NOTE
DELLA PIGNA
Buondi'!
Dato
che sono fondamentalmente testarda di natura e recidiva, ho scritto
un altro di questi... cosi in aggiunta a A
Study In Texting
tradotta da me. Mi scuso per il ritardo con cui questo viene
pubblicato ma le cause sono fondamentalmente quelle di
lunedì.
Ovvero il macinino ed io abbiamo avuto una piccola lite all'ultimo
sangue nella quale ha vinto lui.
Ma
ora ho risolto tutto e la smetto di tediarvi, lasciandovi al
capitoletto! :')
Questo
è il link del capitolo di traduzione a cui questo si
riferisce:
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2070090&i=1.
#9
Baciare
Mi
sento in colpa. E un idiota. Più in colpa. No,
più un idiota. Un
idiota egoista bastardo. Ecco, ora mi riconosco.
Da
quando siamo rientrati a casa dopo l'Avventura Della Sorpresa, come
la chiamerei se riuscissi a prendere la situazione più alla
leggera,
Sherlock non mi ha più rivolto la parola. Niente
è uscito dalla sua
bocca. Niente. Nulla di nulla. Non lo biasimerei di certo, ma l'altra
sera si è praticamente addormentato su di me, dopo che
abbiamo
trascorso la sera abbracciati sul divano a scambiarci effusioni,
quindi non credo di averlo messo a disagio. Certo, non mi parla da
allora, ma non rifiuta ogni sorta di contatto umano, come uno
sfiorarsi di mani o una carezza nei capelli.
Non
capisco...
(09:17)
Sherlock. JW
Scelgo
di optare per l'unica via 'sicura e certa' di comunicazione tra noi
due, visto che siamo sdraiati sul divano. Mi correggo, lui è
sdraiato occupando praticamente tre quarti di divano, mentre io sono
seduto eretto con le mani in grembo, in una il cellulare, mentre
attendo una risposta.
Apre
gli occhi e sospira, il suo petto che si alza e si riabbassa. Quindi
prende il cellulare dalla tasca della vestaglia e legge il messaggio,
rimettendolo nella tasca e facendomi aprire la bocca in sorpresa.
(09:19)
Rispondi al telefono. JW
Insisto.
Persino suo fratello mi rimprovera per la perseveranza con cui mi
impongo. O forse si complimenta con me. Non saprei, non capisco
l'Holmesiano.
(09:20)
Sono seduto sul divano accanto a te. SH
(09:21)
Sì. Ma non dici niente quando parlo ad alta voce. JW
Annuisco
al mio stesso cellulare alzando lo sguardo per osservarlo di nuovo.
Ha le guance colorate di un debole rosso, ma si nasconde quasi dietro
al telefono per evitare il mio sguardo, una piccola rughetta in mezzo
alle sopracciglia.
Lo
trovo tremendamente ed incredibilmente adorabile.
(09:22)
Sei così imbarazzato. JW
(09:23)
Non lo sono. SH
Ridacchio
nervoso e poso una mano sul cuscino del divano, sfiorando
involontariamente un suo piede, che non si sottrae al contatto.
(09:25)
E' perché ieri ci siamo baciati? JW
Azzardo
tossicchiando nervoso a mia volta. Noto che impiega maggior tempo
cercando le parole giuste, lo vedo dalla sua espressione assorta
Finalmente
digita qualcosa.
(09:27)
No. SH
Mio
sospiro mezzo divertito in reazione al suo sorrisetto.
(09:28)
Sarebbe d'aiuto se ti baciassi di nuovo? JW
Il
suo sorriso si allarga e non posso fare a meno di ricambiarlo,
posando il cellulare sul tavolino vicino al suo. Si tira a sedere e
mi si avvicina, non staccando il suo sguardo dal mio nemmeno per un
istante. Allungo una mano ad accarezzargli una guancia e lui inclina
la testa per approfondire il contatto, socchiudendo le palpebre.
Approfitto di questo suo momento di concentrazione su altro per
prendergli il viso tra le mani ed avvicinarlo al mio, sfiorando le
sue labbra con il naso. Quindi mi alzo e le nostre bocche si
incontrano di nuovo timide. Deposito tanti piccoli baci agli angoli
delle sue labbra e sul suo viso, sentendo il suo sguardo addosso e lo
ricambio sorridendogli.
Quando
mi allontano noto un rossore umano colorargli le guance e gli occhi
leggermente chiusi.
Ma
torna immediatamente a ghermire tra le mani il suo cellulare,
digitando con velocità.
(09:40)
Sì. Ha aiutato. SH
Scuoto
la testa e alzo un sopracciglio rispondendogli, mentre lui mi poggia
la testa nel grembo.
(09:41)
Ma mi stai ancora scrivendo. JW
(09:42)
Forse ho bisogno di un piccolo aiuto. SH
Ridacchio
e prendo i due cellulari, posandoli di nuovo sul tavolino e
spingendoli più lontano che posso in modo che non possa
riprendere
il suo. Quindi abbasso lo sguardo sul mio consulente investigativo,
immergendo una mano nei suoi riccioli. Mi sporgo in basso per
baciarlo sulla fronte, sulle palpebre chiuse, sul naso ed infine
sulle labbra. Mi allontano, restando comunque a distanza di un soffio
da lui, facendo scivolare la mia mano dalla sua zazzera corvina alla
sua fronte, accarezzandogli la pelle lattea mentre lui sembra quasi
fare le fusa.
Non
ho un coinquilino, ho un gatto, che inarca il collo per venire
incontro alle mie carezza e che fa le fusa.
Non
voglio rovinare questo momento parlando, quindi mi costringo da solo
a prendere i telefoni e a mettergli il suo nelle mani mentre lui mi
fissa confuso.
(09:55)
Perché ho la sensazione che lo farai più spesso?
JW
(09:56)
Non mentire. Ti piace. SH
(09:57)
Baciarti? Sì. JW
Ci
sorridiamo come due ebeti e traccio la linea delle sue labbra con il
mio dito indice, testando la loro morbidezza anche ora che sono un
po' più rosse e gonfie per i precedenti baci.
(09:59)
Vuoi fare più pratica? SH
(10:00)
Ciò difficilmente riserva una risposta scritta. JW
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