£$..GARA DI
CIOCCOLATO..$£
Ho creato 14 one-shot su vari anime, sulle mie coppie preferite. Tutte e 14 sono
dedicate al San Valentino (14 storie per il 14 febbraio) e spero di aver fatto
un buon lavoro essendo che è la prima volta che pubblico delle storie! Speriamo
bene… ^_^””
-Tesoruccio, è vero che hai ricevuto del
cioccolato da Shinobu?-
-Certo, è la mia
fidanzata!- io liberai una scarica da 100 volt, inviperita.
-NON È VERO, SONO IO LA TUA FIDANZATA,
ORMAI!!!-
-Lamù, smettila di dare fastidio ad
Ataru!- parlando del diavolo…
-Shinobu, devi lasciare in pace il mio
tesoruccio, lui è solo mio!-
-Ataru è il mio fidanzato!-
-No, il mio!!-
-Pfui, scommetto che il tuo cioccolato è
orribile!-
-Mai quanto il tuo!-
-Vuoi scommettere?-
-Va bene,
organizziamo una gara. Chi prepara il cioccolato migliore vincerà
il cuore di Ataru!-
-Io ci sto!-
Ovviamente senza chiedere il parere del
mio tesoruccio, organizzammo la sfida.
Io ero stra-sicura di
vincere, Shinobu non aveva speranze.
Il giorno di San Valentino era il giorno
che preferivo e se Shinobu avesse osato rovinarmelo
l’avrebbe pagata.
Così, lo stesso pomeriggio, ci
ritrovammo a casa di Ataru per la sfida.
La madre del mio tesoruccio ci aveva
gentilmente prestato la cucina e noi due ci mettemmo
ai posti di partenza.
Limite: 1 ora.
Il cronometro partì e noi iniziammo,
solo che… mi accorsi solo in quel momento di non saperlo preparare!!!!
Io ero abituata agli strumenti e gli
ingredienti del mio mondo, ma sulla Terra non avevo ancora imparato a cucinare
i piatti tipici.
Un attimo e il panico mi assalì.
Non volevo assolutamente perdere la
sfida, ci tenevo troppo al mio tesoruccio ma… come potevo fare ora?
Cominciai a sbirciare delle istruzioni
in qualche confezione ma nessuna diceva cosa fare.
Shinobu era già partita da un pezzo e
non volevo barare sbirciando il suo lavoro.
“Beh, non sarà molto diverso dal
cioccolato del mio pianeta!” mi dissi per recuperare la calma.
Con pazienza e costanza cominciai ad azzardare qualche ingrediente pensando alle
dosi del mio pianeta.
Mancava un quarto d’ora e Shinobu aveva
già messo il suo impasto nel frigo e aspettava con un sorrisetto soddisfatto.
Io invece ero in crisi: i miei non
assomigliavano neppure ai cioccolatini di Shinobu!
Li misi comunque
in frigo con aria abbattuta.
-Che c’è, Lamù?
Hai capito di non avere speranze?-
Grrrrr, quanto avrei voluto
strangolarla!
Il cronometro suonò la fine della sfida
e io e Shinobu tirammo fuori i cioccolatini dal frigo.
Ataru, con l’acquolina in bocca,
assaggiò subito quelli di Shinobu e, dopo essersi leccato i baffi, esclamò:
-Squisiti!- poi toccò a me.
Ataru studiò preoccupato quei cosi che
dovevano essere i miei cioccolatini.
-Mi dispiace… non ho idea di come siano i cioccolatini di qui, così ho seguito la mia ricetta.-
Ataru pareva sempre più pallido mentre
li squadrava.
-Devo proprio mangiarli?-
-Vedrai che non morirai… spero!-
Ataru ne prese uno con mano tremante e
lo mangiò tenendo gli occhi chiusi e dopo aver fatto una preghierina.
Deglutì rumorosamente e aprì gli occhi
di scatto.
-Sono… sono… FANTASTICI!
Mitici, meravigliosi, non ho mai assaggiato niente di così
buono, soprattutto quella fogliolina che avevi messo sopra!-
-Quale fogliolina?-
“Vuoi vedere che… per sbaglio ho
aggiunto la foglia Buongusto, del mio pianeta, che avevo conservato per
un’occasione speciale! Grazie a quella foglia il gusto orrendo del cioccolato è
svanito e ha lasciato solo il buon gusto della pianta! Che
fortuna!”
-Vince Lamù,
senza nulla da obbiettare!- esclamò Ataru con aria solenne.
-Non è possibile!- strillò Shinobu
andandosene, furiosa.
-Oh tesoruccio…. Davvero ti sono
piaciuti?-
-Sì! Devi farmeli più spesso, sono…
spaziali!-
-Oh, amoruccio!- urlai abbracciandolo
forte e liberando una gran scarica elettrica,
arrostendo Ataru.
-So che sei elettrizzato, ma non fare
quella faccia! Ih, ih, ih!-