Desolazione. Distruzione.
Questo era tutto quello che
si parava davanti ai suoi occhi, mentre scrutava la casa rasa al suolo alla
ricerca di qualcosa, anzi, di qualcuno.
Sapeva che l’avrebbe
fatto. Era sempre stata testarda, lei.
“ti ho detto di no…non puoi decidere tu
con chi posso uscire io ….lo
so che sei il mio migliore amico, e che odi James, ma
questa volta deciderò da sola cosa fare…..” aveva pronunciato altezzosa guardandolo con aria di sfida
“come se decidesse lei solo questa
volta……” aveva pensato ormai rassegnato alla testardaggine
della grifondoro.
E così era stato. Le loro strade si divisero
improvvisamente…lei, felice con una famiglia tutta sua e
lui….beh, lui aveva fatto la scelta più
semplice……stare dalla parte del più forte pur sapendo quanto
fosse sbagliato.
“Vigliacco” si auto apostrofò…..i sensi di colpa, guardando
i resti di quella che era stata la dimora di una coppietta felice, lo
invadevano come le ondate di un fiume in piena.
E il piccolo? Che fine aveva
fatto? Era forse….morto?
“No,non
può essere” cercò di autoconvincersi
speranzoso….ma il pensiero di avere distrutto la
famiglia di Lily, e soprattutto un bimbo innocente, se non con la sola colpa di
essere nato a Luglio, gli rimbombava in testa provocandogli dei capogiri.
Lui, che le aveva detto di
amarla, l’aveva spinta addirittura verso la
morte. Non una morte semplice, ma atroce: avere la
possibilità di scegliere tra la propria vita o quella di chi ti sta
più a cuore e poi essere torturata senza pietà morendo senza
essere certi che il proprio sacrificio non sia stato vano.
Camminando tra le macerie
intravide un ciuffo di capelli corvini. Scostò alcune tegole e
rigirò l’uomo senza vita così da poterlo riconoscere.
Il volto, segnato dalle
ferite causate dalla lunga lotta, era quasi irriconoscibile se non per quella
smorfia spavalda con una punta d’orgoglio che l’aveva sempre
contraddistinto….quello sguardo, ormai vuoto, in
passato possente e vigoroso…..
“James…”
disse…quasi il corpo potesse sentirlo, quasi a
chiedere scusa a quello che un tempo era stato il suo nemico numero uno, la
causa della sua adolescenza da inferno, il ragazzo da lui odiato……
Ma come dimenticarsi di lui….lui
che gli aveva salvato la vita quando gli altri volevano quasi
ucciderlo…..per gioco….
Quando aveva avuto davvero bisogno, James
c’era.
Il serpeverde camminava
curioso verso l’albero denominato Platano Picchiatore. Stringeva tra le
dita un bigliettino che aveva ricevuto quella mattina a
colazione…….
“alle 21 al Platano, da solo. Non fare domande..e non
dirlo a nessuno..intesi Mocciosus?
Firmato: i malandrini”
Avrebbe finalmente saputo il perché ad ogni
luna piena l’allegra compagnia sgattaiolava fuori dal
dormitorio e si dirigeva verso il maestoso albero.
“pssst..pssst mocciosus…..vieni
qui un secondo” questo sussurrio proveniva da uno dei tanti aberi della foresta proibita.
Era l’inconfondibile voce di James. Ne era sicuro.
“ cosa vuoi Potter?? Dove sono i tuoi
amichetti??” chiese con una punta d’odio il giovane dai capelli
unticci.
“ senti..lo so che non siamo mai stati in buoni rapporti..” iniziò il grifondoro
“risparmiati la predica Potter
e dimmi cosa cavolo vuoi da me…”
“ E’ tutto uno scherzo…il
Platano…non vogliono svelarti un bel niente…vogliono solo che tu ti avicini all’albero e se
questo accadrà …beh..i suoi rami
cominceranno a prenderti a schiaffi…puoi rischiare la morte!!! So che
quello che ti sto per dire suonerà strano ma….non
fidarti di loro Mocciosus!!”
“ Di grazia e come mai tu non sei a farti due
risate in loro compagnia?? Potresti goderti
comodamente seduto la scena..” disse minaccioso il sepeverde
“Lo sai che a me piace Evans..perciò, essendo tu il suo migliore amico…,
non apparirei bene ai suoi occhi se ti uccidessi no??”
“Come se tu non facessi già abbastanza per rendermi la vita un inferno…..”
