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L’aria è così fredda e pungente che neanche nei tuoi
polmoni si riesce a scaldare, intorno a te non c’è altro che un manto di
neve, ma questa non ha l’aspetto di quella neve che mentre la si vede scendere
giù ti trasmette un senso di tranquillità e leggerezza nel cuore, piuttosto
sembra una sorta di coperta opprimente per questo mondo prossimo al collasso
sotto il potere dei tre uccelli leggendari.
Il titano del fuoco Moltres, il titano del ghiaccio
Articuno, e il titano del fulmine Zapdos, l’intero ecosistema è in balia dei
loro attacchi, l’equilibrio che poco tempo prima esisteva sembra essersi
spezzato del tutto e neanche l’intervento del guardiano degli oceani, Lugia,
sembra riuscire a ricomporne i pezzi.
Non potete far altro che assistere a questo lento implodere
del pianeta, ti volti, lo guardi e ti accorgi che è una di quelle poche volte
in cui puoi leggere nei suoi occhi non una semplice preoccupazione, ma paura, la
quale, a quel punto, cresce anche in te, perché se lui, il temerario e il più
delle volte incosciente del gruppo, ma sopratutto la persona dalla quale hai
sempre cercato protezione, ora lascia intravedere la propria angoscia significa
che la situazione forse è veramente fuori controllo.
Forse gli altri non l’hanno notato, ma tu al contrario
hai intuito subito il significato di quello sguardo, anche se il motivo di come
hai fatto non te la sapresti dare.
All’improvviso una forte esplosione ti costringe a
distogliere la tua attenzione da lui per vedere cosa sia successo. Lugia era
stato colpito dagli attacchi dei tre titani, non era stato in grado di evitarli
in tempo ed ora come tutti assisti sconvolta al suo precipitare sulla distesa
ghiacciata, perché con lui sta precipitando la sola speranza che ancora
rimaneva di poter porre fine a questa inutile battaglia.
Della sua presenza rimangono soltanto le increspature sulla
superficie marina dopodiché anche quest’ultime spariscono congelate dal
geloraggio di Articuno.
Una gelida folata di vento accompagna i vostri stati
d’animo, nessuno riesce a pronunciare una parola finché non è Slowking a
prendere l’iniziativa spiegando che Lugia può farcela solo con l’aiuto
della prescelta creatura, mentre lo dice si volge verso Ash ed è a quel punto
che ti illumini in viso, non hai più dubbi che le parole della leggenda siano
rivolte a lui, anche il resto del gruppo se ne convince, tutti tranne Ash.
In modo quasi inconsapevole vi siete voltati a guardarlo,
lo vedi indietreggiare esitante, sembra non voler realizzare quanto è stato
rivelato, un po’ ti sorprende questa sua reazione, tante sono state le volte
in cui ha agito senza pensare alla conseguenze future pur di salvare un amico o
un pokèmon, è nella sua natura. Ma capisci il perché della sua paura, questa
volta è in gioco il destino del mondo intero e lui è solo un ragazzo.
Melody mortificata
gli porge le sue scuse per averlo coinvolto e tu forse per cercare di
sdrammatizzare, per cacciare via quell’ansia che aveva iniziato a stringere
non solo il cuore del ragazzo ma anche il tuo, le rispondi che non c’è nulla
per cui scusarsi perché sono state tante le volte che per colpa della sua
testardaggine vi siete messi nei guai, ma anche da quella che doveva sembrare
una delle tue tipiche frecciatine traspare
tutto l’affetto nei suoi confronti che mai sei riuscita a confessare,
neanche a te stessa.
