Salve a tutti :) , ho sempre voluto scrivere una storia ottocentesca , e , vedere Donwton Abbey , mi ha dato la giusta ispirazione , spero vi piaccia :) ...commentate se vi fa piacere xoxo
Dedicata a Yu-Kiss che mi incoraggia sempre a perdere tempo invece di studiare :P XDD...love u !
La flebile luce di un tramonto che stava ormai svanendo , illuminva la maestosa residenza in stile gotico dei MCallister ed il suo immenso giardino, nel quale , a tutta velocità , un ragazzo cavalcava verso le stalle della tenuta . Di sole ormai era rimasto ben poco , In un delle grandi finestre dell'ala più alta della tenuta era affacciato il giovane Lord Alexander MCallister , sedicenne terzogenito della famiglia , il quale ancora con gli abiti da cavallerizzo addosso , lo guardava scomparire in lontanza pensieroso . L'entrata nella camera da letto del suo valletto lo fece trasalire e lo riportò alla realtà . << Il suo cavallo è stato riportato nelle stalle come da lei richiesto , signorino >> disse con il classico tono servile . << Molto bene Damien...come procedono i preparativi ? >> gli rispose con la sua voce sottile . Distogliendo lo sguardo dalla finestra , si soffermò a guardarlo nei suoi intensi occhi verde acqua , Damien Williamson , era un uomo sulla quarantina , dal fisico robusto e increbilmente in forma per la sua età , dal portamento elegante e i modi affabili e gentili . Aveva sempre i capelli castani un pò ondulati tirati indietro con la riga di lato , da vero gentiluomo inglese . Era incredibilmente affascinante , se non lo conoscesse da una vita , si potrebbe scambiarlo tranquillamente per un Barone o un Conte . A volte si domandava perchè un uomo così avvenente sprecasse il suo tempo a fargli da valleto , ma Damien gli ripeteva sempre quanto si sentisse onorato a servire lui e la sua famiglia . << Sono quasi terminati , signorino , il salone principale è stato allestito , l'abito e la maschera sono stati consegnati stamane da venezia , appena desidera cambiarsi sono qui fuori la porta >> disse , aspettò che lo congedasse e si chiuse alle spalle la porta della grande stanza in stile vittoriano , come il resto della casa Tutta la servitù era molto frenetica in questi giorni per i preparativi dell'imminente festa in maschera in onore dei suoi sedici anni , ci sarebe stata l'elitè di londra e dintorni . Alexander si sedette sulle morbide lenzuona di seta del suo letto a baldacchino e guardò la maschera che avrebbe dovuto indossare , intagliata per lui , nera e luminosa con delle piume ai lati , fece come per provarsela , poi sussultò , alla festa sarebbe venuto anche lui pensava , sperava . Il misterioso conte Michael Vandeker si era trasferito da qualche mese nello yorkshire , risiedeva in una tenuta non distante dalla sua , potevano essere definiti "vicini di casa " , anche se cerano migliaglia di acri di terra a saperarli . Era diventanto immediatamente lo scapolo d'oro della zona , trentaseienne , spudoratamente ricco e non ancora accasato , anche se correvano strane voci su di lui. Il suo arrivo aveva sconvolto l'esistenza di Alexander , non era più lo stesso , sussultava solo sentendolo nominare , il cuore gli balzava in gola ogni volta che lo vedeva e....faceva pensieri che non avrebbe dovuto fare . Tutto questo era contornato dal fatto che anche il conte gli ricambiaava dele occhiate fraintendibili , e lo stuzzicava di continuo , ma forse era solo nela sua mente , forse stava solo immaginando tutto ... Doveva togliersi queste sciochezze dalla testa , si ripeteva in continuazione , anche se era il terzogienito , era l'erede della famiglia , poichè aveva due sorelle più grandi . In quanto tale avrebbe avuto obblighi e regole da rispettare , e i suoi pensieri non era neanche permesso pensarli ! Sospirò e ripose la maschera sul letto , non voleva pensare a tutto questo stasera , voleva solo godersi la sua festa . << Damiaaaan ! >> gridò quest'ultimo entrò immediatamente nella stanza << sarà meglio iniziare a cambiarsi , gli