La Sala era addobbata a festa con delicati fiori e luci che
davano un aria romantica, Il tavolo delle bevande era posizionato di lato,
vicino ad un piccolo palco ed all’orchestra dove una melodiosa musica veniva
suonata invadendo tutta la Sala e facendo ballare le coppie al centro di essa.
Ma c’era qualcuno a cui non andava ballare e stava seduto
vicino al tavolo del buffet guardando come incantato le coppie. Il giovane, che avrà avuto venti
anni, era vestito con una lunga giacca nera e con una camicia grigia sopra a dei pantaloni dello stesso colore
della giacca, portava i suoi biondi capelli legati da un morbido nastro e i
suoi occhi grigi erano fissi sulla Sala.
“Ehi Lucius! Che fai punti qualche bella donzella? Magari
una delle sorelle Black?” chiese un giovane della stessa età di Lucius, vestito
anche lui molto elegante, con pantaloni e giacca grigi e camicia bianca, aveva
capelli neri leggermente mossi che gli
arrivavano sotto il mento e occhi nocciola.
“No Rodulphus, che cosa te lo fa pensare?” chiese Lucius
sempre guardando la Sala danzante.
“Che non è normale per te rimanere seduto su una sedia a
fissare le coppie che ballano invece di unirti a loro o far chiasso con i tuoi
amici.” Rispose Rodulphus accennando ad un sorriso.
Lucius sospira e continua a guardare le coppie che ballano.
Il suo amico prende una sedia e si siede accanto a lui.
“Dimmi, chi hai visto che ti affascina tanto?” chiese
Rodulphus.
“La più giovane delle sorelle Black, Narcissa.” Rispose
Lucius senza staccare gli occhi dalla ragazza. Ella stava ballando con un
giovane un ballo lento, aveva indosso un elegante vestito color panna che
ricadeva morbido mettendo in risalto il suo giovane corpo, i suoi capelli
biondi oscillavano ad ogni movimento del ballo, facendo sembrare più leggiadra
la sua figura.
“Non ti do tutti i torti, ma preferisco maggiormente
Bellatrix Black.” Disse Rodulpuhs anche lui rapito dall’altra ragazza. Ella era
la più grande delle tre sorelle, anche lei come Narcissa stava ballando ma la
sua figura era più misteriosa di quella della sorella. Indossava un lungo
vestito nero, con delle ricamature bianche e i suoi mossi capelli neri
contribuivano a quell’aura di mistero.
I due amici rimasero a guardare le due sorelle fino alla
fine delle danze, poi Bellatrix continuò a ballare, ma Narcissa si fermò e si
mise a sedere in un angolo.
“Dai Lucius, questa è la tua occasione.” Disse ammiccando a
Narcissa.
“No Rodulphus, non credo che andrò, magari nemmeno si
ricorda di me…” rispose Lucius sporgendosi per vedere la ragazza.
“Ma se non provi non lo saprai mai, io dico che devi
tentare.” Insistette Rodulphus.
“Ok, ma se non va a importo ti ritengo responsabile.” Disse
Lucius scherzando.
“Buona fortuna amico.” Sussurrò Rodulphus a Lucius che si
alzò. Con passo deciso si recò verso la ragazza, che stava guardando le altre
coppie ballare, e gli si sedette accanto.
“Buona sera Miss Black.” Disse lui guardandola in viso.
Narcissa si girò verso Lucius, lo guardò con interesse e poi
disse sorridendo:
“Buona sera a lei Mr Malfoy.”
“Si ricorda di me?” azzardò lui.
“E come potrei dimenticarmene? È passato solo un anno dal
nostro ultimo anno ad Hogwarts e di lei mi ricordo perfettamente.” Rispose la
ragazza.
“Si ricorda di me positivamente o negativamente?” chiese
incuriosito Lucius.
“Uhm…direi positivamente, e poi lei non era un tipo che
passava inosservato.” Concluse lei.
“In che senso?” chiese lui, anche se la risposta l’aveva già
immaginata la voleva sentire pronunciare da lei.
