I ragazzi in classe
chiacchieravano del più e del meno attendendo
l’arrivo della professoressa e con l’inizio della
lezione. Chad sedeva sul banco di troy con la palla sotto il braccio,
impegnato in un accesa discussione con Zeke su chi fosse il
più grande giocatore di basket degli ultimi cinque anni.
Troy ascoltava con falso interesse i due giovani mentre in
realtà era troppo concentrato ad ammirare la bellissima e
attraente biondina Evans.
Quest’ultima
era intenta ad illustrare alle sue due migliori amiche, Gabriella e
Taylor, l’importanza dello smalto e delle unghie curate.
Gabriella ascoltava interessata mentre si guardava le unghie
mangiucchiate, mentre Taylor sbuffava e sospirava desiderando
ardentemente l’arrivo della professoressa.
La Darbus
entrò sbattendo la porta e facendo così
sobbalzare tutti dallo spavento. Sharpay si sedette composta al proprio
posto, imitata da Gabriella e Taylor.
Chad scese dal banco
di Troy e si sedette con un balzo al proprio posto.
“Buongiorno
signori e signorine.”.
“Buongiorno.”.
“Allora
ragazzi…oggi ci saranno i laboratori per la giornata della
creatività!”.
La classe
esultò entusiasta: laboratori uguale a niente lezione!
Taylor sorrise: lei
aveva optato per il laboratorio sulla chimica, insieme a Gabriella e a
Sharpay.
Dalla parte opposta
della classe lo stesso sorriso si dipinse sul volto di un giovane:
Chad. Infatti era molto allegro perché oltre a saltare le
lezioni, avrebbe passato il resto della mattinata giocando a basket o a
baseball. Troy, Ryan e lui si erano iscritti al laboratorio sportivo.
“Purtroppo
c’è un problema: due professori sono ammalati, e
quindi due laboratori sono stati rimandati alla settimana prossima, i
due laboratori sono quello di chimica e lo sportivo. In compenso
però sono stati liberati dei posti a due laboratori: arte e
teatro. Oltre a questo la professoressa di cucina a offerto la sua
disponibilità ad accogliere due ragazzi.”.
Chad, Taylor, Ryan,
Gabriella e Troy impallidirono.
L’unica
entusiasta fu Sharpay che era stata costretta ad andare al laboratorio
di chimica dalle sue amiche, ma che ora poteva dedicarsi al teatro.
La professoressa
riprese il suo discorso.
“Quindi ho
pensato di suddividere i sei ragazzi che rimangono senza laboratori a
coppie: Sharpay e Bolton a teatro con me; Ryan e Montez a arte con la
professoressa Martin; Danforth e Mckessie a cucina con la professoressa
Robin. Questo è tutto potete andare.”.
Sharpay
afferrò Troy per il colletto e lo attirò dietro
di se per la strada verso il teatro.
Ryan prese Gabriella a
braccetto e la condusse verso il laboratorio d’atre.
Due alunni rimasero da
soli in classe: Chad e Taylor.
Entrambi pietrificati
ai loro posti da quando la Darbus aveva comunicato loro che avrebbero
dovuto lavorare insieme.
Chad si
voltò esterrefatto e la fissò negli occhi
dubbioso.
“Ma
è mai possibile che io mi ritrovi sempre in coppia con una
secchiona???”.
Taylor infuriata lo
guardò con uno sguardo omicida e radunando le sue cose disse.
“Credimi io
non vorrei…sarebbe più produttivo lavorare con un
babbuino! Ops scusa…dimenticavo che hai il loro stesso grado
di intelligenza!!!”.
Chad sbuffò
e la seguì per i corridoi della scuola.
Aggiunsero
l’aula e quando entrarono sulla scrivania era seduta la
professoressa Robin che li accolse con un sorriso.
Si alzò,
radunò le sue cose nella borsa e quest’ultima se
la mise sulle spalle.
Li osservò
e con voce melliflua disse:
“Io sono
leggermente impegnata con un imprevisto accaduto poco fa ad alcuni miei
studenti. Ma non preoccupatevi, sono nella stanza qui di fianco. Sulla
lavagna c’è scritto il dolce che vi chiedo di
preparare e i suoi ingredienti. Le istruzioni sono sul libro sulla
cattedra e siccome sento di potermi fidare da soli, vi
lascerò fare tutto da soli, ma per qualsiasi cosa
chiamatemi! D’accordo?”.
