Educazione Sessuale
Educazione sessuale
- Bene Naruto! Gli allenamenti di oggi sono finiti. Stai migliorando davvero tanto
- Grazie maestro Jiraya. Allora io vado a casa!
- Aspetta! Vieni qui! Ho un regalo per te! So che oggi compi i tuoi sedici anni.
- A dir la verità, li ho compiuti la settimana scorsa
- Fa niente, tutto relativo. Comunque eccoti il regalo
- Grazie – prende il pacchetto che Jiraya gli porge – che cosa è?
- Il nuovo libro dell’ Icha Icha Paradise
- Grazie maestro. Alla prossima
Disse Naruto avviandosi verso casa. Finalmente! Ora aveva il libro che
leggeva sempre anche il maestro Kakashi. Chissà cosa conteneva?
tecniche segrete, tecniche supreme o ancora tecniche segrete? Non ci
vedeva più dall’eccitazione e dalla curiosità.
- Buona sera dobe! Temevo di dover mangiare da solo.
- Infatti sarà così.
- Come sarebbe a dire?
- Mi porto qualcosa di sopra nella mia stanza e mangerò là.
Detto questo sparì. Sasuke sbuffò. Come era difficile la
convivenza con quella testa quadra e Kakashi. Uno perché non li
sopportava 24 ore su 24; due perché non era ancora riuscito a
dichiararsi a Naruto. Arrossì. Lui, l’ultimo erede del
clan Uchiha, l’ultimo possessore dello sharingan, innamorato di
quell’idiota di Naruto. Il guaio era che a volte non riusciva a
controllarsi, specie quando erano da soli. Gli venne in mente
l’episodio della settimana scorsa. Naruto si era scottato la mano
con l’acqua bollente, mentre stava cercando di cucinare del
ramen. Sasuke gli aveva preso la mano e l’aveva messa sotto
l’acqua fredda. Fino a qui niente di sbagliato. Solo che quando
aveva tolto la mano dall’acqua, non l’aveva lasciata, anzi
l’aveva avvicinata alla bocca e aveva iniziato a leccarla. Naruto
a quel punto era arrossito di botto e aveva opposto un minima
resistenza.
- Che stai facendo Sasuke?
- Primo soccorso
Detto questo aveva iniziato a leccare tutta la mano, mentre con
l’altro braccio aveva cinto la vita di Naruto. Questi
iniziò a gemere. Sasuke era ben deciso a proseguire lungo il
braccio, ma l’entrata in scena di Kakashi aveva rovinato quel
poco di atmosfera che si era creato. I due si guardarono, si staccarono
e iniziarono a ridere imbarazzati. Da quel giorno i due si evitavano. O
per meglio dire, Naruto evitava Sasuke, perché anche la nostra
piccola volpe provava qualcosa per il giovane Uchica. Allora
perché non si dichiaravano? Perché erano entrambi molto
orgogliosi e non volevano ammettere i loro sentimenti. Che gran casino,
vero?
- UUUUFFFFFFFFFFFFFAAAAAAAAAAAAAAAA!
Sbuffò Naruto lasciando cadere il libro. Niente tecniche, niente
segreti, era solo un libro di una storia d’amore. Per di
più sconcio. Il fatto che a Naruto non andava giù era che
metà delle cose che c’erano scritte, lui non sapeva cosa
significassero. Intuiva che fossero cose oscene, ma non ne sapeva il
vero significato. Ad esempio, cosa era una erezione o un orgasmo? Ma!
Lui in quel campo non era molto bravo. Le sue conoscenze terminavano a
un bacio ( di cui non aveva ancora fatto esperienza). Sottolineò
con una matita le parole che non sapeva (praticamente mezzo libro) e
portò giù i piatti sporchi.
- Sasu, Kakashi non è ancora tornato?
- No. Però ha chiamato, starà a dormire da Iruka
- Ok. Io vado a farmi una doccia. Ci vediamo!
Detto questo sparì di nuovo. Sasuke si alzò e si diresse verso il lavello.
- Guarda quello là. Si è dimenticato di portare giù la tazza vuota.
Si lamentò Sasuke. Iniziò a salire fino alla loro camera.
Entrò e prese la tazza, ma la sua attenzione fu catturata da un
libro che giaceva per terra. Posò la tazza fuori dalla stanza,
si sedette sul letto e prese in mano il libro.
- Icha Icha Paradise. Strano, Naruto legge solamente i fumetti, chissà di che cosa parla.
Appena ebbe aperto il libro arrossì di botto. Parlava di cose
assolutamente al limite del depravato. Come faceva Naruto a leggerlo.
La sua attenzione si soffermò su alcune parole sottolineate. Gli
balenò in mente un’idea balzana in testa. Chiuse il libro
e attese il ritorno di Naruto.
Questi non tardò a tornare con un asciugamano cinto ai fianchi.
Immaginatevi la sua sorpresa nel trovare Sasuke ad aspettarlo.
- Sasuke, che c’è?