ospitti saranno qui a minuti >> gli disse , Damien gli fece un cenno e lo rispose con il classico come desidera . Mentre lo aiutava a vestirsi , Alexander guardava il proprio riflesso nello specchio , aveva gli occhi di un blu mezzanotte , i capelli neri in contrasto con la sua pelle chiara , il viso dolce e delicato , era di statura normale per la sua età , anche se in confronto a Damien si sentiva sempre molto piccolo . Era considerato un bel ragazzo da tutti , ma lui nn si sentiva così , si sentiva sempre insicuro e confuso per i pensieri che non doveva pensare . Mentre Damien gli infilava la lunga giacca di velluto rosso gli disse << E' appena arrivata una comunicazione pe lei , mi spiace di doverla informare che i suoi genitori e le sue sorelle non potranno raggiungierla alla festa , dovranno rimanere nell'appartamento di Londra e presenziare ad un importante cena d'affari ...le mandano i migliori auguri >> lo guardò con sguardo rassegnato , non si aspettava che venissero , in ogni caso meglio così , si sentiva sollevato , le sue sorelle gli avrebbero reso la serata impossibile . Fuori si sentivano carozze che arrivavano e gente che parlottava , Damien gli finì di sistemare addosso lo sfarzoso abito , poi gli disse << Signorino , prima di scenedere di sotto , se mi permette , c'è una cosa che vorrei darle >> . Alexander aspettò curioso mentre Damien estrasse con i suoi guanti bianchi un piccolo pachettino dall'interno della sua giaccia . << Ohh....Damien ...>> disse Alexander con tono dolce mentre glielo porgeva . Lo scartò in fretta , era un piccolo orologio da taschino d'oro attacato da una lunga catenina , con una fantasia di simboli belissimi , ma che non conosceva ...<< Damien.....>> disse con voce spezzata e gli occhi che si inumidivano . Lui fece un grosso sorriso sincero e disse << é un oggetto molto prezioso che si tramanda di generazione in generazione nella mia famiglia , c'è un incisione dietro "Verae amicitiae sempiternae sunt"...Le vere amicizie sono eterne ... e.... io desidero donarlo a lei signorino >> . Alexander lo guardò con le lacrime che non era riuscito più a trattenere << Damien ...io ...no non posso ...tu...tu...è un oggetto di famiglia ...io..>> pronunciava impacciatamente , Damien si chinò verso di lui , in modo da guardarlo dritto negli occhi , e glielo strinse tra le mani sorridendo << lei é ! ..la mia famiglia signorino! ... ed è come un figlio per me ! >> gli disse con tono paterno dandegli un affetuoso bacio sulla fronte A queste parole Alexander ormai avea il viso compeltamente rigato dalle lacrime , e si scaraventò a stringersi tra le sue braccia forti . << Su , su , non è nulla ...ora forza si ricomponga deve fare il suo ingresso alla festa ! >> lo rincurò accarezzandogli la testa . Alexander si asciugò le lacrime e sorrise felice , << aiutami ad agganciarlo >> gli disse , lo indossò come collana , ora il piccolo orologio sembrava una particolare ciondolo << E'...bellissimo ! >> , damien lo guardò orgoglioso Alexander si infilò al dito medio l'anello con lo stemma di famiglia e si avviarono per scendere . Il salone nord era enorme , i tavoli erano stati disposti lungo le vetrate che davano sul giardino principale , le tende erano state tutte aperte , e tra una vetrata e l'atra c'era un arazzo con lo stemma dei Mcallister , un lupo , e un armatura vuota . In fondo sul gigantesco camino si imponeva un maestono ritratto con la famiglia al completo . Sopra la sala , gremita di gente in maschera aleggiava un lampadario di cristallo , con una quantità incontabile di candale . Alexander , in cima alla scalinata di marmo dove era stato steso un tappeto rosso di cui non riusciva a vedere la fine , aspettò che Damien lo annunciasse , poi lo prese sotto braccio , e scesero . Tutti appaudirono e sorrisero , Alexander intravedeva i loro sguardi da sotto le maschere , così non riusciva a riconoscere nessuno , non sarebbe riuscito a riconoscere ..lui. Smettila ! , pensò . << Sono qui intorno se le