End
of Illusion
Era la seconda volta che mi ritrovavo a piangere da quando ero
diventato un Nessuno. Non che nella mia “vera” vita
fosse molto diverso…almeno credo,purtroppo la memoria tende
a fare i capricci su questo argomento.
In ogni caso versare delle lacrime era davvero un evento eccezionale
per noi,quasi impossibile;come io stesso pensavo fino a quando non mi
era capitato.
Entrambe le volte per colpa sua.
Forse i resti del suo cuore avevano intaccato la mia indolenza
emotiva…
Chi lo sa…
Fatto sta che era successo,e ora accadeva ancora senza che riuscissi a
porvi un freno.
Pensando a tutte le volte che sono finito in quella stanza
vuota,bianca,uguale a tutte le altre,così per abitudine,mi
viene da ridere.
Si,ridere.
Rido e piango nello stesso momento.
Rido della mia illusione,della mia
ingenuità,dell’assurdo desiderio a cui continuavo
ostinatamente ad aggrapparmi.
Eppure non riesco proprio a farmene una ragione,anche se so
perché se ne è andato…
Sono ancora una volta incompleto.
Quando lui era con me mai,mai una volta si è affacciata
questa orribile sensazione:ora non riesco a sentire altro. E’
opprimente. Come se qualcuno continuasse a
strozzarmi,all’infinito.
Non riuscivo più a sopportarlo,né a sopportare la
lontananza. Non ero in grado di dimenticare il suo volto,i suoi occhi,i
suoi baci delicati,i suoi sorrisi,così rari,da renderli
ancora più speciali,persino i suoi brontolii mi mancavano.
Sono patetico,lo so.
Non si può vivere nei ricordi,me ne sono reso conto quando
sono andato a cercarlo.
Le cose cambiano,le persone cambiano,ne ero consapevole.
Sapevo che aveva dimenticato l’Organizzazione,ma pensavo che
di me qualcosa gli fosse rimasto. Pensavo che rivedendomi si sarebbe
ricordato.
<< Tu per
me sei speciale,Axel >> così mi
disse una volta. Me lo ricordo bene:era diventato rosso quanto i miei
capelli per l’imbarazzo.
Speciale…alla fine non lo ero poi molto…
Quello veramente speciale era lui,diverso da me e da qualsiasi altro
Nessuno.
Unico. Umano.
Era destinato a qualcosa di più rispetto a noi. Ne ero
convinto e lo sono anche adesso mentre piango come un bambino seduto
quassù sulla cima della torre.
Non dovrei stare qui troppo a lungo,Saїx mi sta cercando per farmi la
pelle.
Ormai non importa quello che accadrà,in un modo o
nell’altro,prima o dopo, anche io mi dissolverò
come tutti gli altri…Nessuno piangerà per me.
Rido.
Non mi vengono più nemmeno battute divertenti.
E mentre sto sorridendo lo vedo laggiù che corre lungo la
strada.
Non lui,l’altro.
Anche se da quassù sembra proprio lui.
All’improvviso so cosa voglio,so cosa fare.
Voglio che qualcuno si ricordi di me quando sarò morto.
Così lo seguo,forse ho capito dove sta andando.
Ho ragione.
La vecchia villa,l’altra Twilight Town.
La sua Twilight Town.
Che abbia compreso finalmente?
Arrivai poco dopo di lui nel passaggio per il Mondo che Non Esiste.
E’ circondato dai Nessuno,forse un tantino in
difficoltà.
E’ il mio turno. Entro in scena.
Volevo fare l’eroe così gli dico di andare
avanti,ma nemmeno il tempo di concludere la frase che vengo atterrato
da quegli stupidi gusci vuoti.
Che pessima figura! Non so perché ma mi viene nuovamente da
ridere.
Sono davvero diventato inutile.
Sento il peso dei loro corpi sopra di me svanire. Lui non se
n’è andato,è rimasto ad aiutarmi.
Che cocciuto! Me lo dovevo aspettare,in fondo hanno più di
qualcosa in comune.
Iniziamo a combattere,insieme,come ai vecchi tempi.
Beh non proprio come ai vecchi tempi,però…lo
sembra davvero.
Era parecchio che non mi divertivo così.
Sentivo le forze che piano piano mi abbandonavano,le energie che
scivolavano via lentamente.
Così decisi di farlo.
Il ragazzo da solo non sarebbe mai riuscito a farcela.
Mi accesi come un fiammifero,letteralmente,e…BOOM!
In un attimo le miriadi di Nessuno erano scomparse:a quanto pare non
ero ancora del tutto inutile...
…Avevo pagato caro il mio gesto però:stavo
svanendo.
Troppo debole per muovermi,rimaneva solo la parola seppur mi costasse
notevole fatica.
Il mio compagno di battaglia vicino a me era incredulo
e…triste?
No. E’ solo la mia impressione.
Gli parlo,gli chiedo scusa per Kairi.
Lui mi dice che potrò scusarmi con lei quando la
vedrò.
Rido. Non mi muoverò più di qui,anche lui lo sa.
E poi,che scuse potrei mai fare?
Io non possiedo un cuore.
Osservo il suo sguardo,dispiaciuto di non poter far nulla per aiutarmi.
Ma io non voglio essere aiutato,non ho più ragione di
continuare la mia esistenza.
Mi lascio trasportare. Gli rivelo cose che non avrei voluto dire,cose
che da tempo straziano la mia anima,che avrei voluto dire a lui.
Davvero,sono davvero patetico.
Lui ascolta,il suo sguardo si fa opaco.
Forse capisce il mio dolore.
Prima di scomparire gli apro un varco per raggiungere
l’Organizzazione.
Un regalo d’addio.
Ho fatto tanti sbagli,il più grave quello di avergli
permesso di andarsene.
Egoista. Non lui,io.
Anche io avrei potuto seguirlo,aiutarlo. In fondo eravamo…
Beh,oramai non ha più importanza.
L’ultima cosa che sento è il mio nome,pronunciato
con una tale familiarità da farmi pensare che alla fine
lui,Roxas,sia almeno venuto a salutarmi.
E’ un’ illusione,ne sono consapevole.
Ma è una così bella,bella illusione.
Da un pò la
volevo scrivere una Oneshot su loro due e alla fine l'ho fatto,spero
sia piaciuta!
Lasciate pure qualche commento se volete! ^^
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