prologo
La
pioggia scendeva lenta sulle strade di Londra.
Adoravo
l'odore della città,piena di suoni,dal rumore delle macchine immerse nel
traffico a quello delle foglie degli alberi che danzavano con il
vento.
Mi rintanai
sotto l'insegna di un pub,scrollando la testa mentre le goccie di pioggia ormai
avevano bagnato i capelli.
Che
strano,in quel momento avrei proprio voluto correre sotto la pioggia ma avevo un
impegno e non potevo presentarmi del tutto bagnata.
Fissai
l'indirizzò scritto sul foglietto e corsi per la stradina in cerca del numero
giusto.
45,47,49,52!
Eccolo finalmente. Aprii il portone d'ingresso e salii le scale in tutta
fretta,senza ricordarmi di pulire le scarpe.
Suonai il
campanello e sentii una voce che biascicava un "arrivo!"
Sorrisi e
solo in quel momento mi accorsi che ero completamente impresentabile.
E
allora?
La porta si
aprì e un paio di occhi grigi apparvero sull'uscio.
''Lovegood?''mi squadrò da capo a piedi prima di richiudere la bocca e
respirare.
''non dirmi che sei...''balbettò.
Io annuii
Lui scosse
la testa e si piazzò davanti a me,fissò il trolley che mi trascinavo dietro poi
sospirò.
''allora? Sono la tua nuova coinquilina?''chiesi con un filo d'impazienza,mi tremavano le gambe per il
freddo.
Lui alzò gli
occhi al cielo feci spallucce si guardò dietro le spalle e mi guardò torvo,non potei fare a
meno di sorridergli ''no mi dispiace,anzi neanche quello...il posto è già occupato''il sorriso mi morì sulle
labbra lui si spostò incrociando le braccia ''ancora
quì vattene!''sospirai ''vorrà dire che mi
cercherò un altro appartamento''e ripresi la valigietta.
Tutti si chiedevano
perchè mi ostinassi a trattare bene chiunque anche se questi erano sgarbati,beh
io non lo ero e mi piaceva sorridere tutto quà.
Scesi le
scale e mormorai tra me ''forza Luna andiamo a bere qualcosa di caldo...''mi chiusi la porta alle spalle e ritornai al pub dov'ero prima.
Prima di
entrare però,una voce mi chiamò.
Mi girai guardando sorpresa
Theodore Notte bagnato fradicio e coperto da una felpa leggera.
Lui
scrollò le spalle sospirando,sembrava che per dire due parole
gli costasse molta fatica ''...almeno sai cucinare?'' annuii e mi fece
segno di seguirlo.
Gli andai incontro e mi prese la trolley,io
intanto cercavo di coprirmi con il cappuccio.
Una volta
entrata nell'appartamento,notai il caos regnante nella sala da pranzo.
Mi avvicinai
ad un tavolinetto su cui era poggiato un pacchetto di sigarette,storsi il naso e
mi guardai attorno,dopotutto era accogliente.
''bello...''sorrisi lui fece spallucce e si buttò sul divano a guardare
la tv. Solo in quel momento mi accorsi che lui per tutto il tempo era stato con
dei pantaloncini corti.
Afferrai la valigia e cercai la mia camera.
L'appartamento era abbastanza grande e comprendeva quattro camere più due
bagni,senza contare la cucina e la saletta dove stava lui ora.
La camera che
mi aveva indicato era accogliente,nonostante mancassero le lenzuola e diciamo il
resto della mobilia a parte il letto e un comodino.
Con un colpo
di bacchetta apparve un piumone che adagiai sul letto,m'infilai nel pigiama ed
entrai nel letto.
Toc-toc.
La porta si
aprì prima che potessi rispondere,''ti avverto che io il giorno dormo e se fai casino,ti sbatto fuori''disse.
''non ti preoccupare Theodore io domani sono fuori a cercare un lavoro''lui chiuse la porta con un grugnito
lasciandomi la possibilità di chiudere gli occhi e finalmente dormire.
Dopo tanto
tempo,ero riuscita a dormire veramente.
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