30 Days of Karneval

di AsanoLight
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Hirato era gentile.
Akari lo sapeva bene.
 
Aveva avuto modo di fare l'abitudine, con il passare degli anni, a quel soave tocco che accarezzava la sua pelle ed al respiro del moro, cadenzato, ma in qualche maniera anche avido e desideroso di lui.
 
Lo sfiorava con dolcezza, con la stessa delicatezza che si serberebbe per una bambola di porcellana, con il timore di poterla rompere.
 
Il comandante della seconda nave lasciava scorrere con serafica tranquillità i suoi occhi lungo il corpo del dottore, scrutandone ogni minimo dettaglio. Lo ripercorreva poi con le sue dita, partiva sempre dalla mascella e ne seguiva la linea mentre il suo volto si illuminava di un comprensivo sorriso.
 
I suoi occhi di ametista si avvicinavano a lui, il suo naso sfiorava improvvisamente quello del medico.
 
E in breve, il cuore di Akari si bloccava nel suo petto.
Un bacio sulle labbra, un respiro rubato, una carezza tra i capelli.
 
Hirato era davvero gentile.
Ed Akari non sapeva resistergli.




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