L’ULTIMO DOLORE
Ti amo.
Almeno di questo sono sicura.
Ti amo nonostante tu mi abbia mandato via.
Mi hai ingannato.
Mi hai dato la speranza di una fuga d’amore.
Credevo davvero a noi due, insieme, su quell’aereo.
Credevo alla nostra nuova vita insieme.
Lontano da Springfield.
Lontano dai vincoli che ci impedivano di essere felici e di amarci.
Invece tu avevi in mente altro. Fin dall’inizio.
Alla fine mi hai messo su quell’aereo in compagnia dei miei
genitori.
Non ero sola, eppure mi sembrava di non esserlo mai stata come in quel
momento.
Prima di andarmene di ho detto ti amo.
Tu non mi hai risposto.
Tu hai lasciato che io mi allontanassi.
Mi hai lasciato andare via da te.
Per sempre.
Tu credevi che la mia fosse solo un’infatuazione da ragazzina?
Credevi che passando un po’ di tempo lontana da te mi sarebbe
passata?
Che sarei tornata alla mia vita come se niente fosse stato?
Beh, ti comunico che ti sei sbagliato.
Perché è passato quasi un anno, ma io ti amo
ancora.
E ti desidero.
Esattamente come un anno fa.
Ma forse tu sei tornato veramente alla vita di prima.
Magari hai avuto altre donne.
E, magari, non ti interessa più niente di me.
In fin dei conti, che cosa è stata la nostra storia?
E’ stata solo un capriccio.
Un mio capriccio, per la precisione.
Tuttavia non posso restare con il dubbio per sempre.
E’ per questo che, all’insaputa di tutti, sono
tornata.
Sono di nuovo qui, a Springfield.
Verrò a cercarti.
Voglio vederti.
Voglio sapere che cosa dirai quando saremo una di fronte
all’altro.
Adesso sono davanti alla porta della tua stanza.
Sono riuscita a non farmi beccare da nessuno, neppure da mia zia.
Adesso devo solo trovare il coraggio di bussare.
Ma qualcosa mi ferma.
E’ la voce di una donna che frena la mia mano, già
pronta sulla tua porta.
E la cosa che veramente mi sconvolge, è sapere a chi quella
voce appartiene.
Non ho dubbi.
E’ la voce di mia zia Cassie.
E un terribile dolore si fa strada nel mio petto, quando comprendo il
motivo per cui lei è nella tua stanza.
Adesso è lei il tuo amore.
E adesso capisco che è veramente finita.
In questo istante il mio cuore va a pezzi.
Tutte le mie speranze dell’ultimo anno, di rivederti e
amarti, si frantumano.
Ma sono abbastanza lucida da avere il buon senso di non fermarmi dove
sono.
Lentamente spingo le mie gambe a muoversi.
Ripercorro tutta la strada che ho fatto per arrivare alla tua stanza.
Esco dal Beacon e chiamo un taxi.
Mi faccio portare all’aeroporto.
Il prossimo aereo per Parigi parte fra mezzora.
E io aspetto.
E mentre aspetto sento che la mia mente è in trance.
Del mio cuore non è rimasto più niente.
Ed è in quel momento che decido.
Non metterò mai più piede in questa
città.
Me ne vado per sempre.
Addio Springfield.
Ho ricevuto troppo dolore in questa città.
Dalla mia famiglia.
Da Ben Reade.
Da Tony Santos.
E ora da te, Jeffrey O’Neill.
Adesso basta.
E’ l’ora di dire addio.
Solo quando sono sull’aereo, comodamente seduta sul mio
sedile, che mi concedo di piangere.
Di dare sfogo al mio dolore.
E, attraverso quelle lacrime, perdo me stessa.
D’ora in avanti niente sarà più come
prima.
Rinascerò.
Sarò un’altra.
Non permetterò più a nessuno di ferirmi.
Nessuno potrà colpire e affondare di nuovo Marah Lewis.
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