Questa
fanfiction è fresca-fresca di battitura,
l’ho scritta subito dopo aver visto in tv
l’episodio di HunterxHunter del 27/2 (Epi 71)
La situazione che si era venuta a creare nell’episodio mi
è sembrata troppo ghiotta per lasciarmela sfuggire, quindi
ho raccontato, in questo piccolo brano, cosa mi sarebbe piaciuto
accadesse dopo che Leorio è tornato per l’ennesima
volta a sincerarsi delle condizioni di Kurapika, cercando di
immaginarmi quali fossero i suoi pensieri e le sue emozioni.
È per questo che l’ho raccontata dal punto di
vista di Leorio ( inoltre sarebbe stato abbastanza difficile usare il
punto di vista di Kurapika visto che era semi-svenuto e in preda alle
allucinazioni ^^’’).
Spero vi piaccia… e chissà che magari non sia
successo veramente ma l’autore ha preferito tacere su questi
avvenimenti… uhuh
SUSSURRI SENZA VOCE:
POV LEORIO
Senritsu
sta sospirando ancora, non so cosa riesca a percepire nel
cuore di Kurapika, ma non mi piace. Oramai sono passate più
di ventiquattrore e la febbre non accenna a
diminuire… ho paura. Sono un medico eppure sono certo che
questo non è un comune malanno.
Ho paura di perderlo ancora, ma sta volta per sempre.
Prego Senritsu di lasciarmi un momento da solo con lui, ho bisogno di
sentirlo vicino, di proteggerlo io stesso.
Lei acconsente e silenziosamente esce da questa stanza spoglia,
portando Zepie con sé. Probabilmente la sua
capacità di percepire le emozioni della gente le ha permesso
di intuire il mio stato d’animo e quindi non fa domande.
Ascolto i loro passi risuonare tra questi corridoi desolati per poi
scomparire.
Sospiro mentre osservo Kurapika riposare seduto nell’angolo,
in quella strana posizione.
Ripongo gli occhiali nel taschino e mi avvicino a lui. Lo
sollevo… è leggero… e ora sembra
più vulnerabile che mai.
Con lui ancora fra le braccia mi inginocchio per poi sedermi
nell’angolino grigio che ha scelto lui stesso e da cui pare
trarre giovamento.
Lo accolgo fra le mie gambe divaricate, la sua schiena sul mio petto.
Gli avvolgo la vita con le mie braccia e lo sento sussultare un
momento… poi appoggio il mento nell’incavo della
sua spalla e chiudo gli occhi. Delicatamente struscio la mia guancia
contro la sua, con il naso sfioro la sua pelle morbida…
è così caldo… la febbre non accenna a
diminuire.
Inspiro ancora una volta il suo profumo dolce e inebriante allo stesso
tempo, proprio come lui… questo odore mi fa stare bene, mi
tranquillizza, ma nello stesso tempo mi travolge…
Io… io non so cosa stia succedendo… mi sto forse
approfittando di lui? Di questa situazione?
No, non potrei mai, ma in questo momento ho bisogno di sentirlo vicino.
Gli scosto una ciocca di capelli appena umidi dalla fronte e cerco di
sistemarglieli dietro l’orecchio, ma sono ribelli e tornano a
coprirgli il volto. Indipendenti e decisi… come lui.
Mi torna in mente il nostro primo incontro… come
dimenticarlo? Un leggero sorriso mi increspa le labbra, ma è
un sorriso amaro, triste. Questa brama di vendetta è
qualcosa che lo sta distruggendo e che lo consuma lentamente, come una
candela.
Non ce la faccio a vederlo così… mi strazia il
cuore.
Gli poso un bacio leggero sul collo… i suoi capelli mi
solleticano la fronte.
Sento di stare oltrepassando la sottile linea che divide
l’amicizia dall’amore… ma non riesco a
fermarmi, non voglio fermarmi.
Un altro bacio dietro l’orecchio e un altro ancora appena
dietro la mandibola… lì mi soffermo
più a lungo, mi piace questo punto… torno poi a
poggiare la testa dove i muri si uniscono a formare un angolo retto.
Sospiro… a lungo.
Non posso fargli questo, con tutte le difficoltà che deve
affrontare quotidianamente, non farei altro che peggiorare
ulteriormente la sua vita… mi imporrò di
osservarlo solo da lontano, sì… sognando i suoi
dolcissimi sorrisi… come quel giorno al parco, non molto
tempo fa, quando ci siamo rincontrati… è stato
proprio quel sorriso che mi ha cambiato per sempre, che mi ha fatto
diventare tuo… mi limiterò a seguirti,
perché ti amo troppo per vederti soffrire ancora.
Non ce la faccio a trattenere le lacrime, che copiose sgorgano dai miei
occhi. Piango in silenzio, stringo i denti e soffoco i
gemiti… e la colpa è solo mia…
perché mi sono innamorato di un angelo e lui non
potrà mai saperlo.
Che stupido… senza volerlo lo sto bagnando. Qualche lacrima
è scesa fin dentro il colletto del suo leggero pigiama. Me
ne sono accorto perché ora sta mugolando piano, infastidito.
Lo stringo ancora di più, almeno ora vorrei sentirlo
mio…
Sento che si irrigidisce… ora trema.
