Buon Natale amore mio…
“uff…che nervi! Herm me li passi quegli appunti?” fece per
la terza volta Ron. Cercando di apparire disinvolto.
“no… così impari a scrivere letterine d’amore durante le
lezioni!” rispose acida la ragazza seduta
comodamente su una poltrona d’avanti al fuoco.
Ron dimenticò per un attimo ciò che stava accadendo notando
quanto fosse bella, i dolci boccoli illuminati dagli ultimi raggi di sole del
tramonto che entravano dalla finestra alle sue spalle.
Harry e Ginny che stavano giocando a scacchi trattennero a
stento le risate.
“non era una letterina d’amore!” rispose poi Ron animoso.
“senti Ron! Almeno in questo periodo dovresti metterti con
la testa e studiare come si deve perché ne va del tuo futuro! Hai i M.A.G.O.!”
disse la ragazza alzandosi in piedi e mettendo le mani sui fianchi.
“ero solo distratto a lezione!” ribatté lui alzandosi a sua
volta.
Odiava quando faceva così…
“come sempre del resto! Ma per chi mi hai preso eh? Io non
posso seguirti per tutta la vita e passarti le soluzioni ai tuoi problemi Ron!
Impara a crescere!” strillò Hermione.
La brunetta si diede istantaneamente della stupida… stava
dando ottime proposte per una lite.
Harry e Ginny si girarono verso di loro.
Era una delle loro ennesime litigate.
“ah io?! Io dovrei crescere?!” urlò lui.
“si tu Ron!” gesticolò Hermione
“senti non so neppure perché sto facendo i compiti il giorno
di natale! Forse perché me l’hai detto tu o
sbaglio? Sono l’unico deficiente che ti sta ad ascoltare!”
“perché così da domani sarai libero di fare che cazzo vuoi
tu!” strillò lei in risposta.
“ma che ne vuoi sapere tu! Non siamo mica tutti rompipalle
come te!” buttò fuori Ron.
Lei accusò il colpo a abbassò lo sguardo.
“ma neanche stronzi come te…” sussurrò correndo verso camera
sua.
“fanculo!” le gridò dietro il rosso risedendosi e passandosi
una mano tra i capelli.
“hai esagerato…” fecero in coro i due sul tappeto.
Ma il ragazzo non ribatté perché Hermione tornò giù e gli
porse dei fogli.
“muoviti a finirli… così dopo puoi rilassarti!” disse a
stento lei, mentre due lacrime le correvano sulle guance.
Ron rimase immobile a fissarla.
Naturale… finiva sempre così…
“scu…” fece per dire.
Me lei gli lanciò una strana occhiata e corse fuori dalla
sala comune.
Il rosso chiuse gli occhi e respirò a fondo dandosi del
coglione.
Non ne faceva una giusta! Riusciva sempre a dire tutto il
contrario di quello che pensava…
Riportò lo sguardo sui fogli respirando profondamente.
Poi ricominciò a scrivere il tema.
*
“che buono che è stato il banchetto!” fece Ginny deliziata
una volta che tutti e quattro furono arrivati in sala comune.
Erano solo loro quattro ad essere rimasti di Grifondoro e
altri ragazzini del secondo e del terso che salirono nei dormitori a dormire.
“già…” fece Hermione sedendosi sulla stessa poltrona di quel
pomeriggio e prendendo la cartella dal tavolo alla sua destra.
“Harry…perché non vieni di sopra con me? Fra un’oretta è
mezza notte…devo darti il mio regalo…” fece Ginny maliziosa.
Era un bel po’ che quei due stavano insieme… e Ron sembrava
aver accettato la cosa.
La guardò di sottecchi e Harry, alzando le sopracciglia,
sorrise come un’ebete ai due seguendo la rossa nella sua stanza e salutandoli
con la mano.
“be… Herm scusa per oggi…” sussurrò dopo un po’ Ron.
Le storie hanno sempre un lieto fine… pensò lei.
Hermione alzò lo sguardo dal libro che teneva sulle gambe e
lo fissò.
Aveva lo sguardo basso e si rigirava le dita delle mani,
come faceva sempre quando era nervoso.
Non la guardava, e i capelli gli ricadevano sul viso
illuminato a tratti dal fuoco, unica fonte di luce.
Dio se era bello…
“perché ti sei arrabbiato così? Io…” provò lei mettendo da
parte il libro.
“veramente sei tu che ti sei alterata!” ribatté lui alzando
lo sguardo.
“ecco ci risiamo!” fece lei saltando in piedi.
“stiamo parlando non c’è bisogno che alzi la voce!”
“ma se sei tu che urli!” alzò ancora di più la voce Ron.
Ma porca….
“vedi?!” strillò lei.
“sei sempre la stessa non cambi mai!” urlò il rosso.