“dai…scherzetti innocenti…ma questo
potrebbe costarti la vita Mocciosus..pensaci!!!”
Ed in effetti pensò..e concluse che avrebbe potuto sfruttare la situazione a
suo vantaggio, apparendo agli occhi di Lily come la vittima di uno scherzo
infame di James.
“ non ho bisogno dei tuoi stupidi
avvertimenti….non ho paura dei tuoi amichetti..sono grande e vaccinato…e sono armato” disse
estraendo la bacchetta.
“fai come vuoi…la magia contro il platano
non funziona… uomo avvisato…” disse il giovane allontanandosi.
Il nostro decise di andare comunque
al Platano….. ma non appena si avvicinò, come aveva predetto il
suo nemico, iniziò ad essere picchiato dai possenti rami. I suoi urli
giunsero alle orecchie di James che, infuriato, si
trasformò rapidamente in cervo, entrò
nella foresta e ne usci pochi secondi dopo rincorrendo un cane e costringendolo
ad andare sotto il platano e schiacciare un bottone vicino alle radici.
I rami ritornarono al loro posto. La quiete dopo la
tempesta.
“ma sei cretino Sirius???” chiese retoricamente James all’amico “potevate ammazzarlo!!”
Contemporaneamente uscirono anche Lupin
e Minus….
“ Dai James portiamolo al castello…deve essere subito
medicato” disse saggiamente Remus, già
pentito di quello che aveva fatto coi suoi compagni.
Sempre la sua solita mania
di fare l’eroe……però era grazie a lui se era ancora
vivo.
Lo odiava sì, ma mai
l’avrebbe voluto morto…..
Lui l’avrebbe fatto al
suo posto? Avrebbe rischiato la vita per la sua famiglia o avrebbe fatto il
codardo come suo solito?
Sarebbe riuscito a offrire a LEI la stessa protezione? Doveva
ammetterlo…per una volta nella sua vita provava una sorta di ammirazione per quell’uomo,
di cui era stato sembre geloso…non per la
popolarità, o la bravura nel Quiddich, ma solo
per Lily.
Ripensando
confusamente a queste ultime parole, decise di continuare la sua
ricerca….
Scavalcando mattoni, pezzi
di mobilia, tegole e ceramiche frantumate in ricerca del corpo della sua Lily,
tentava di distrarsi
coi ricordi dei momenti felici ……l’emozione che
aveva provato la prima volta che le rivolse la parola..
Osservando incuriosito le due bimbe che volavano
felici e spensierate sulle loro altalene,
notò che una di esse era riuscita a fare
sbocciare un fiore dal freddo suolo….ne era
certo..era anche lei una strega.
“Lily piantala la
mamma ti ha detto di non farlo!!” gridò con la sua voce stridula
una delle due bambine scandalizzata.
“oh dai!!Tunia!!!!” rispose l’altra
“ma tu cosa sei esattamente??”
chiese l’altra che evidentemente non credeva ai suoi occhi ogni volta che
la sorella faceva ciò.
“Lo so io” disse il nostro uscendo dal
cespuglio in cui si era nascosto “è una
strega!”
“grazie mille eh!!”
rispose offesa la rossa.
“no, sul serio…io sono un mago”
disse facendole un sorriso d’incoraggiamento e facendole
vedere che anche lui era capace di fare megie anche
senza bacchetta magica.
“questi sono i sintomi..anche io ce li
ho…vedrai che tra non molto riceverai una lettera…”
E da quel giorno lui fu il
suo tutor fino all’arrivo ad
Hogwarts
“Piton,Severus”
Il bimbo oscillò e si diresse verso quello
strano oggetto posato su uno gabellino. Era piuttosto
consunto.
Gli fu posato sulla testa e, dopo alcuni minuti
esclamò “SERPEVERDE”
Fu accolto al tavolo verde argento con boati e
applausi.
Ora toccava a lei. La poteva vedere. Era
terribilmente tesa. I suoi lunghi capelli rossi, raccolti in uno
chignon, la sua pelle pallida…e i suoi occhi meravigliosi….
“Evans, Lily”
la voce del cappello parlante lo fece sobbalzare. Lei lo guardò
speranzosa.
Lui le sorrise e le fece un gesto
d’incoraggiamento, anche se sapeva che lei non sarebbe mai finita nella
sua casa. Troppo pura. Troppo innocente.
“GRIFONDORO!!”