Prima che i due
riuscirono a rispondere la professoressa usci lasciandoli da soli nella
classe-cucina.
Taylor
sospirò e si sedette su uno sgabello pesantemente. Prese il
grembiule appoggiato su una sedia e se lo mise. Prese un elastichetto
nero e si legò i capelli in una coda alta. Si
lavò le mani e si avvicinò alla lavagna per
leggere gli ingredienti.
Alzo lo sguardo e
incontro quello sorpreso di Chad, in piedi sulla porta.
“Non vorrai
davvero cucinare?”.
Le chiese squadrandola
stupefatto.
“Abbiamo
altra scelta?”.
Domandò
Taylor con uno sguardo superiore.
“No…in
effetti no, ma io non mi metto nessun grembiule, tanto meno se
è rosa con i fiorellini!”.
Disse fissando con
disgusto il grembiule che Taylor aveva indossato.
“D’accordo,
ma i capelli te li leghi!”.
Disse con un tono e
un’espressione che non ammetteva repliche. Chad
afferrò sbuffando un elastichetto che Taylor gli porgeva e
si fece un codino per quanto possibile.
Taylor rivolse di
nuovo lo sguardo verso la lavagna.
Lo scoscio
dell’acqua la fece voltare di nuovo verso Chad. Rimase un
attimo sconcertata da quanto fosse bello anche con i capelli legati
dietro alla nuca.
Lui si stava lavando
le mani e, asciugatosi, si tirò su le maniche fino al gomito.
Alzo
all’improvviso lo sguardo e incontrò quello di
Taylor che ancora lo fissava imbambolata.
“Che
c’è?”.
Domandò
corrucciato.
“Nulla…nulla….piuttosto
organizziamoci: tu mi passi gli ingredienti mentre io impasto per la
costrata…ok?”.
Taylor
arrossì vistosamente per essere stata colta in fallo.
“Ok
coach!”.
Rispose Chad con un
sorriso ampio e raggiante.
Taylor sorrise e
distolse lo sguardo da quel bellissimo sorriso.
Lui la
fissò un istante per poi seguirla dietro al bancone.
Iniziarono ad
impastare e a misurare e pesare gli ingredienti.
“Zucchero!”.
Mormorò
Taylor senza distogliere lo sguardo dall’impasto.
Chad gli porse il
barattolo e lei ne verso quanto richiesto.
Restituì il
barattolo a Chad che sobbalzò non appena si accorse della
scritta sul barattolo.
“Ops…”.
La voce di Chad era
leggermente preoccupata.
“Cosa
c’è?”.
Domandò
Taylor distogliendo la sua attenzione dalla pasta per volgerla verso un
agitato e preoccupato Chad che fissava scioccato il barattolo dello
zucchero.
“Ehm…sai
i barattoli dello zucchero e del sale sono
uguali…”.
Deglutì
alzando lo sguardo e incontrando quello omicida di Taylor.
“Sei un
disastro! Come hai potuto scambiare il barattolo del sale con quello
dello zucchero???”.
Domandò
Taylor a voce esageratamente troppo alta.
“Scusa…ti
chiedo scusa…non l’ho fatto a
posta…è solo che sono uguali!”.
Chad guardò
mortificato l’impasto sul bancone.
Ne prese un pezzetto e
se lo mise in bocca.
Taylor lo
guardò con superiorità preparandosi ad una faccia
disgustata…che come previsto arrivò.
“Mamma mia
che schifo!!!”.
Gridò Chad
passandosi una mano sulla lingua per cercare di eliminare il sapore
insopportabile della pasta male-uscita.
Taylor
scoppiò a ridere come una pazza.
Il volto di Chad era
sconvolto e disgustato.
Le lacrime scesero
veloci dagli occhi della giovane che faceva fatica a trattenersi dal
ridere.
Chad la
guardò leggermente sorpreso.
Il suo sorriso, lo
contagiò tanto che scoppiò a ridere anche lui di
se stesso.
Poco dopo riacquistato
il controllo e la calma i due ragazzi ricominciarono tutto da capo.
Questa volta Chad fece
più attenzione allo zucchero e al sale.
Finito di impastare
Chad la stese nel vassoio di allumino e prese dal frigo la marmellata
di albicocche.