serve qualsiasi cosa >> gli disse facendogli un occhialino , Alexander sapeva che Damien Sapeva , e Damien sapeva che lui sapeva che sapesse , in fondo era stato al suo servizio da quando ne aveva memoria , c'era come un tacito accordo , ed era felice che non lo giudicasse . Lo congedò con un cenno e si avviò tra la folla . Tra saluti di cortesia e chiacchierate forzate , i suoi occhi cercavano tra la gente , guardavano sotto le maschere , cercavano quegli occhi azzurissimi , poi qualcuno lo pizzicò dietro la schiena e lo fece trasalire . Si voltò di scatto , una ragazza della sua età , il bustino ben stretto , una voluminosa gonna che struciava a terra , lunghi boccoli rossi , occhi da gatta quasi dello stesso colore , e qualche lentigine sul naso piccolino all'insù , si sventolava con un ventaglio cinese sorrindendogli . << Lady Elizabeth >>...le disse con una largo sorriso e rivolgendole un regalo inchino ...lei si tolse la maschera . << Signori lei è la contessa Lady Elizabeth Delaniè >> questa si prese i lembi del vestito e fece un incino ...<< loro sono il barone ela baronessa kirkpatrik>> disse afrettatamente , la musica si fece più forte e tutti iniziarono a ballare , salvandoli da una conversazione che di certo sarebbe stata noiosa . << Mi concede questo ballo Milady ? >> chiese Alexander ad Elizabeth con tono giocoso , lei sorrise ammicante sbattendo le lughe ciglia . << Onorata milord ! >> rispose cn altrettanto tono . Si rimesero le maschere e ballarono lentamente a ritmo con le altre persone intono a loro . << Allora Alex ...è venuto ?? >>...chiese lei con il suo sguardo felino << Smettia Beth...lo sai come stanno le cose ! >>...rispose alex storcendo la bocca , e facendole fare una giravolta . << Ohh...suvvia Alex...stasera non ci sono regole è il tuo compleanno >> sorrideva maliziosa . Lui si lasciò scappare un sorriso altrettanto malizioso , un altra giravolta , il vestito di Elizabeth era ancora più bello quando girava , svelando le piume nel sotto veste << NO...no è venuto comunque >> disse con aria rammiricata ... << Non ne sarei così sicura >> Fu una frazione di secondi , ed Alexander non sapendo come, si ritrovò tra le braccia di Michael . Ora stava ballando con lui , riconosceva i suoi splendidi occhi azzurri da dietro la maschera e i capelli castano rossicci che gli cadevano ondulati sopra di essa . La differenza di altezza era come tra lui e Damien , solo che Michael era un pò meno robusto , ma più slancianto . << Michael....-disse confuso-....Signor Vandeker volevo dire ..mi perdoni >> ...Michael sorrideva ammicante << Non potevo perdermi la vostra festa Lord Alexander >> poi si avvicinò al suo orecchio e gli sussurò << buon compleanno..>> con voce suadente . Alexander senti tutto il suo corpo scogliersi e avvampò , non riusciva a dire una parola , Michael gli fece fare una giravolta e lo strinse di più a se . Il battito del cuore di Alexander avrebbe potuto sovrastare il suono dei violini e del piano . << Perchè non mi porti in un posto più tranquillo ...>> continuò in tono seducente .<< voglio darti una cosa >> Alexander che faceva fatica a respire gli intimò di segurlo e lo prese meccanicamente per mano , facendosi largo tra la folla . Nessuno fece caso a loro , individuò Damien e gli fece cenno di raggiungierlo . Lasciò di scatto la mano d Maichal , ma Damien l'aveva visto , lanciò uno sguardo incomprensibile ad alexander , quest'ultimo si guardò gli stivali imbarazzato . << Signor Vandeker sono lieto che sia riuscito a venire , nonostante i suoi innumerevoli impegni >> disse Damien senza espressio rivolgendo un inchino reale a Maichal , Alexander tagliò corto i convonevoli e prese Damen da Parte , mentre Maichal si avviò dietro le pesanti tende del palcone << damien ho premura di parlare con il signor Vandeker in privato , saremo nel bacone che da sul giardino ovest , contralla che nesuno ci disturbi >> Lo sguardo di Damien si fece più cupo e la bocca più stretta , non aveva mai visto quell'espressione