crescere
Crescere
Sono più di
ventiquattro ore che l'ho
trovata, stesa sul pavimento, pallida, fredda, quasi senza
vita.....giuro che mi sono sentito morire ...credevo..... credevo
proprio
di averla persa. Persa per sempre questa volta; e
sarebbe stata colpa mia: per non averla protetta abbastanza, per non
esserle stato abbastanza vicino, per non avere capito che aveva bisogno
di me.
Dio mio, non credo che me lo sarei mai perdonato e credo che, comunque,
non me lo perdonerò mai......sono più di venti
ore che
l'abbiamo ricoverata in ospedale e lei ancora non si
sveglia......perché non si sveglia? Cosa c'è che
non va?
I medici sono più che ottimisti, mi hanno detto che non ci
sono
edemi, che l'attività cerebrale è normale e,
allora
come mai è ancora senza sensi, proprio come quando l'ho
trovata?
Ventiquattro ore...... ventiquattro ore che la veglio ininterrottamente
e che non mi muovo
di qui. Devo avere un aspetto veramente miserabile, immagino.
E' venuto mio padre, circa sei ore fa, ha visto che ero
distrutto, si è offerto di darmi il cambio; ma io ho
rifiutato.
Non la lascio, la mia Anastasia, potrebbe svegliarsi e avere bisogno di
me e voglio esserci, questa volta voglio essere qui per lei, non
abbandonarla...non la abbandonerò mai più.....mai
più...mai finché avrò vita in corpo.
Ora lo so che mi ama, ora che ha messo in pericolo la sua vita per me,
per salvare mia sorella. Stava per compiere il sacrificio supremo per
amore mio ....sarebbe morta per me....ditemi se non è amore,
questo!
E io stavo per tradirla, io l'ho fatta arrabbiare, io ho litigato con
lei per via del bambino: di questo bambino che non volevo e che invece,
ora, sento di amare con ogni fibra del mio corpo, con ogni battito
del mio cuore.....
Che idiota sono stato.....ho rifiutato di parlare con lei, di cercare
di capire le sue ragioni, di trovare un modo per affrontare insieme
questa cosa terribile e (ora
lo so) bellissima che ci stava
capitando.....e invece me ne sono andato! Come un ragazzino ho voltato
le spalle ai problemi e ho preferito dimenticare tutto andandomene in
giro, incontrando la mia ex,
ubriacandomi.....hai ragione, Anastasia, sono ancora un adolescente,
non sono realmente un uomo......un uomo i problemi li affronta, non
abbandona la moglie nei casini......
Ma perché non
si sveglia?
E' venuta mia madre: con lei ho parlato....le ho detto tutto. Mi ha
rimproverato, prima e mi ha confortato, poi. Davanti a lei sono
crollato; mi sono messo a piangere come un bambino, lei mi ha
abbracciato e l'ho lasciata fare, non mi sono ritirato o
irrigidito. Per la prima volta, dopo 24 anni, ho permesso a me stesso
ricevere
finalmente l'amore e la dolcezza di un conforto materno. E, pur nel
dolore, è stato bellissimo.
Ho pianto fra le sue braccia, senza ritegno, riversando fuori tutto il
dolore che avevo soffocato in tanti anni e la paura che sento adesso:
l'oscuro timore che anche mia moglie
possa non risvegliarsi più e che io sia condannato a
rivivere
ancora una volta il passato .....il mio incubo più
angosciante.
Amore mio, piccola
mia...scusami,
scusami per quello che ti ho fatto, ma, ti prego, torna da me! Non
lasciarmi solo....io senza te non posso vivere.
Scoppio a piangere
nuovamente; questa volta sono solo ....e piango, piango fino a
che la lacrime non
mi consumano, appoggio la fronte sulle braccia incrociate
sopra il
letto e continuo a piangere disperatamente fino a crollare addormentato.
Sento una mano che mi accarezza i capelli, mi scuoto di colpo, alzo in
fretta la testa e vedo due occhi blu, segnati, stanchi, ma aperti che
mi osservano;
"Ciao", mi dice con voce roca.
Si è svegliata, Signore ti ringrazio, la mia Ana
è di nuovo qui con me:
"Oh, Ana" le dico e la mia voce esce fuori quasi come un singhiozzo. Le
prendo la mano, la stringo e me la porto alla guancia.
Ora lo so, ho
capito cosa vuole
dire amare; ho capito che l'amore è condividere e, a volte,
è sacrificio;
è mettere la persona amata al primo posto e dimenticarsi
di se stessi e dei nostri piccoli egoismi.....ci sono volute più di
ventiquattro ore di dolore e disperazione ma, finalmente, ho capito che
cosa è veramente importante.
Sto incominciando a crescere; sto diventando uomo.
Ciao a tutti
allora terza incursione nei pensieri di Mr. Grey, questa volta
più facile da scrivere.....la riflessione è
ambientata
nel terzo libro e avrete ben capito a quale punto.
Leggendo (e rileggendo) il terzo libro ho avuto l'impressione che
questo sia stato un momento cruciale nella mente di Christian e in loro
due come coppia....e, semplicemente, ho voluto condividere questa
sensazione con tutti voi.
Ho anche pensato che, con il rapimento di Anastasia, si conclude come
un cerchio: quando lui la trova priva di sensi è come se
rivedesse la sua madre naturale, morta nell'appartamento, e per lui
è una specie di catarsi, rivive uno dei traumi della sua
infanzia ma questa volta tutto
finisce bene.
E' però un momento di crescita
Beh, basta con le spiegazioni e vi saluto a tutti
recensite, se volete, che mi fa sempre piacere
buona lettura
A presto
Love
Jessie
|