Ma la loro amicizia era riuscita resistere nonostante
la “separazione”….come scordarsi i
pomeriggi passati a fare i compiti in biblioteca, quando Lily, abile pozionista, gli dava ripetizioni…era grazie a lei se
era riuscito ad imparare quella materia, e ad insegnarla addirittura…
“severus!”
gridò scandalizzata la ragazza. “quante volte ti ho detto che devi stare CONCENTRATO???? Non diventerai mai un
abile pozionista se vai avanti cos!ì”
Beh, in realtà lui si era distratto per un
motivo valido..ma non poteva
mica dire
“ehi Lily, puoi cavarti gli occhi che
altrimenti se te li guardo mi distraggo?”
Quegli occhi….uno spettacolo.
Non c’erano parole per descriverne la bellezza.
Quanto li amava…
avrebbe perso delle ore intere a contemplarli. Adorava specchiarsi in quei due
grossi smeraldi, che gli avevano fatto perdere letteralmente la testa.
Non aveva mai sopportato di
vedere Lily piangere;per lui sarebbe stato un duro
colpo vedere quello sguardo meraviglioso privo di vitalità…
La rossa era seduta per terra, con la schiena
adagiata contro il muro. Teneva la testa tra le mani, e i
lunghi capelli le ricoprivano il viso. Stava singhiozzando.
Era la prima volta nella sua vita che qualcuno era
riuscito a farla crollare. Lei, che era sempre stata forte ed orgogliosa, ora
era stanca.
Stanca di sentirsi dare della “diversa”,
stanca di essere additata tra i corridoi….non era facile essere una delle studentesse più
brillanti se si proveniva da una famiglia babbana.
Il ragazzo le si avvicinò
cautamente e con aria dolce le chiese : “che c’è Lil?” e la accarezzò piano, quasi a voler
gustare quel momento triste ma intimo.
Lei alzò lo sguardo….i
suoi occhi erano irriconoscibili a causa del lungo pianto.
In quel momento lui sarebbe stato
capace di uccidere chiunque avesse provocato tutto ciò. Questo ed
altro per la donna che amava.
“Sev-severus” disse lei tra un singhiozzo e l’altro “ha-hai presente
Lu-lucius Malfoy?quello del
settimo anno?”
Il nostro annuì vigorosamente.
“ stavo passando in corridoi
quando per sbaglio l’ho urtato col gomito” altre lacrime
“E?” chiese curioso
“e lui ha iniziato ad
urlare “che schifo! Ora dovrò far rilavare il mio
vestito…piccola sudicia mezzosangue!! Non so
nemmeno come tu possa aver avuto la possibilità di studiare nella mia
stessa scuola!”….”
“lucius…che
lurido verme! Non prendertela Lily..ora vado da Silente così lo concerà lui per
le feste..”
“NO! Non vogliono che tutti sappiano che me la son presa!!”
La aiutò ad alzarsi..ora si era calmata non
piangeva più…e la strinse in un abbraccio affettuoso.
Lucius Lucius Lucius….era
lui che aveva alimentato la sua voglia di schierarsi con il signore Oscuro .
Aveva avuto il coraggio di
abbandonarla per diventare un mangiamorte, aveva
preferito il potere a lei, l’unica persona che avesse
mai amato sul serio.
Nella sua mente
riaffiorò il loro ultimo incontro, nitido come non mai…
Dopo tutti questi anni, si
sentiva ancora un verme…
Il pallido ragazzo si passò una mano sul
braccio sinistro. Bruciava come non mai,e i contorni
diventavano sempre più nitidi a mano a mano che passavano i giorni.
“severus….non-non
può essere…dimmi che….ti prego…NO!” lo sguardo della ragazza era
supplichevole ma nel contempo incredulo e schifato.
Il suo migliore amico, una delle persone più
importanti per lei, con cui si confidava e condivideva tutto, dai segreti
più intimi alle emozioni, aveva deciso di voltarle le spalle.
Era diventato un mangiamorte.
“si invece Lilian…..io ho fatto la mia scelta…ho deciso di
servire e stare dalla parte di uno dei più grandi e potenti maghi di
tutti i tempi..ma che dico? IL mago più grande
e potente…non esiste nessuno in grado di fermarlo…d’altronde,
anche tu hai fatto la trascelta no? Non stai forse insieme a James?” le sue parole suonavano minacciose e
cariche d’ira e di rancore. La ragazza iniziò un lungo e
silenzioso pianto.
Quello NON era il Severus
che lei aveva conosciuto. Era cambiato, era stato
sicuramente plagiato, forse sotto l’effetto della maledizione Imperius.
“e…e la nostra
amicizia?”
