The walls are closing in, and I'm stuck inside.

di FairLady
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The Walls are closing in, and I’m stuck inside


In trappola. Eri in trappola. Come un topo. Chiuso, imprigionato.
Condannato.
Non avevi certo bisogno di respirare, ma la tua sarebbe comunque stata la fine. Saresti annegato all’infinito, fino a morire. Di fame, di solitudine, di frustrazione. Di dolore.
Non c’era alcuna possibilità che qualcuno ti trovasse.
Avevi deciso che saresti partito per nemmeno tu sapevi dove, nessuno si sarebbe preoccupato troppo presto della tua assenza. Dopo aver nascosto Silas, avresti guidato lontano, ovunque, piuttosto che stare in quella casa a vivere il riflesso di un’inaspettata felicità, quella di tuo fratello e della ragazza che amavi. Quella stessa ragazza che una volta aveva ricambiato il tuo amore.
Mentre percorrevi la strada buia, appena dopo aver pronunciato l’ennesimo addio alla tua più grande amica, pensavi che, in futuro, non avresti potuto provare nulla di più doloroso di quell’enorme vuoto, di quella devastante sensazione di perdita che ti attanagliava le viscere.
Oh, come ti sbagliavi…
Bloccato in quella cassaforte, in fondo al lago, l’oppressione continua dell’acqua, del chiuso, del senso impotenza, ti avrebbe schiacciato ogni secondo sempre più a fondo. Saresti svenuto decine, centinaia, migliaia di volte, permettendo alla morte di prendersi continuamente gioco di te, in un girone infernale che non avrebbe mai avuto fine. Le pareti ti si sarebbero strette intorno torturandoti, soggiogandoti, proprio come tante volte avevi fatto tu in passato con decine, centinaia, migliaia di vittime innocenti. Ti saresti persuaso che, dietro l’angolo, avresti trovato la fine di quell’orribile tunnel, senza mai raggiungerla veramente.
Allora, avresti pregato, sperato, agognato la morte, come mai prima di allora. Avresti maledetto la tua natura immortale, più di quanto non avessi fatto in passato. Avresti pianto, gridato, scalciato fino a farti mancare le forze, inconsciamente consapevole che non saresti comunque sopravvissuto. In nessun mondo, in nessuna vita, saresti stato più in grado di essere libero.
Avevi già perso tanto. Quella notte, avresti perso tutto.   





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