- Dì, dobe, è tuo questo? – disse Sasuke mostrando il libro a Naruto
- Sì. – esclamò Naruto arrossendo – rimettilo giù. È roba mia!
- Come mai ci sono alcune cose segnate?
- Perché… – mormorò Naruto ancora più rosso – non sono affari tuoi!
- Sono i concetti che non ti sono chiari, vero?
- E anche se fosse? Scommetto che neanche tu sai che cosa è una erezione
- Invece ti sbagli, Naruto. E si da il caso che abbia deciso di spiegala anche a te.
Detto questo saltò addosso a Naruto e lo baciò con foga.
Naruto, anche se avrebbe dovuto opporre resistenza, impazziva nel
sentire nella sua bocca la lingua prepotente e pretenziosa di Sasuke.
Ricambiò il bacio con passione. Stettero così per un
po’. Poi Sasuke si staccò, prese la mano di Naruto e la
poggiò sul suo sesso. Naruto diventò di un delizioso
color aragosta sentendo quell’incredibile durezza nelle sue mani.
- Allora, testa quadra, hai capito che cosa è una erezione.
Naruto scosse la testa in un segno affermativo.
- Bene – sussurrò l’Uchiha – Allora possiamo continuare la nostra lezione
Iniziò di nuovo a baciare Naruto. Lo fece distendere sul letto.
Si mise a cavalcioni del suo corpo. Dopo averlo baciato si
avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò sensualmente.
- Stasera sarò io il tuo maestro
Detto questo gli morse delicatamente il lobo. Sentì Naruto
gemere. Allora scese sul suo collo, liscio e profumato. Naruto
impazziva, amava il suo Sasuke. Adorava che fosse lui a prendere
l’iniziativa. Gli poggiò le mani sulla schiena. Sasuke a
quel tocco si alzò. Guardò il compagno che giaceva sul
letto come un animale indifeso. Sorrise maliziosamente. Si tolse la
maglietta. Lasciò che il compagno assaporasse la sua immagine
per poi ridiscendere su di lui. Iniziò a leccargli il petto e a
tormentargli i capezzoli. Naruto non ce la faceva più. Gemeva e
passava le sue mani sulla schiena del compagno, in balia di emozioni
mai provate. Sasuke, soddisfatto, scese ulteriormente, lambì con
la lingua l’ombelico del giovane, per poi scendere ancora di
più. Le sue mani levarono a Naruto la salvietta e Sasuke vide
per la prima volta il compagno nella sua nudità. La cosa si fece
ancora più eccitante quando arrivò al membro eretto del
compagno. Lo leccò molto lentamente per poi prenderlo in bocca.
I gemiti di Naruto e i graffi che gli faceva sulla schiena lo
stimolavano ulteriormente, iniziò a succhiare con sempre
più foga. Naruto godeva come non mai, urlava il nome di Sasuke e
gli graffiava la schiena. Tra mille gemiti e strilli Naruto venne nella
bocca di Sasuke.
- Questo era un orgasmo
Ricongiunse le sue labbra con quelle di Naruto. Si sdraiò vicino
a lui. Iniziò a coccolarlo. Era ancora più bello Naruto
accaldato e eccitato. I due rimasero così per tutta la notte.
Il sole svegliò per prima il giovane Uzumachi. Che notte che era
stata! Si addormentavano, si svegliavano e si baciavano, poi si
riaddormentavano. Guardò il suo compagno dormiente vicino a lui.
Era così dolce quando dormiva, aveva una espressione così
serena e rilassata. Sorrise. Si alzò dal letto, si vestì,
uscì silenziosamente dalla stanza e preparò la colazione
a entrambi. Quando ebbe finito tornò di sopra per svegliare
l’Uchiha. Questi si era girato, probabilmente infastidito dal
sole. Naruto gli si distese a fianco, iniziò a far passare la
sua testa sul collo di Sasuke, come solo lui sapeva fare.
- Sasuke! – miagolò dolcemente – è ora di alzarsi!
Il compagno mugugnò qualcosa nel sonno. Allora Naruto gli diede un piccolo bacio sulla bocca. L’Uchiha rispose.
- Buon giorno dormiglione. Dormito bene
- Non tanto con te che a volte mi venivi addosso
- Ma sentilo! Chi è che continuava a abbracciarmi e a baciarmi! – rispose malizioso Naruto
- Avrai sognato – rispose imbarazzato l’Uchiha
- Sèè! Comunque, vieni ti ho preparato la colazione.
I due fecero colazione, si salutarono con un bacio e si diressero dai rispettivi maestri.
- Buon giorno Naruto!
- Buon giorno Jiraya-san!
- Hai letto il mio libro? Ti è piaciuto?
- Sa, alcune cose non le avevo capite, ma per il resto mi è piaciuto
- Come sarebbe a dire “avevo”?
- Be, poi il mio maestro mi ha spiegato cosa significavano.
- Kakashi sensei?!
- NOOOOOOOOO! Sasu- ehm…. Qualcun altro. – Rispose Naruto imbarazzato
- CHI?!
