Maledetto nervo!

di hera85
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Già quella mattina  D'Artagnan aveva riscontrato un fastidio interno alla coscia sinistra. Questo disturbo ogni tanto gli si presentava ,ma di solito si calmava stando a riposo.
Quel giorno ,invece, il ragazzo non aveva avuto un attimo di tregua nella caserma dei Moschettieri.
Il problema era tutto per un muscolo che si era stirato (colpa dell'intensa attività fisica), di conseguenza premeva sui nervi e il dolore si espandeva. Il tipico effetto domino.
D'Artagnan quella sera stessa doveva proteggere il Re e di certo si aspettava che il dolore aumentasse, ma non si aspettava un tale casino...

Un gruppo di quattro balordi  era riuscito ad entrare nella sala da ballo del Re, durante uno dei suoi soliti ricevimenti. Questi non erano organizzati ed erano entrati alla rinfusa, ma erano decisi ad arrivare all'obiettivo.
I tre moschettieri e D'Artagnan erano già pronti a proteggere il sovrano e la consorte quando, di nuovo quel dolore si presentò nella coscia del ragazzo. E proprio quando stava combattendo!
Il guascone si ritrovò a terra, dolorante. Aramis aveva creduto che fosse stato ferito e intervenne subito per coprirlo. Ci fu un solo segno da parte del moschettiere biondo, che Athos e Porthos fecero scudo al povero D'Artagnan.  Avevano fatto "muro" intorno al loro amico per impedire che fosse colpito. La lotta finì male per i balordi. Fu facile per Athos e Porthos batterli anche perchè quei tizi erano grezzi, rozzi e sgraziati mentre cercavano di lottare con quelle ridicole armi (alla buona) che avevano.
Alla fine, il nostro giovane moschettiere dovette ammette di avere questo increscioso problema. Era mortificato per non aver saputo difendere il Re, ed era mortificato di esser stato d'intralcio ai suoi amici perchè non solo dovevano difendere il loro signore ma anche il loro compagno d'armi. Dunque, avevano fatto doppia fatica!
Da quando aveva imparato a difendersi ricordava di avere una cosa simile. Era dovuto pure agli acciacchi della lotta corpo a corpo. - D'Artagnan, non devi sentirti in colpa. Ricordati:Tutti per uno, uno per tutti!- fece grintosa Aramis ,e con un sorriso d'incoraggiamento che allietò il cuore del ragazzo.




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