“Ron! Ma perché mi devi far passare sempre per una
stronza!?” fece lei mentre le lacrime prendevano a
scenderle sulla guance.
“io non ti faccio passare proprio per un bel niente! Sei tu
che la devi smettere di fare la maestrina del cavolo!” ribatté lui.
“io…io cerco solo di aiutarti…e…tu…mi fai solo male!”
singhiozzò lei portandosi le mani sul viso.
Ron chiuse gli occhi colpevole.
Era impossibile!
Qualcuno ce l’aveva con lui!
Odiava vederla piangere eppure era sempre lui a farlo
succedere…
Aveva ragione…
Non aveva fatto niente di male… aveva solo cercato di
aiutarlo…
Esitò prima di abbracciarla.
La brunetta si bloccò un attimo stupita, ricominciando poi a
piangere senza ritegno passandogli le braccia
sulla schiena e stringendolo.
Ron chiuse un attimo gli occhi cercando di non entrare nel
pallone.
Le accarezzò piano la schiena e i capelli ripetendo più
volte “scusami.... sono uno stupido…”
Lei allontanò il viso dal suo petto e alzò lo sguardo
arrossato sul suo viso.
Era molto più bassa e mingherlina di lui.
“no…hai ragione…sono io che sono assillante e…” ma non poté
finire la frase.
Ron cedette alle sue labbra rosse e gonfie, alle sue guance
arrossate…ai suoi occhi da gattina spaurita…
… e la baciò…
Le strinse i fianchi, mentre lei dopo un momento di stupore
ricambiava, prima timidamente, poi sempre più
famelica, passandogli le braccia attorno a collo.
Entrambi cercavano di assaporare a pieno tutte le emozioni
di cui quel bacio li stava facendo offerta…
Si divorarono con quel bacio un po’ arrabbiato…ma che subito
degenerò in una dolcezza infinita.
Indietreggiarono, sbattendo contro il divano.
Hermione ci cadde seduta sopra e Ron in ginocchio tra le sue
gambe in una posizione decisamente imbarazzante.
Continuarono comunque a baciarsi come se nulla fosse
stringendosi, forse perché non si erano neppure accorti del loro spostamento
tanto erano presi.
Ron si staccò da lei prendendo a baciarle il collo e
rendendosi conto della loro posizione.
Si eccitò non poco sentendo le cosce di lei a contatto con
il suo bacino.
Hermione invece arrossì.
“Ron…” sussurrò.
Lui tornò alle sue labbra baciandola di nuovo, desideroso.
“ti amo…” gli sussurrò lei quando si furono staccati.
“anche io…da sempre!” rispose Ron con la fronte sulla sua.
La baciò di nuovo mentre le sue mani passavano dalle sue
braccia alle spalle, ai lati del seno ai fianchi fin
sulle cosce morbide e le gambe vellutate.
Risalirono e presero a sfilarle la cravatta, per poi
slacciarle la camicetta.
Hermione tremò appena sentendo le mani di lui a contatto con
le sue spalle mentre gliela sfilava.
Ron ruppe per un secondo il bacio per sfilarle la canotta
bianca aderente che le copriva il piccolo reggiseno rosato e semplice.
Se Ron avesse saputo ciò che stava facendo non sarebbe stato
più lui… eppure sembrava così attento a ogni particolare… quasi ad averlo
programmato…
Invece…è proprio vero che le cose belle accadono quando meno
te lo aspetti…
…accadono e basta…
Le labbra di Ron presero a baciarle il collo mordicchiandole
l’orecchio, mentre lei eccitata piegava il collo e gli accarezzava
languidamente la schiena.
Ron le passò il palmo della mano sul seno, proporzionato al
suo piccolo corpo, per poi scendere sulla pancia e alla lampo della gonna.
Lei alzò un attimo il bacino permettendogli di sfilargliela.
“Ron…” sussurrò ancora con il fiato corto.
Ron si fermò e ansimando la guardò negli occhi.
“se non vuoi scappa…perché io non resisto più… ti desidero
da troppo tempo amore…” le disse dolcemente baciandole la fonte e
accarezzandole una guancia.
Hermione fu scossa da un brivido, nato dalle sue parole.
Erano state dette con una voce così calda…passionale e
dolce…che…
…lasciò perdere qualsiasi cosa volesse dire e lo baciò,
slacciandogli la camicia e sfilandogliela.
Poi fece scendere le mani tremanti ai suoi pantaloni.
Ron le sorrise dolcemente baciandole nuovamente la fonte
mentre l’aiutava a sfilargli i pantaloni.
Hermione con mani tremanti gli accarezzò il viso.
Ron le prese le mani e le sussurrò baciandole “calmati…”
Lei respirava a fatica ed era tutta un tremito.