“amicizia? Amicizia? Cioè..tu osi chiamare amicizia il nostro rapporto? Io che ti
ascolto, sono paziente, ti sopporto mentre tu sbavi
dietro a Potter e non ti accorgi nemmeno della mia
esistenza?”
“ma severus..non puoi farmi questo…”
“stai zitta!!!! Sono
stanco!!!! Nessuno ormai può farmi cambiare
idea…addio Evans”
E se ne andò, con
passo veloce, lasciando la povera grifondoro sola
nella stanza delle necessità, a piangere.
Con la mente offuscata da
questi ricordi, dolci e amari nello stesso tempo, quasi sembrò non
accorgersi della donna che, evidentemente priva di vita, era a terra, poggiata
vicino ad una culla dall’aria malconcia.
“forza sev….devi farcela..devi dirle addio prima che giunga qui qualcuno
dell’ordine”.
Lentamente si
avvicinò al cadavere.
La sua Lliy
non era affatto cambiata in tutti questi anni.
Morbidi e setosi capelli rossi le incorniciavano il bel viso. I
lineamenti soavi e delicati, quasi a dimostrarne la purezza e la bontà
d’animo…e quegli occhi che, anche se, privi di vita, sembravano
ancora colmi d’amore per quella creaturina per cui aveva deciso di sacrificare la propria esistenza.
Le sue labbra, quelle due
morbide labbra che parevano ciliegie mature, che però
il nostro non aveva mai avuto il piacere di assaggiare.
L’uomo
prese ad accarezzare il viso
della donna dolcemente, quasi avesse paura di farle del male.
Non aveva mai pianto nella
sua vita. No avrebbe di sicuro pianto ora. Ma Severus non aveva ancora fatto
i conti con i suoi sentimenti. Una lacrima impertinente uscì
quindi dai suoi occhi, scivolò sul suo lungo naso adunco per
andare a finire sulla candida pelle della giovane.
Soffriva, in silenzio.
Soffriva, e ne era consapevole : non poteva continuare a mentire a se
stesso
Soffriva, davanti
all’evidenza : la sua Liliy,
morta
Soffriva, perché ne era stata la causa.
Soffriva al pensiero che lei
fosse morta sapendo di essere stata tradita dal suo
migliore amico.
Non poteva sopportarlo.
“lily,
questa canzone la dedico a te…a noi”
E, con un gesto della
bacchetta, la musica iniziò a diffondersi nell’aria
A hundred days have made me older
Since the last time that I saw your pretty face
A thousand lies have made me colder
And I don't think I can look at this the same
But all the miles that separate
Disappear now when I'm dreaming of your face
I'm here without you baby
But you're still on my lonely mind
I think about you baby
And I dream about you all the time
I'm here without you baby
But you're still with me in my dreams
And tonight it's only you and me
The miles just keep rollin'
As the people leave their way to say hello
I've heard this life is overrated
But I hope that it gets better as we go
I'm here without you baby
But you're still on my lonely mind
I think about you baby
And I dream about you all the time
I'm here without you baby
But you're still with me in my dreams
And tonight girl its only you and me
Everything I know, and anywhere I go
It gets hard but it wont take away my love
And when the last one falls
When it's all said and done
It gets hard but it wont take away my love
I'm here without you baby
But you're still on my lonely mind
I think about you baby
And I dream about you all the time
I'm here without you baby
But you're still with me in my dreams
And tonight girl its only you and me
Cento giorni mi hanno reso
più vecchio
dall'ultima volta che ho visto il tuo grazioso viso
Mille bugie mi hanno reso più freddo
e non penso di poter guardare alle cose nello stesso modo
Ma tutte le miglia che ci separano
scompaiono ora che sto sognando il tuo viso
Sono qui senza di te, amore
Ma tu sei ancora nei miei pensieri solitari
Io penso a te, amore
Sogno di te continuamente
Sono qui senza di te, amore
Ma tu sei ancora con me nei miei sogni
e stanotte ci siamo solo io e te
Le miglia continuano ad aumentare
quando la gente lascia la propria strada per salutare
Ho sentito che questa vita è stata sopravvalutata
ma spero sempre che un giorno possa migliorare
Sono qui senza di te, amore
Ma tu sei ancora nei miei pensieri solitari
Io penso a te, amore
Sogno di te continuamente
Sono qui senza di te, amore
Ma tu sei ancora con me nei miei sogni
Stanotte amore ci siamo solo io e te
Tutto quello che so, dovunque vado
E' dura ma non mi porterà via il mio amore
E quando tutto sarà finito
Quando tutto sarà stato detto e fatto
Sarà dura ma non mi porterà via il mio amore
Sono qui senza di te, amore
Ma tu sei ancora nei miei pensieri solitari
Io penso a te, amore
Sogno di te continuamente
Sono qui senza di te, amore
Ma tu sei ancora con me nei miei sogni
Stanotte amore ci siamo solo io e te
Guardandosi in giro,
notò un foglio consunto che sporgeva da un cassetto, che probabilmente
apparteneva ad una cassettiera della camera da letto andata distrutta nel
combattimento.