sul suo volto . Poi fissandolo dritto con i suoi penetranti occhi verdi << Signorino Alex...lungi da me credere ai pettegolezzi della gente...ma ...sia prudente d'accordo ? , nessuno la obbliga a fare niente che lei non voglia o non si senta pronto a fare , sarò a poca distanza da lei qualunque cosa le occorra >> concluse peoccupato riprendento il suo tono paterno . << Non avere timore Damien , le voci....sono sempre solo voci alla fine >> disse con un sorriso incerto , Damien , poco convinto , gli poggiò la mano sulla spalla e gli fece cenno di andare . Non si era accorto che fuori , nel balcone , Michael discuteva con Elizabeth , ....quando era spuntata lì?... << Non funziona così....può essere solo una persona per cui si prova un amore puro ! >> le gridò con tono fermo . Sopreso era un eufemismo per descrivere quello che aveva provato vedendo quella scena , decise di rimandare le spiegazioni ad un altro momento . Il suo arrivo li interruppe bruscamente , lei riprese il suo sorriso ammicante << tranquillo è tutto per te >> gli disse sotto voce passandogli una mano sulla spalla e poi sparì dietro le tende . Fuori tirava una brezza estiva , Michael si tolse la maschera rivelando tutto il suo fascino , i suoi lineamenti duri incorniciati dalle lunghe basette . Alexander fece lo stesso , ora iniziava ad essere spaventato , non per le sciochezze che dicevano su di lui , ma sentiva la differenza d'età , quanto lui fosse più piccolo e insicuro . Per un instante nessuno dei due parlò guardavano il labirinto di siepi del giardino ovest . Michael prese la sua mano e disse << Volevo darti il mio regalo di compleanno >> Il suo cuore batteva all'impazzata , faceva fatica a respirare , Michael gli mise una mano sul volto delicatamente , i loro volti si stavano avvicinando sempre di più . Nel cielo si sentirono improvvisamente dei forti boati , dei fuochi d'artificio illuminarono il cielo stellato , distolsero i loro sguardi per guardarli per qalche secondo , poi michael gli poggò anche l'altra mano e avvicinò con delicatezza il suo volto ancora di pù . Ormai erano talmente vicino che poteva sentire il su respiro . Non aveva avuto il tempo di pensare a quello che sarebbe successo , a quello che stava succendo . La scena gli sembrò andare a rallentatore , alzò le punte dei piedi , chiuse d'istinto gli occhi e portò mecchanicamente le proprie mani intorno ai sui morbidi capelli , lasciandosi anadare ad un appasionato bacio . I fuochi d'artificio nel cielo , la musica in lontanza , la gente che ballava e rideva , tutto svanì , in quell'attimo meraviglioso che sembrò durare un eternità . Tutta la tensione si sciolse , si sentiva come se stesse volando tra le nuvole . Vedeva i fuochi d'artificio nel suo stomaco . Michael allontanò il suo viso dolcemente , il mondo riprese a scorrere alla sua velocità normale , ma Alexander sapeva che ora il suo di mondo non sarebbe più stato lo stesso . Non sapeva cosa dire , era..non sapeva descrivere quello che provava , voleva ballare e saltare in mezzo alla sala , Michael invece era perfettamente a suo agio , così parlo lui << Ti va di fare un gioco ? >> disse malizioso gli fece si con la testa ancora con le guancie e le orecchie che gli bruciavano . << Andiamo nel labirinto ...se riesci a prendermi ti rivelerò un piccolo segreto >> disse con uno sguardo ambiguo . Il battito di Alexander inizò ad essere più regolare , e stava lentamente prendendo coscenza di quanto fosse appena successo . << Heem...ohhh... Volentieri..... , - deglutì- esci prima tu , Damien è iperprotettivo con me , recati al labirinto , ti raggiungo li . >> disse tutto dun fiato Michael gli baciò la mano delicatamente e uscì sorridendo beffardo . Alexander si portò la mano sul labro sfiorandolo , ripensando a quanto fosse appena accaduto . Il suo primo bacio ....si fece di nuovo tutto rosso Ora di certo non era più così confuso ...sapeva qullo che voleva ...sapeva CHI voleva ! Ma non aveva tempo per pensare , non voleva pensare ! . Rientrò nel salone , tutti ballavano e si divertivano , ma ora era come se lui nn fosse più davvero lì , gli salì una nota di terrore , e se le voci su di lui alla fine fossero state vere ? pensava frenetico...no! Certo che non potevano esserlo ! . Ovviamente prima doveva superare Damien . << é tutto a posto , credimi ! >> gli disse mentre lui lo guardava sapendo perfettamente che stava mentendo . sostenere il suo sguardo non era facile . << vado a prendere una boccata d'aria fresca con....