Quel breve momento viene spezzato dalla voce di Ash, ti
aspettavi che rispondesse per le rime, infondo finisce sempre così, una volta
un’infermiera Joy ti aveva detto che se due persone litigano è perché in
realtà si vogliono molto bene e tu hai sempre sperato che fosse vero, ma questa
volta la responsabilità che gli è stata affidata è talmente grande che non
riesce nemmeno a reagire come farebbe di suo solito, e così ecco l’ansia
torna a farsi spazio in te, senti che vorresti proteggerlo dagli eventi ma non
sai come, era lui quello che riusciva trovare una soluzione anche di fronte alle
situazioni più assurde, ora l’unica cosa che martella la tua mente è il
desiderio bruciante che quella maledetta leggenda non fosse mai esistita.
All’improvviso Melody tira fuori dalla sua sacca la sua
conchiglia ricordandosi di come il verso di Lugia e la melodia tramandata di
generazione in generazione nella sua città siano gli stessi.
Il suono riecheggia nell’aria e tutto il resto sembra
essersi annullato, la concentrazione è volta solo alla melodia, anche Lugia
dalle profondità oceaniche riesce a percepirla, a sentire l’energia che gli
infonde, forse non tutto è finito.
Lugia riemerso vi da la conferma di quello che già avevate
colto da soli, tutto questo può essere fermato solo con l’aiuto del
prescelto, ed ora anche Ash sembra averlo accettato, volge lo sguardo
all’orizzonte verso l’isola del Ghiaccio dove è custodita l’ultima sfera
che potrebbe fare la differenza, ma solo nelle sue mani può attivare il suo
potere come le altre due. Osserva i tre titani come per verificare se
effettivamente può farcela da solo a contrastarli, la risposta che si da è no,
e te rendi conto perché in modo impercettibile ha indietreggiato ancora una
volta.
I suoi pokèmon si raccolgono intorno a lui per infondergli
coraggio, loro sanno che può farcela, hanno piena fiducia nel loro allenatore.
E tu? Tu hai fiducia in lui? Ti chiedi, certo che ce
l’hai, ma non riesci a far rallentare i battiti del tuo cuore, ormai è
arrivato ad un bivio, accettare o meno il compito affidatogli. Ti accorgi che si
sforza di sorridere, è evidente che ha fatto la sua scelta, ma ha ancora paura,
non si sente ancora all’altezza e chinando la testa per nascondere gli occhi
lascia andare completamente le proprie emozioni, sta piangendo, lui che cercava
sempre di mostrare il suo lato più estroverso e sicuro di se si era lasciato
andare alle lacrime. Vorresti avvicinarti a lui e abbracciarlo per sussurrargli
che tu sei li, che non è necessario che affronti tutto questo da solo ma anche
stavolta non riesci a confessargli tutto, lo inciti dicendogli che può farcela,
ma lo fai con un filo di voce perché non sopporti le sue lacrime, gli vuoi
troppo bene per poterlo fare.
Nonostante tutto quella frase che a te sembrava non
abbastanza rispetto a ciò che stava provando, per lui è stata determinante,
gli ha fatto riconquistare tutta la fiducia che un attimo prima sembrava essere
sparita. Ora lo riconosci, però non sai se esserne sollevata o al contrario
ancora più preoccupata, conosci la sua proverbiale testardaggine e sai che
potrebbe mettere a rischio la propria vita pur di portare a termine quello che
si prefissa, per questo mentre lo vedi allontanarsi ti lasci sfuggire un
“buona fortuna Ash”.
Era passato un bel po’ di tempo da quando lui e Lugia se
ne erano andati in direzione dell’isola del Ghiaccio e ancora non si vedevano
all’orizzonte.
Speri con tutta te stessa che nulla sia andato storto, che
quando lo hai visto andar via non fosse l’ultima volta, scacci subito quest’ultimo
pensiero e mentre lo fai non riesci a non guardare davanti a te, non vuoi
perderti l’attimo in cui vedrai le loro sagome farsi avanti.
C’è una parte di te che ripete insistentemente le stesse
parole, così assillante che non riesci a non farle giungere alle labbra,
“fate presto!” dici, che più un’affermazione sembra essere una richiesta,
una supplica.
