RACCONTO DI NESSUNO - Lo sguardo di Maude

di suni
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Sì.

E’ successo.

Di nuovo.

Non guardate lo schermo con quelle facce da pesci lessi – siete graziosi, comunque, anche così -  lo so che non mi esprimo chiaramente. Ci siete abituati, no?

E’ successo di nuovo che mia la mente sta partorendo una nuova, lunga aberrazione Wolfstar. No, non lunga come Just a Black, non credo che potrei mai più sopportare le patologie da manuale di psichiatria del signor Black per un tempo così eterno. Ma comunque abbastanza lunga da superare quasi tutte le altre cose che ho scritto.

Siete felici?

Ragazzi, dai, un po’ di entusiasmo. Annuite, almeno. Non così, però, annuite in modo convincente. Ecco. Bravi. Grazie.

Non vi voglio anticipare nulla. Tanto probabilmente rimarrete delusi in ogni caso (hahah...ehm).

Dico solo questo: pensate di conoscere Remus Lupin e Sirius Black? Sì?

Allora, preparatevi a riscoprirli attraverso gli occhi di Maude.

E buona lettura.

suni (più delirante che mai)

 

 

 

 

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Dal cassetto della scrivania di Maude Lawson Deval, opera inedita per ragioni evidenti di rispetto della privacy.

 

RACCONTO DI NESSUNO

 

Lo sguardo di Maude

 

 

Prefazione

 

Molte delle conversazioni contenute in questo racconto sono scorrette e re-interpretate. E’ passato molto tempo e la mia memoria non è così buona da restituirmi alla lettera fatti e parole. Ho cercato di ricostruire gli eventi e i dialoghi basati sui resoconti contenuti nel mio diario, ma non sempre questo è preciso e spesso riassumevo i colloqui limitandomi ad elencare sommariamente i punti toccati durante gli stessi. Ho cercato di riproporli rimanendo fedele a quanto da me annotato all’epoca e alle impressioni che ne conservo, alle sensazioni che ancora rammento e all’idea che mi ero fatta di queste persone e della loro maniera di agire e di comportarsi.

Ho scritto queste pagine nella tarda estate del 1998, nella mia casa a Manchester. Sono trascorsi vent’anni dall’epoca dei fatti qui narrati e molte cose non le ho mai sapute io stessa, nemmeno allora. Non posso quindi rimettere insieme l’intero svolgimento della vicenda, ma solo cercare di dare una forma compiuta alle informazioni in mio possesso.

Questa narrazione può risultare inconcludente e verbosa. Ma prende vita a partire da fatti realmente avvenuti e pertanto non poteva che essere indefinita, come lo è la realtà stessa.

La mia scelta di dedicarmi all’argomento qui trattato è dovuta alla volontà di rendere piena giustizia ad alcune eminenti figure della Seconda – e della Prima - Guerra all’Oscuro nella loro dimensione più umana ed autentica, così come io stessa le ho vedute.

Per non dimenticare.

 

 

Maude Lawson

 





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