“Bè lei è un bel ragazzo, e nel mondo femminile non passa
certo inosservato. Ad Hogwarts faceva strage di cuori, ancora adesso?” chiese
Narcissa incuriosita.
“Lei mi lusinga, ma mi chiami Lucius la prego.” Rispose lui.
“Certo come vuol…ehm, come vuoi Lucius.” Disse lei
sorridendo. “Anche io preferirei che mi chiamassi Narcissa.”
“Ma certo Narcissa.” Disse Lucius. “Vado a prendere qualcosa
da bere, vuoi nulla?”
“No grazie, non amo bere, soprattutto alle feste da ballo.”
Rispose educatamente lei.
Lui si alzò e si diresse verso il tavolo del buffet, dove
trovò Rodulphus che, anche se seduto e calmo, era impaziente di sapere come era
andata.
“Lucius, dimmi tutto, come è andata?” chiese impaziente
Rodulphus.
“Tutto bene per ora, si ricordava di me e abbiamo iniziato a
parlare un po’…” disse Lucius, poi continuò “E tu invece? Non le chiedi un
ballo a Bellatrix?”
“Bè ecco…non credo andrò, io non…” cercò di dire Rodulphus
ma fu interrotto dall’amico.
“Su dai Rod, non fare il timidone e buttati nella mischia!”
disse Lucius dandogli una pacca sulla spalla e tornando da Narcissa con un
bicchiere in mano.
“Eccomi di ritorno.” Annunciò Lucius.
“Oh, finalmente.” Disse Narcissa sorridendo. “La persona con
cui ti sei fermato a parlare, non è quella che ora sta ballando con mia sorella
Bellatrix?” chiese lei pochi minuti dopo.
Lucius si girò in direzione della pista e vide Rodulphus che
volteggiava con la bella sorella Black. Non poté evitare di sorridere
impercettibilmente guardando il suo amico ballare con la ragazza che aveva
puntato.
“Si è lui.” Disse Lucius continuando a guardare le coppie
danzanti.
La canzone finì e subito ne attacco un'altra, un lento.
Lucius stava guardando le coppie abbracciarsi e cominciare a
volteggiare lentamente, quando Narcissa parlò e lui si girò a guardarla in
viso.
“Ti piacerebbe danzare questo balle con me?” gli chiese lei.
“Non dovrebbe essere l’uomo a chiederlo?” chiese lui con
fare scherzoso.
“Bè si…”
“Bene allora facciamo come si deve” disse Lucius, poi
alzandosi e porgendole la mano continuò “Narcissa, ti andrebbe di ballare con
me questo ballo?”
Lei sorrise. “Certamente.” Disse. E mise la sua minuta mano
sopra quella di Lucius, che avvolse le sue dita attorno alle sue.
Mano per la mano entrarono lentamente dentro la Sala, le
coppie stavano già ballando e loro le imitarono subito.
Nessuno dei due parlò, le parole non servivano. Narcissa
appoggiò la sua testa sopra la spalla di Lucius, che la teneva per i fianchi e
la guardava in viso.
Alla fine del ballo Narcissa alzò la testa e lo guardò.
“Sei bravo a ballare.” Disse.
“Anche tu.” Le rispose Lucius.
“Adesso devo andare, ma mi farebbe piacere rincontrarti
ancora.” Gli disse lei avvicinandosi al suo viso.
Lui non rispose ma coprì la distanza che gli mancava per
arrivare al suo viso fino a che le loro labbra non si incontrarono. Si
baciarono appassionatamente per un po’ di tempo, fino a quando Narcissa
interruppe quel contatto.
“A presto mio Lucius.” Disse lei e sorridendo si incamminò
verso l’uscita della Sala.
Lucius rimase in mezzo alla pista da ballo, come
paralizzato, paralizzato dalla sua immensa bellezza. Non gli era mai parsa più
bella prima. Il suo viso era perfetto, le sue labbra due morbidi petali di
rosa, i suoi capelli delle sete pregiate, la sua bellezza incomparabile. E
mentre la guardava andare via gli sembrava di non averla mai vista prima, gli
sembrava fosse la prima volta che la vedesse, gli sembrava proprio come la
prima volta.