Si voltò
sorridente e indicò la lavagna.
“Lì
c’è scritto che possiamo scegliere noi la
marmellata! Bene, ci mettiamo quella di albicocche, la
migliore!”.
“Cosa? Spero
tu stia scherzando? La marmellata migliore è quella alle
ciliegie!”.
Disse Taylor estraendo
dal frigo un barattolo con una sostanza scura, tendente al nero con
alcune sfumature rosse.
“Albicocche!”.
“Ciliegie!”.
“Albicocche!”.
“Ciliegie!”.
“Albicocc…”.
I ragazzo non
riuscì a terminare la frase che fu interrotto dal sapore
dolce, ma forte della marmellata di ciliegie.
Taylor estrasse il
cucchiaino dalle labbra di Chad e lo scrutò con un sorriso
divertito e superiore.
“Allora
ancora convinto?”.
Prima che il ragazzo
potesse rispondere prese il cucchiaino utilizzato precedentemente per
lui e lo mise nel barattolo. Portò il cucchiaino alle labbra
e assaggiò il sapore della marmellata.
Chiuse gli occhi e
estrasse il cucchiaino dalle proprie labbra. Lo appoggiò su
esse e sospirò. Che buona la marmellata!
Chad la
fissò esterrefatto. Cosa avrebbe dato per essere quel
cucchiaino. Restare appoggiato sulle sue labbra. Pensando di sfiorarle
con le sue in un bacio un brivido gli percorse la schiena.
Taylor aprì
gli occhi estasiata dal sapore dolce e si trovò a pochi
passi Chad che la fissava immobile.
“Allora…cosa
ne pensi? Ciliegie o albicocche?”.
“…”.
“Ehi…ma
hai perso la voce?”.
Domandò
sorridendo curiosa e soddisfatta.
Lui senza pensare le
passò un braccio introno alla vita e la strinse a se, mentre
con l’altra mano le scioglieva la coda, liberando i capelli
che ricaddero dolcemente sulle spalle.
Il sorriso sul volto
di Taylor scomparve lasciando posto ad un espressione scioccata.
Il ragazzo
avvicinò il suo volto a quello di lei e le
sussurrò a fior di labbra.
“Sono ancora
indeciso….ma conosco il modo per
scegliere…”.
Le posò le
labbra sulle sue. Taylor perse un battito e rimase rigida tra le sue
braccia.
Il ragazzo si
separò sentendo che la ragazza non reagiva, preoccupato di
aver fatto qualche cosa contro il uso volere si separò e la
fissò negli occhi.
Lei lo
guardò e come se si fosse risvegliata da un sogno gli
afferrò il volto tra le mani e lo attirò a se
facendo in modo che le loro labbra si incontrassero di nuovo.
Ma stavolta appena
schiuse le labbra il ragazzo approfondì il bacio.
Taylor come in un
sogno passò le mani dal volto al collo di lui e poi
imitandolo liberò i riccioli ribelli dal codino, che
ricaddero disordinati intono al volto.
Si baciarono per un
tempo che parve infinito, poi quando si separarono il ragazzo sorrise
entusiasta e le disse accarezzandole una guancia dolcemente.
“Mi hai
convinto Mckessie, la marmellata di ciliegie d’ora in poi
sarà la mia preferita…”.
La ragazza
scoppiò a ridere e lo baciò sulle labbra di nuovo.
“Chad…ti
amo…”.
Il ragazzo
sussultò…il proprio nome pronunciato da lei era
così bello…
“Anche
io…Tay.”.
la stessa reazione del
ragazzo la ebbe anche Taylor che sussultò piacevolmente
sorpresa.
Terminarono il dolce,
tra una carezza, un bacio passionale o tenero e qualche parola dolce.
Fine!
Lo so, è
penosa però mi è venuta in mente così
mentre studiavo storia (ditemi cosa centra perché non sono
riuscita a capirlo nemmeno io!!!XDDDD N.d. me!)!!!!!!!!!!!!XDDD
Per favore non
uccidetemi, tanto per ingannare l’attesa
dell’arrivo del penultimo chappy di “il matrimonio
del mio migliore amico…”, lo so che è
una cavolata questa ficcy, ma non siate cattive!!!!! Adesso vi
saluto…ciao ciao vvb bax bax vostra per sempre:
armony_93
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