effetti… ma andiamo non
è mica una festa vera… posso aspettare domani!
Sarà più originale, almeno…
No. No, non va bene, perché le
cheerleader adorano San Valentino. E lui deve sapere quello che provo
prima di essere sommerso dalle loro dichiarazioni d’amore
eterno. Almeno, non potrò dire a me stessa che
“non lo sapeva”.
Ecco, adesso scendo dall’autobus, piano
piano, e…
No. No, ho deciso, non ce la faccio a dirglielo in
faccia. Si, vada per il biglietto e lo sgabuzzino.
Ho deciso.
Prendo un pezzo di carta dal quaderno e scrivo la
mia frase:
Devo parlarti.
Vieni nello sgabuzzino
del secondo piano entro la fine della prima ora, se vuoi sapere chi
sono.
Baci, XXX
Quasi corro verso il suo armadietto, tanto ho
fretta di agire: almeno dopo non potrò più avere
ripensamenti.
Fatto!
Oddio eccolo che arriva… mamma mia
quant’è bello…
Mi nascondo dietro una colonna: voglio almeno
essere certa che trovi il bigliettino, prima di rinchiudermi in uno
sgabuzzino per un’ora.
Si avvicina all’armadietto…
saluta Troy… saluta Ryan… saluta Zeke…
Per la miseria Chad, lo apri o no
quest’armadietto?
Ecco, lo sta aprendo e…
Oh no! Maledizione, come ho fatto a non pensarci?
Appena Chad apre l’armadietto, una
valanga di bigliettini, la metà in buste rosa, gli cadono
addosso. Lui scuote la testa ridendo e li raccoglie tutti. Vedo che il
mio non è a terra ma… tra tutti quei bigliettini,
come posso pensare che lo prenda in considerazione e che decida di
presentarsi?
Tiffany, la nuova cheerleader, si avvicina a lui
con un bigliettino in mano.
-Ciao Chad.- lo saluta con un sorriso
–Avevo pensato di darti un bigliettino… ma vedo
che ne hai già abbastanza.-
-Decisamente si.- risponde lui ridendo…
Com’è bello quando
ride…
-Dovrò essere più originale,
allora.-
Lo bacia. Lo sta baciando… non posso
crederci!
Corro al secondo piano e mi chiudo nello
sgabuzzino, piangendo amaramente.
Sciocca, che stupida! Non dovrei nemmeno
piangere… lo sapevo fin dall’inizio di non avere
speranze.
Eppure non riesco a fermarmi: inizio a
singhiozzare mentre le lacrime sgorgano imperterrite dai miei occhi.
-Non era questo che mi aspettavo di trovare.- al
suono di quella voce confusa e preoccupata alzo lo sguardo.
È Chad! E nemmeno mi ero accorta che
fosse entrato!
Mi asciugo rapidamente gli occhi, ma nuove lacrime
prendono il posto di quelle cancellate e lui mi si inginocchia accanto.
-Taylor… piccola, che succede?-
-Io… niente. Credevo di…
credevo di farcela stavolta, di poter ammettere quello che provo
per… invece…-
-Oh…- la sua voce sembra strana, delusa
–Stai aspettando qualcuno, qui?-
-Si. Ma non verrà, non per…
oh, lascia stare. Voglio stare un po’ da sola, per favore.-
singhiozzo.
-D’accordo, certo.- si alza, mi osserva
per un attimo. Posso sentire il suo sguardo su di me, avverto che
è diverso dal solito. Fa per andarsene, ma cambia idea prima
di aprire la porta e mi si inginocchia di nuovo accanto –Hai
solo sbagliato armadietto.-
Lo guardo con tanto d’occhi: cosa
intende?
Tira fuori dalla tasca il mio biglietto
–Il tuo biglietto… l’hai messo nel mio
armadietto. È per questo che lui non è venuto,
chiunque sia.-
Lo guardo, troppo imbarazzata per dire qualcosa.
Lui invece continua, tenendo lo sguardo basso:
sembra non volermi guardare negli occhi e non capisco il
perché…
-Sei ancora in tempo piccola… mettilo
nell’armadietto giusto.-
-Non posso.- mormoro.
-Si che puoi. Non saprai cosa…-
-No Chad, davvero. Non posso.-
-Perché?-
-Perché il tuo era
l’armadietto giusto.-
Ecco, l’ho fatto. Oddio, ho confessato,
guardandolo negli occhi… non posso crederci!
Mi fissa sbalordito, immagino che tra poco si
metterà a balbettare, confuso… ma posso
sopportarlo. Dopo tutto l’anno passato a dibattermi nel
dubbio, qualsiasi certezza non potrà essere che un conforto.
-Tay…-
-Lo so, lo so, non preoccuparti, non
c’è bisogno di…- non riesco a terminare
la frase…
Oh mamma, mi sta baciando! Non posso crederci!
Rispondo al suo bacio, e le sue braccia allenate
mi circondano la vita. Fa quasi male al cuore la sensazione di
felicità che sto provando in questo momento, soprattutto se
paragonata alla tristezza che sentivo pochi secondi fa…
Ci separiamo lentamente e mi accarezza il volto.
-Ecco, era questo quello che speravo di trovare
quando ho letto il tuo biglietto.-
Scoppio a ridere –Come sapevi che era
mio?-
Mi sorride, mi bacia di nuovo e poi mi guarda con
quei suoi bellissimi occhi color cioccolato -Era nel tuo stile: niente
profumo dolciastro, niente cuoricini e fiorellini, niente calligrafia
svolazzante… solo, semplicemente, tu.-
_________________Nota
di Herm90/Esmeralda/JaneMontez
Potevo non scrivere
qualcosa su San Valentino?
No, decisamente non
potevo! E infatti eccomi qua! Lo so è un po' sciocca e
banale... ma appena ho pensato a San Valentino mi è venuta
in mente e così l'ho scritta^^
Bacioni e buon San
Valentino a tutti!
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