E come se fosse il destino a volerlo arriva la risposta a
questa tua supplica, è sulla groppa di Lugia, senti
la sua voce che tenta di richiamare la vostra attenzione, un semplice
“ehi!!!” che però ti comunica tutto, è come se volesse dirvi che è andato
tutto bene, che ce la fatta anche stavolta e adesso sta tornando, tornando da
te.
Quel tuo momento di sollievo che ti sembra di non aver
provato da secoli però viene cancellato in un istante dalla mano di quel
collezionista senza scrupoli. Lugia è stato catturato e tenta disperatamente di
liberarsi, segue il suo istinto di sopravvivenza e paradossalmente non si rende
conto che è proprio l’accanirsi in quel modo nel cercare di liberarsi a
consumargli le forze. Inevitabilmente si ritrova esausto e il guardiano degli
oceani precipita ancora, stavolta tutto sembra essere finito davvero.
Ma Melody non si rassegna e ti chiede di tenere la sua
conchiglia, tu la guardi perplessa e lei notando la tua reazione ti spiega che
ha intenzione di andare a cercare Ash, non le importa di cosa dice la leggenda,
Ash non può farcela da solo. A quelle parole rifiuti la conchiglia, non vuoi più
nasconderti, perché ti rendi conto che Ash non è mai solo, lui ha te, e non
hai paura ad ammetterlo, Melody ora lo ha capito e sentite che fra voi si è
instaurata un’amicizia.
Ti ritrovi a correre in direzione del mare, l’acqua è
gelida ma neanche questo può fermarti, ti tuffi, non ti importa se il freddo ti
sta attanagliando quasi a mozzarti il respiro, continui a nuotare per
raggiungerlo. Eccolo, sarebbe già affogato se non fosse per Pikachu che a
stento riesce a tenerlo fuori dall’acqua, ti affretti, lo prendi fra le
braccia e ti lasci trasportare con l’aiuto di Tracy dalla fune a cui sei
legata, preoccupandoti sempre e solo di lui.
Arrivati sulla spiaggia ti lasci giusto il tempo di
riprendere fiato, è tutta li l’attenzione che dedichi a te stessa, torni
subito da Ash che ancora non ha ripreso coscienza. Lo scuoti, lo chiami con la
stessa voce supplichevole di quando aspettavi che tornasse, rotta
dall’emozione quando ti sfugge un “non
puoi…” ma non termini la frase, non riesci
a pensare alla possibilità che quegli occhi non si riaprano più.
Le tue paure spariscono nell’attimo in cui lo vedi
svegliarsi, alzarsi, pensi che stia bene ma non appena ti accorgi che vacilla
capisci che non si è ripreso del tutto. Vorresti impedirgli di continuare,
dirgli di riposarsi quel poco che gli serve, ma lui smorza ogni tuo tentativo e
sai che non puoi fare nulla, non si fermerà finché non avrà portato a termine
il suo compito.
Così, come fossi il suo angelo custode lo segui pronta a
riprenderlo nel caso le sue gambe non riuscissero a sorreggerlo, ed è
inevitabile, infatti dopo il primo scalino accade quello che temevi. Da una
parte ti domandi perché sia così ostinato, cosa gli costava fermarsi per un
attimo prima di correre verso le scale, ma dall’altra sai che è proprio
questo suo particolare carattere che ti ha permesso di affezionarti così tanto
a lui. Mentre si fa forza per rimettersi in piedi non cerca il sostegno su Tracy,
ma poggia la mano solo la tua spalla e li capisci che lui non è affatto
convinto di poter far tutto da solo e la persona su cui ha deciso di affidarsi
sei tu.
Non fatemi domande!XD non so come sia venuta fuori questa
ff(se è degna di essere definita così)so solo che rivedendo il secondo film(in
ingleseO.o) mi è venuto da scrivere all'improvviso! io non sono normale lo so:P
diciamo che almeno sapete che sono ancora vivaXD kisses
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