-individuò elizabeth -.....lady elizabeth ! >> e le fece un cenno...lei gli rispose altrattanto con aria interrogativa . Damien non era affatto felice ma finse di crederci << Bene allora , auguro a Lei e la signorina Delaniè una felice passegiata al chiaro di luna >> disse ironicamente con espressione severa << le occorrè altro ? >> era evidente che fosse seccato , ma soprattutto preoccupato . << Nulla , rimani qui ad occuparti degli ospiti ...tornerò subito ....credimi ! >> si sforzò di fare un aria innocente . Non gli piaceva mentire a Damien , non gli piaceva per niente , si sentì come una morsa nello stomaco , ripensando a cosa gli aveva detto qualche ora prima in camera sua ...-come un figlio- gli risuonava nella mente . Ma non potè fare altro , gli racconterò tutto dopo , si ripromesi per cercare di sentirsi meglio Sgattagliolò all'uscita del giardino ovest , ignorando le domande di elizabeth . Tagliò corto con un -poi ti spiego dopo- e raggiunse l'entrata del labirinto . Si sentivano ancora le risate degli ospiti e la musica in lontananza , all'entrata non c'era Maichal ad aspettarlo , ma un biglietto incastatro in un tronco con una freccia :
Trovami nel labirinto ...e ti rivelerò il mio piccolo segreto M- C'era scritto con inchiostro appena fresco , Alexander si voltò prima a dare un ultima occhiata alla tenuta , il timore crebbe , una parte di lui avrebbe voluto che Damien lo scoprisse in modo da fermarlo , ma la curiosità era sempre stata più forte del suo senso del pericolo , così entrò timoroso nel labirinto poco illuminato ......
.....Alexander si svegliò di soprassalto ansimante , gli occhi blu sgranati e i capelli tutti arrufati . Accanto a lui sulla poltrona c'era Damien che leggeva un libro , lo chiuse . << Un incubo signorino Alex ? >> Alexander lo guardò , riprendendo fiato << Non proprio , ho sognato il ballo in maschera per i miei sedici anni >> disse sedendosi sul letto << quale dei tanti precisamente ? >> gli disse togliendosi gli occhiali da lettura . Alexander srotolò dal polso la collana con il piccolo orologio da taschino , le cui lancette avevano smesso da tempo di scorrere , e se la risistemò in torno al collo , infilò le converse che aveva ai piedi del letto e si alzò dirigendosi verso la vetrata << Quello per i miei....PRIMI.....-scandì bene la parola-......sedici anni >> disse con voce maliziosa. Si rivolsero un sorriso complice . La tv a schermo piatto in contrasto con i mobili classici vittoriani , illuminava la stanza . << Una serata movimentata ...>> disse ironicamente damien mentre La tv a schermo piatto in contrasto con i mobili classici vittoriani , illuminava la stanza facendogli ombre sulla maglietta bianca a scollo a V , che gli evidenziava il fisico possente . << Ad ogni modo - riprese - perchè è voluto tornare qui proprio ora ? >> Alexander controllò lo schermo del suo iphone 5 ...-3 nuovi messaggi-....lo rimise nella tasca dei jeans adarenti che slanciavano le magre gambe del suo fisico migherlino , si voltò a guardare un quadro molto antico che scorgeva dagli scatoloni sparsi nella stanza : erano dipinti lui e Damien con abiti d'epoca , ma fisicamente erano uguali a quelli presenti nella stanza Poi guardò fuori la vetrata . I led luminosi di picadilly circus gli si riflettevano sul volto , rigirò l'anello con lo stemma di famiglia sul suo dito medio . Alzo lo sguardo verso il cielo stellato e disse con tono serio << Dobbiamo trovarlo Damien...prima che lo trovino loro...... >>.............. |