“se non vuoi dimmelo…” le sussurrò ancora.
La brunetta scosse la testa e lo strinse poggiando la testa
sulla sua spalla, e prendendogli una mano.
Anche Ron la strinse prima i ricominciare a baciarle le
spalle e lo sterno.
Lei allontanò la testa da lui e la lasciò cadere
all’indietro per godere a pieno dei bacini del ragazzo.
Lui lentamente scese al tessuto che le copriva i seni e
iniziò a baciarlo facendola fremere.
Lentamente le sue mani scivolarono al gancetto, e dopo
averlo slacciato le sfilò l’indumento.
Prese ad accarezzarle i seni eccitati, per poi baciarli e
giocarci un po’ mentre Hermione emetteva piccoli versetti e lo accarezzava.
Scese lentamente sotto il seno e superò maliziosamente
l’ombelico scendendo verso i piccoli slip ricamati.
Mentre con le labbra baciava il bordino dell’indumento le
accarezzò una gamba, per poi alzarla leggermente
e baciarle la coscia e il ginocchio.
Hermione, che non aveva smesso per un attimo di stringergli
la mano, alzò involontariamente il bacino di un
paio di centimetri.
Ron le baciò di nuovo l’ombelico, poi un’anca e scese a
baciare la sua femminilità da sopra gli slip.
Lei trattenne bruscamente il respiro farneticando.
Ron con una scia di bacini risalì alle sue labbra sfilandole
le mutandine mentre lei faceva lo stesso con i suoi
boxer, e li lasciava cadere a terra.
La baciò con passione, e lei si strinse subito a lui
sentendo una sua mano giocare con lei.
“Ron…” sussurrò in estasi.
Lui ansimando la alzò un po’ e con lei si girò, facendo si
che entrambi stessero comodamente l’uno sull’altra
sul divano.
“forse il divano non è il massimo…però…” scherzò Ron.
“va benissimo…è tutto così speciale Ron…” bisbigliò Hermione
stringendolo.
Ron le sorrise.
“ti voglio Ron…” disse decisa, movendo il bacino contro il
suo.
Ron la guardò con estrema dolcezza.
Poi le passò le braccia sotto la schiena e poggiò la fronte
contro quella sua, entrando in lei.
Hermione strinse per un secondo gli occhi respirando a
fondo, poi sorrise e aprendo gli occhi sussurrò al
rosso “va tutto bene…stai tranquillo…” aggiunse vedendo
l’aria preoccupata del ragazzo.
Lui la baciò ancora lentamente e dolcemente, al ritmo delle
spinte con cui stava entrando e uscendo da lei.
La loro danza diventò sempre più veloce finche non
raggiunsero insieme l’apice del piacere.
Ron ansimando forte nascose il viso nel suo collo
stringendola.
Lei gli accarezzò la testa cercando di asciugargli le gocce
di sudore che gli correvano sul viso.
“è stato bellissimo…” le sussurrò, stendendosi e
permettendole di stendersi sul suo petto.
“ti amo Ron…” gli sussurrò dandogli qualche bacino sul petto
mentre lui le carezzava la schiena.
“anche io…” le sussurrò lui baciandole più volte la tempia.
“mi prometti che non litighiamo più?” fece la brunetta con
gli occhi chiusi e una voce da bambina.
Ron rise un attimo e annuì dolcemente.
La grande pendola della sala segnò la mezzanotte.
“Buon Natale Hermione…” le bisbigliò fra i capelli il rosso.
“Buon Natale amore mio…” gli rispese Hermione passandogli un
braccio sull’addome.
Ron allungò un braccio verso una sedia lì vicino e prese un
morbido plaid azzurro.
Lo stese su i loro corpi intrecciati.
La brunetta si addormentò beatamente tra le braccia di Ron
che continuò a fissarla per qualche istante benedicendo chiunque avesse fatto
si che le loro vite si unissero, e poco dopo si addormentò.
Non sto a raccontarvi ciò che successe la mattina dopo.
Tra ragazzini scandalizzati e Harry e Ginny in piena crisi
di asma a causa delle risate.
Una cosa però fu certa a tutti…
D’ora in poi non ci sarebbero state più le litigate
quotidiane tra quei due…
Oramai non avevano più bisogno di farsi notare…
Oramai…tutti sapevano che si amavano…
…forse anche troppo bene…
hehehe…. RECENSITEEEEEEE!!!!!!!! Bacionissimi a tutti!
Dedico questa fic ad Angelè87 dicendole che anche se non le ho recensite
(Attenzione: Pubblicità Occulta!) “Whisper”, “Feel Like Home”, “Pourquoi
Elle?” e “Clair de lune” sono
spettacolari…tesoro…AGGIORNAAA!!!!!
Bacioni
Marilia
p.s. dai…recensite! Non vi costa niente!