Non sarai mai solo, okay? Te lo prometto. di Kath_Mary (/viewuser.php?uid=422983)
Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Continuo Alaric
Non sarai mai solo okay? Te lo prometto.
" Perché alla fine, quando perdi una persona, ogni candela, ogni preghiera non compenserà
mai il fatto che l’unica cosa che ti rimane è un vuoto nella tua vita al
posto della persona
che amavi tanto e una lapide,
con incisa una data di nascita sicuramente sbagliata."
Damon Salvatore.
L'altro lato (?) è così che in molti lo chiamano; ma non
esiste un altro lato, non c'è nessun mondo parallelo, siamo
tutti sulla stessa terra, solo che, noi non possiamo interagire con
loro.
Ero seduto al Grill, come ogni giorno, Damon sostava alla mia destra
sorseggiando il solito bourbon, io mi limitavo ad osservarlo, lui non
poteva vedermi, ma nonostante la mia assenza, riusciva a sentire la mia
presenza. -Questo posto è occupato.-
affermava a chiunque provasse a sedersi alla sua sinistra, un sorriso
appariva sul mio viso a quelle assurde affermazioni; si, io ero
lì, ma nessuno poteva vedermi nè tanto meno sentirmi.
La nostalgia si impossessò del mio corpo, della mia mente.
-Damon, amico mio; quanto vorrei che
tu potessi sentirmi, quanto vorrei che tu potessi vedermi anche solo
un'istante, per renderti conto che non sei solo, che non lo sei mai
stato. Se penso alla nostra amicizia mi scappa un sorriso, ti chiedi
perché (?) perché io ti odiavo, io volevo ucciderti, tu
hai provato ad uccidermi; e adesso (?) adesso la nostra amicizia era
grande, eri il mio compagno di bevute, la nostra complicità non
aveva confini, eravamo mitici, proprio come hai sempre detto tu, lo
eravamo, lo eravamo davvero.-
Mi resi conto che stavo parlando a vuoto quando sentii la voce di Damon
provenire da fuori il Grill, ero preso dalla nostalgia così
tanto da non accorgermi che lui aveva lasciato il nostro posto, il
nostro ritrovo. Mi recai fuori, erano tutti lì, tenevano in mano
delle lantarne, pronte per essere lanciate verso il cielo buio,
illuminato solo dalle stelle. Damon si allontanò da tutti, io
non potevo fare altro che seguirlo, si fermò davanti una tomba;
la mia!
-Stanno lanciando in cielo delle lanterne.- disse con tono ironico, come suo solito -Riesci a crederci?- continuò voltando il suo sguardo verso di me, io ero lì, io lo stavo osservando, ma lui non poteva saperlo.
Damon non si fermò, continuo a bofonchiare come suo solito fare, ma pensandoci bene... Damon è Damon.
Io non riuscii a trattenere le risate, Damon, stava parlando da solo
(?) In realtà lui parlava con me, ed io lo stavo ascoltando, ma
se qualcuno lo avesse visto in queste condizioni lo avrebbe creduto
pazzo.
-Grazie per avermi lasciato qui a fare il babysitter. Perché a quest'ora me ne sarei dovuto andare già da tempo.-
In realtà ciò che stava cercando di dire era un semplice "Grazie per avermi lasciato da solo" ma evidentemente, quelle parole, erano difficili da pronunciare per lui.
-Sei in grosso debito con me.- chiarì infine, prima di allontanarsi.
Io osservai il mio migliore amico sparire; quanto avrei voluto parlare
con lui, proprio adesso, che lui ne aveva bisogno, ma io sarò
sempre con lui, non sarà mai solo, anche se lui non
riuscirà a vedermi.
-Mi manchi anche tu, amico.- sussurrai io, consapevole del fatto che Damon non avrebbe mai sentito le mie parole.
|
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=2090166 |