Anzi…ora che la
osservava meglio, era una lettera sigillata.
E poteva leggerne anche parte dell’indirizzo
“seve…”
Quella lettera …forse
era …per LUI???
La prese e, con mani
tremanti, la
aprì.
Riconobbe subito la sua
calligrafia. Curva, tondeggiante ed ordinatissima.
Un tuffo al cuore.
Guardò Lily, distesa accanto a lui, ed un moto improvviso di coraggio
misto a curiosità lo rinfrancò. Doveva leggerla. Non avrebbe
fatto il codardo, come suo solito.
23 Giugno 1981
Caro Severus,
sono certa che nel momento in cui tu aprirai questa busta io non ci
sarò più.
Conoscendoti, avendo noi passato moltissimi anni a
stretto contatto, quasi come fratello e sorella, sono certa che ora tu ti stia
rinfacciando tutto, la mia morte, quella di james……
Severus, non rinnegare il tuo passato. Sii fiero di te stesso, prenditi la responsabilità delle tue
scelte…..ma soprattutto, ed è questo uno dei motivi principali per
cui ti scrivo, devi essere capace di mettere per un momento da parte il tuo
orgoglio, cosa molto difficile…(non per niente sei una serpe), e capire
finalmente da che parte stare.
Dopo tutti questi anni, non ho cambiato opinione.
Lo sai. Sono testarda. E la maggior parte delle volte ho
ragione.
Se sei qui a leggere questa lettera, vuol dire che in cuor tuo sei convinto di avere sbagliato, e ti
sei pentito. So che il Severus che sta tenendo tra le
sue mani tremanti questa pergamena, è il Severus
che conoscevo da adolescente…..che amava
scherzare, ridere…orgoglioso ma buono… che teneva alla nostra
amicizia tanto quanto ci tengo io.
Ti prego, non far sì che il mio sacrificio
sia stato vano. Passa dalla parte giusta.
Ho già scritto una lettera a chi di dovere, e lui mi ha assicurato che verrai
accettato,..a loro non importa nulla del tuo passato.
Sev. Ti affido Harry. Spero che il vecchio
incantesimo che ho in serbo per quando Voldemort ci scoverà sia davvero così potente da
lasciare in vita Harry.
Aiutalo.
Fallo per me.
Tua Lily
PS: guardalo negli occhi.
Un timido raggio di sole la fronte corrugata dell’uomo.
Guardare chi? Cosa aveva voluto dire Lily con quella frase?
Improvvisamente quel
silenzio di riflessione fu interrotto da un pianto che proveniva dalla culla
rovesciata.
Il bambino aveva ripreso i
sensi.
Una piccola fonte di gioia,
quel pianto. Il bambino era sopravvissuto.
Scostò quelle tendine
ormai logore e lo vide.
I capelli corvini, non
troppo lunghi ma ribelli, che evidentemente si divincolavano al pettine.
Quei lineamenti.
James
Ma quegli occhi.
Lily.
Si avvicinò e,
dolcemente, lo prese in braccio.
“solo per te”
disse “Lily, solo per te io mi impegnerò
a proteggerlo”
Harry si era calmato. Severus notò
una cicatrice a forma di saetta che si trovava in mezzo alla fronte del bimbo.
Voldemort era stato sconfitto, e quel segno ne
era la riprova.
Udì dei passi dietro
di lui.
Lasciò il piccolo e
si nascose dietro ad un albero del giardino..
Vinto dalla
curiosità, si sporse per vedere chi fosse.
Era Silente.
L’anziano
preside prese il bimbo, guardando
rattristato i due corpi tra le macerie.
Piton si fece forza. Uscì dal suo nascondiglio e si
diresse verso Albus.
“salve Severus”
L’uomo guardò Silente, poi diresse il suo sguardo dritto
negli occhi verdi di Harry.
Abbassò la testa,
piangendo.
“mi dispiace”