- Eh,eh! Segreto.
- Ora me lo dici! È un ordine!
- Uff, Sasuke – disse a Jiraya diventando rosso
- Ah. Ok.
I due si allenarono per tutta la giornata. Alla sera si salutarono
- Jiraya !
- Sii
- Ecco, si… insomma… esistonoaltrimodiperfarvenireunorgasmoalcompagno?
- EHH!
- Volevo dire, ieri Sasuke mi ha insegnato qualche
mossa per, sì, insomma,… recarmi piacere, ma esistono
altri modi?
- Bhè, vedi, l’importante è lasciarsi trasportare dalla passione .
- Come?
- Potresti fare… vieni vicino te lo dico nell’orecchio
- Va bene
Gli sussurrò, notevolmente imbarazzato, cosa si dovesse fare.
Naruto ringraziò e corse a casa. Ora sapeva esattamente cosa
fare quella sera. Giunse a casa e creò l’atmosfera nella
loro camera da letto, sistemando alcune candele. Si spogliò
rimanendo solo con i pantaloni, si distese in modo da sembrare
addormentato; attese.
Sasuke ritornò poco dopo.
- Sono a casa! – urlò appena entrato
Si insospettì subito notando tutte le luci spente e un silenzio
innaturale. L’unica fonte di illuminazione veniva dalla loro
camera da letto. Temendo il peggio, Sasuke salì di corsa le
scale e piombò come una furia nella camera. Rimase di sasso
quando vide Naruto che dormiva con addosso solo i pantaloni.
- Probabilmente voleva farmi una sorpresa, ma si è addormentato
Fissò con dolcezza quella figura accovacciata sul letto come un
gattino, si distese accanto a lui, lo abbracciò e iniziò
a dargli piccoli baci nell’incavo del collo. Con sua grande
sorpresa sentì Naruto girarsi e baciarlo con passione. Stava
fingendo!
- Mio maestro, ammiri quanti progressi ha fatto il suo allievo
Si portò sopra a Sasuke e iniziò a morsicargli
l’orecchio, per poi infilarvi maliziosamente la lingua. Senti
Sasuke gemere. Scese lungo il collo, dove iniziò a leccarlo e a
succhiare, intanto faceva strusciare sotto la stoffa dei loro pantaloni
le loro virilità. Sasuke iniziava a ansimare forte e si tolse da
solo la maglietta. Allora Naruto scese in mezzo al suo petto per poi
riprendere ciò che aveva interrotto. Il battito cardiaco
aumentava notevolmente. Si spostò sul capezzolo del compagno, lo
leccò, poi iniziò a succhiare. Sasuke impazziva, voleva
di più, quando poi Naruto di spostò sull’altro
capezzolo morse la spalla del compagno per soffocare un gemito. Naruto
era notevolmente soddisfatto e ringraziava il maestro Jiraya per i suoi
suggerimenti. Scese ulteriormente e giocherellò con
l’ombelico del suo amante. Poi con le mani tolse i
pantaloni a Sasuke. Gli accarezzò le gambe, poi tornò su
e con una lentezza esasperante gli tolse anche i boxer. Scese anche con
la bocca e lo baciò sulla punta. A quel tocco Sasuke emise un
gemito più forte. Naruto iniziò a leccarlo, prima
lentamente, e poi più velocemente, fino a che Sasuke venne nella
sua bocca. Si leccò le labbra per poi congiungerle con quelle
del compagno.
- L’allievo ha superato il maestro
- Ma il maestro ha ancora una cosa da insegnare
Detto questo si portò sopra Naruto e lo ridusse nelle sue
medesime condizioni. Oramai erano entrambi ansanti ed eccitati.
Sapevano che c’era di più, volevano di più. Sasuke
guardò Naruto, per capire se anche lui fosse d’accordo.
Questi, capendo ciò che voleva fare, lo baciò con
passione. Allora Sasuke lo fece girare.
- Stai tranquillo. Farò piano.
- D’accordo
Detto questo scivolò con dolcezza dentro di lui. Naruto era
diviso tra dolore e piacere, ma ora erano una cosa sola. Ben presto non
sentì più niente, tranne un piacere infinito. Sasuke
iniziò presto a muoversi più velocemente, aiutandosi con
le anche. Naruto gemeva più forte e inarcava la schiena.
Entrambi furono colti da un ennesimo orgasmo. Allora Sasuke uscì
da Naruto e si distese accanto a lui. Si abbracciarono continuando a
coccolarsi.
- Ti amo Sasuke
Sasuke era rimasto meravigliato. Avevano fatto l’amore per tutta
la notte, si erano baciati anche la notte prima, ma non si erano mai
dichiarati.
- Anche io ti amo Naruto
I due rimasero abbracciati per tutta la notte. Ben presto si
addormentarono entrambi, appagati e soddisfati, senza nessun pensiero
al mondo. Solo Naruto rimuginò su ciò che era successo.
Ora cosa avrebbe dovuto fare per superare il suo maestro?
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FINE
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