Vi premetto che l’ho scritta in uno slancio di malinconia,
non vi preoccupate non sono sempre così melensa
^^’
Precisazione, la storia si colloca nell’estate del sesto anno
e non contiene spoiler del settimo libro.
Piccolo consiglio che credo possa farvi immedesimare meglio nella
storia… scegliete una bel sottofondo musicale
strappalacrime, mettevi comodi e lasciatevi trasportare…
buona lettura…
FRA SOGNI E SPERANZE:
Luglio: era una calda sera d’estate, le stelle già
splendevano alte nel cielo, come tante piccole gemme poggiate su un
manto di velluto blu, non una nuvola osava oscurare tale immenso
tesoro. Una leggera brezza sferzava gli alberi facendo vibrare le
foglie scure e generando così un fruscìo lento e
rilassante. Le cicale si esibivano in un canto d’amore senza
fine, incrociando le loro voci con quelle delle rane nello stagno poco
distante.
Due corpi vicini, sdraiati sull’erba fresca, godevano di
quella pace.
Lui: una mano dietro la testa, l’altra poggiata sul ventre,
il respiro lento e regolare, gli occhi chiusi, vagava con la mente nel
tempo, ricordi.
Lei: le braccia piegate poggiate sul prato, le mani rilassate accanto
al suo viso, le dita socchiuse, osservava rapita le tenebre.
<< Ron? >> mormorò lei piano,
girandosi a guardarlo.
I capelli rossi ondeggiavano dolcemente, sospinti dal venticello estivo.
Lentamente il ragazzo aprì gli occhi, che come il cielo, con
la notte si erano fatti più blu e intensi, occhi che ora la
osservavano, facendola arrossire lievemente.
<< Mh? >>
Le forme della ragazza trasparivano delicate dalla leggera veste
azzurra, una sottile catenina d’oro, molto simile a quella
cui un tempo era legata il giratempo, circondava il suo collo esile. I
boccoli castani e morbidi le circondavano il volto, andando a posarsi
poi sull’erba, i suoi profondi occhi caramello erano tornati
a scrutare il cielo.
<< Tu credi che un giorno potremo godere ancora di una
serata simile? >> le parole sincere di Hermione
provenivano dritte dal cuore.
Quella sera sarebbe stata l’ultima alla Tana, tra poche ore
avrebbero intrapreso la loro missione.
<< Non lo so >> sussurrò Ron
<< forse non ci sarà proprio un futuro, lo sai
anche tu, ma se c’è anche solo una piccola,
microscopica possibilità di tornare a vivere momenti simili,
io lotterò fino allo stremo per far sì che
ciò avvenga, solo di questo sono certo. >>
disse deciso, voltandosi per guardarla.
<< Ho paura Ron >> disse lei seria,
perdendosi nei suoi occhi.
<< Non devi, perché io veglierò
sempre su di te, non ti abbandonerò mai, qualunque cosa
accada, e questo tu lo sai. >> la rincuorò il
ragazzo, ed entrambi tornarono ad osservare il cielo, immersi ognuno
nei propri pensieri, quando improvvisamente una stella cadente
solcò il cielo, come un piccolo raggio di speranza in un
mare di incertezze.
<< Ron, tu conosci la leggenda babbana sulle stelle
cadenti? >> disse Hermione continuando a scrutare il
cielo.
<< No…perché, che racconta?
>> domandò lui curioso.
<< Afferma che se vedi una stella cadente ed esprimi un
desiderio, questo si avvera >> gli spiegò lei
senza staccare gli occhi dal manto blu.
<< Tu cosa hai espresso? >>
mormorò lui, e le gote di lei si imporporarono un poco.
<< Ho…ho desiderato di poter passare ancora
momenti così belli con… con te >>
sussurrò stando ben attenta a non incontrare il blu dei suoi
occhi.
<< Ma ora che te l’ho detto probabilmente non
si avvererà più… >>
<< Ti sbagli… >> disse Ron con
voce calda <<… io non permetterò a
nessuno, nemmeno al Signore Oscuro in persona, di allontanarti da me,
Hermione, tu devi promettermi che resterai sempre al mio fianco,
è questo il mio desiderio, che non mi abbandonerai mai,
perché io senza di te non sono nulla, sarei un romanzo senza
parole, una musica senza note, un dipinto senza colori. Hermione, io
senza di te morirei. >>
Lacrime silenziose solcavano ora il viso di lei, gli occhi color miele
si erano fatti più scuri, ombrosi, le guance porpora, le
labbra ciliegia.
La sua mano iniziò a vagare lenta sull’erba, fino
ad incontrare quella di lui, le loro dita si intrecciarono dolcemente,
in un incastro perfetto.
<< Te lo prometto >> disse lei voltandosi a
guardarlo.
Lui si chinò fino a raggiungere la fronte di Hermione e vi
poggio le labbra calde, baciandola piano eppure con passione, i suoi
occhi si chiusero come per assaporare meglio quell’attimo e
imprimerlo per sempre nella mente.
Poi allontanò il suo viso da quello di lei e lentamente
riaprì gli occhi.
Lo sguardo di lei però ora era cambiato, i suoi lineamento
si erano addolciti, i suoi occhi si erano fatti languidi, le sue
pupille si erano dilatate, donando all’iride una sfumatura
ebano.
Lei si fece più vicina, poteva sentire il respiro caldo di
Ron sulla pelle, anche lui si avvicinò un poco di
più, i loro occhi si incontrarono un’ultima volta
e infine le loro labbra si toccarono.
Il primo contatto fu leggero e sfuggente, un timido bacio, si
discostarono poi un attimo, i loro cuori sembravano impazziti, un
leggero tremolio accompagnava i loro movimenti, ma subito dopo le loro
labbra tornarono a toccarsi, in un bacio ricco di passione, muovendosi
dolcemente le une sulle altre, danzando febbrilmente, il sapore
ciliegia di lei si mescolava con quello fresco di lui, fino a quando
Hermione dischiudendo le labbra, non permise a Ron di approfondire il
bacio, facendoli travolgere da nuove sensazioni, le loro lingue si
sfiorarono, si toccarono, si fusero insieme, in un vortice di emozioni.
Le mani di lui vagavano sull’esile schiena di lei, in modo
possessivo, lei invece aveva una mano poggiata dolcemente sul petto di
lui, che ascoltava i battiti accelerati del suo cuore, con
l’altra si immergeva nei fulvi capelli del ragazzo,
avvolgendogli la nuca.
Il baciò si protrasse a lungo, permettendo loro di
assaporare e di godere di ogni attimo, e quando infine si lasciarono,
lui continuò a tenerla stretta fra le sue braccia,
lasciandole una calda scia di baci sensuali sul collo, mentre lei, le
labbra ancora gonfie dal bacio, reclinava, desiderosa, la testa
all’indietro, gemendo deliziata.
Continuarono a coccolarsi fino a quando l’alba non li
sorprese, investendo il cielo di nuovi colori.
<< Sei pronta? >> le sussurrò
Ron scostandole un boccolo dal viso candido.
<< Sì, andiamo >> disse lei.
E così si incamminarono verso casa, fra sogni e nuove
speranze.
FINE
Note post-lettura:
spero vivamente che vi sia piaciuta e che siate riusciti a
immedesimarvi in quella splendida sera di piena estate, inoltre spero
di avervi fatto provare le stesse dolci sensazioni che ho avuto io
mentre la scrivevo… mi raccomando rendetemi felice e
recensite, è fantastico sapere che il tuo lavoro
è apprezzato.
Buona giornata
aka_Z
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