Forse sta vivendo un altro di quegli orribili incubi che lo fanno stare
così male… vorrei tanto poterli combattere per te
amore mio… liberarti di tutti i fardelli che ti porti
dietro, cancellarli uno per uno e renderti la tua
libertà…
Ero sovrappensiero e sussulto a questa nuova sensazione.
Sento le tue mani stringere forti le mie e il mio cuore non
può fare a meno di sussultare con me…
Sono contento che ti sia risvegliato Kurapica, ma ora ho
paura… ho paura di quello che ora potrà
succedere, ne sono terrorizzato.
Ma sembra che non debba accadere nulla, mi rilasso nuovamente nel
nostro abbraccio, forse ti sei riaddormentato… forse
è stato solo un riflesso il tuo…
Ma non è così e lo capisco quando pianti i tuoi
occhi così grandi nei miei, quando sento il tuo orecchino
tintinnare offeso da quel movimento tanto improvviso.
Ti sei girato completamente nel mio abbraccio e ora mi
guardi…
I tuoi occhi sono carichi di domande e forse di paure, proprio come ora
lo sono i miei, ma io non voglio farti soffrire amore, non
più, non più… e ti regalo uno dei miei
sorrisi più dolci. E tu, intelligente come sei, capisci
tutto… i tuoi lineamenti si distendono, e
l’azzurro dei tuoi occhi si fa più inteso e
poi… e poi fai una cosa che mai mi sarei aspettato, nemmeno
nelle mie più rosee fantasie…
Poggi le tue mani affusolate sul mio petto, i palmi aperti come a voler
amplificare quel contatto e poi ti vedo avvicinare, lentamente,
abbassando piano le palpebre e nascondendo così quelle gemme
turchine al mio sguardo e poi… e poi mi baci, ed
è il bacio più dolce della mia vita.
Ti sento muovere le labbra sulle mie, con movimenti lievi e un
po’ timidi… tremi leggermente e il mio cuore
è pieno di te.
Ma ora basta… tocca a me…
Tu mi guardi turbato, non capisci…
Ti prendo delicatamente da sotto le ascelle, come si fa ad un bambino e
ti invito a posizionarti meglio fra le mie gambe. Tu obbediente
acconsenti e ti inginocchi di fronte a me.
Ti guardo di nuovo negli occhi, ma ora ho uno sguardo diverso, te ne
accorgi anche tu…
Poso lieve le mie mani sui tuoi fianchi e ti bacio nuovamente, ma sta
volta sono io a condurre il gioco.
Muovo piano le mie labbra sulle tue, ma con decisione, temporeggio
sugli angoli per poi succhiarti il labbro inferiore…
scendendo poi a baciarti un punto particolare vicino al mento, per poi
dirigermi ancora più giù…
Sento che allacci le braccia dietro al mio collo… ne sono
felice, sento che ti stai rilassando.
Continuo imperterrito a lasciare una lunga scia di baci sul tuo collo
niveo e ti sento gemere sommessamente. Reclini la testa
all’indietro per offrirmi più spazio e io mi
attardo a succhiarti il pomo d’Adamo saziandomi con quel tuo
profumo che ormai mi ha dato alla testa.
Terminata questa dolce tortura ti osservo… e mi accorgo che
sei più bello che mai… le tue guance sono rosse e
il tuo respiro veloce… hai ancora gli occhi chiusi e sento
di amarti ancora di più.
Ti bacio ancora, sta volta con impeto e passione.
Lecco voluttuosamente le tue labbra, chiedendoti indirettamente
l’accesso, che non tarda ad arrivare… dischiudi la
bocca… e mi fai rinascere.
Mi delizio con il tuo sapore e sento che nessuno riuscirà
più a dividerci.
Le nostre lingue combattono una battaglia senza né vincitori
né vinti, ma non dura a lungo.
Riluttante mi sciolgo da te, perché sento che altrimenti non
riuscirei più a fermarmi.
Ti bacio lieve la punta del naso e tu ridacchi, sorpreso da tanta
dolcezza.
Avvicino poi la mia bocca al tuo orecchio e sussurro che ti amo.
Sento che ti irrigidisci fra le mie braccia, ma poi ti rilassi e torni
a guardarmi… cosa c’è? Vuoi accertarti
che non stia mentendo? Mi scruti ancora un momento e sento i tuoi occhi
penetrarmi l’anima… e poi mi abbracci forte, come
fossi l’unico tuo appiglio alla vita e nascondi il tuo viso
sul mio collo, che pochi istanti dopo sento umido… e allora
sorrido… sorrido perché so che quello
è un sì, sorrido perché ora so che sei
mio, mio e di nessun altro e sorrido perché ora i nostri
destini sono incatenati e nessuno potrà più
dividerli.
FINE
NOTE POST-LETTURA: Allora, che ne pensate?
Ritenete possibile
che una cosa del genere possa realmente essere accaduta? Io non lo
escluderei del tutto ^___-
Fatemi sapere quali sono i vostri pensieri a proposito, le vostre
opinioni e se la storia vi è almeno piaciuta un pochino.
Sono bene accette critiche costruttive, purchè non
offensive… sappiate che sono molto sensibile, mi abbatto
subito... siate delicati mi raccomando!!
Grazie a tutti, Aka_Z
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