Il Figlio del Fiume

di La Fabbrica Dei Mostri
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Il Figlio del Fiume

Da bambino mi chiedevo dove andava la luna
Dove scappava quando ruggiva il nuovo sole
Forse cercava nel cielo la sua fortuna
Oppure tra le stelle cercava il suo amore
Sono nato dove il fiume apre i suoi rami
Su una terra bruciata dal sale
E nei suoi flutti ceravo il domani
Ma tutto intorno a me era uguale
 
 
Ho parlato con le stelle nel cielo
Mi hanno raccontato i loro segreti
Quando il silenzio si alza sul vero
Tralasciando i rumori discreti
Sono cresciuto in quella terra sbagliata
Dove per i poeti la vita è più dura
La mia vito non è molto fortunata
Ancora non so dove scappa la luna
 
La mia anima non so dove sia
O per sino se sia mai esistita
Forse quando la trovero non sarà più la mia
O forse per  sempre e partita
A cercare un posto migliore
Che il delta di un fiume ormai nero
Un posto dove l’acqua non ha colore
E riflette l’azzurro del cielo
 
Dove si ride al rumore del tuono
E non si sa cos’è la paura
Dove si conosce il perdono
Dove non esiste sfortuna
Ove il cielo corre infinito
Sopra una terra che sorride al sole
Per quella terra io sono partito
Di me restano solo queste parole
 
 
 




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