Winter is a world itself

di My Pride
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7_What colour is Titolo: What colour is?
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 632 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Roronoa Zoro, Black-Leg Sanji
Rating: Giallo
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti: Shounen ai, What if?
Tabella/Prompt: Inverno › 11. Raffreddore
12 Storie - #02 Colori: #04. Verde
The season challenge: Inverno › Raffreddore
Sconfiggiamo l'autofill: One Piece, Zoro/Sanji, Tipi diversi di alghe 


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

    Tirando debolmente su con il naso, Sanji voltò distrattamente pagina e cercò di concentrarsi sulla lettura, per quanto fosse pressapoco impossibile.
    A causa di un prepotente raffreddore che l'aveva colto di punto in bianco, era stato costretto a starsene a letto senza poter far nulla, pur avendo più volte ripetuto a Chopper che non ce n'era bisogno, che stava alla grande e che poteva svolgere le solite faccende senza preoccupazioni. Peccato, però, che il suo fisico non era parso d'accordo con quelle sue parole e l'avesse boicottato, facendolo caracollare a terra svenuto. Quando aveva aperto gli occhi, Sanji si era ritrovato sotto le coperte nella camerata dei ragazzi, con una pezza bagnata sulla fronte, un termometro al posto di una delle sue fedeli sigarette e una pronta ramanzina da parte di Chopper, che gli aveva ricordato che non bisognava mai scherzare con la salute.
    Al ricordo, il cuoco sbuffò, massaggiandosi le tempie con due dita. Ah, dannazione. Oltre il danno anche la beffa, visto che quel mal di testa non voleva saperne di passare. E il libro che aveva non aiutava per niente, anche se... era una noia mortale starsene rintanato là sotto senza poter fare niente, e leggere era la sola cosa che gli era stata concessa dal ligio medico di bordo. Anche Nami e Robin gli avevano consigliato di riposarsi, e, per quanto fosse stato oltremodo felice di vederle preoccupate per lui - uno dei suoi sogni nel cassetto si era avverato, dunque perché non godere di quell'attimo almeno per un secondo? -, adesso non ne poteva più di starsene con le mani in mano e permettere che fossero proprio loro ad occuparsi di tutto ciò che in teoria sarebbe spettato a lui. Di sicuro non avrebbe potuto lasciare la cucina nelle mani di quegli altri scemi dei suoi compagni.
    Occupato com'era nelle sue elucubrazioni mentali, Sanji ci mise un po' a capire con esattezza il paragrafo su cui era arrivato - quando aveva letto tutte quelle pagine? Nemmeno se lo ricordava, dato il mal di testa martellante che non la smetteva di assillarlo -, arcuando un sopracciglio con un certo scetticismo. Interessante che si parlasse di alghe in un libro che, in teoria, avrebbe dovuto parlare di esemplari di fiori o di chissà cos'altro, visto che non l'aveva seguito con attenzione ma si era solo limitato a leggere qualcosa e a girare le pagine. Forse non parlava nemmeno di fiori, boh.
    Nonostante tutto, però, Sanji si ritrovò a ridacchiare nel leggere il paragrafo che parlava della vita delle alghe, riscontrando molte caratteristiche delle stesse con un altro tipo di alga di sua conoscenza. E, nemmeno a dirlo, la porta della camera si spalancò, rivelando la figura indistinta di Zoro. Oppure era solo la stanchezza che faceva veder lui la sua sagoma in quel modo, chi poteva dirlo.
    «Ohi, cuoco», lo chiamò da un punto lontano, o almeno a lui sembrò che avesse appena fatto ciò. «Ti ho portato da mangiare».
    Sanji sollevò un angolo della bocca in un sorrisetto divertito, tirando ancora una volta su con il naso prima di tastare le coperte alla ricerca del fazzoletto che aveva perso fra di esse tempo addietro. «Che gesto gentile, marimo. Anche se avrei...» Si interruppe un attimo per tossire, schiarendosi poi la gola prima di continuare. «Anche se avrei preferito che fosse Nami-san o Robin-chan a portarmelo».
    «Tsk. Non lamentarti e mangia», asserì Zoro, che si era avvicinato a lui senza che se ne accorgesse. Si sedette a bordo letto e si sistemò il vassoio sulle gambe sotto lo sguardo curioso e anche un po' incredulo del cuoco, il quale non poté fare a meno di sorridere ancora quando vide lo spadaccino prendere il cucchiaio per pensarci lui stesso alla sua nutrizione.
    Forse con le alghe verdi aveva in comune soltanto il colore, quello scemo di un marimo
.






_Note inconcludenti dell'autrice
Diciamo che questa sarebbe dovuta in realtà essere la shot di apertura della raccolta - è stata la prima che ho fatto perché stava partecipando ad una challenge su livejournal, come si può notare dai prompt nelle note al di sopra del banner -, però ho preferito partire con qualcos'altro e lasciare questa verso la fine
Non c'è nemmeno un motivo particolare per cui l'abbia fatto, diciamo semplicemente che nessuna delle storie finora postate segue la sua cronologia esatta, quindi quella che magari è stata postata per prima è stata invece scritta per ultima e viceversa.
Perché dico ciò? Quasi per niente, in verità... diciamo che volevo semplicemente riempire le note autore visto che tanto sono inconcludenti a priori *risatina isterica e senza senso*
C
ome sempre, ovviamente, commenti e critiche sono ben accetti
Al prossimo e ultimo capitolo. ♥


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