Allora,
prima di cominciare voglio ovviamente ringraziare tutte le
persone che mi hanno concesso un po’ del loro tempo e hanno
recensito con gioia la mia ff, sappiate che mi si sono illuminati gli
occhi ad ogni nuova recensione, stentavo quasi a credere che tante
persone avessero trovato interessante la mia storia… quindi
un grandissimo grazie va a:
Ferao, Very, Cressida26, Furbacchina, Mione1194,
Spi,
SweetMione e MaKiCo, sperando che continuino a seguire il
racconto.
Inoltre non voglio dimenticare coloro che non hanno recensito, sperando
che la prossima volta vogliano regalarmi un sorriso commentando con
ardore.
(Volevo sfruttare questo piccolo angolino a mia disposizione per
rispondere a Furbacchina, affermando che non sapevo assolutissimamente
dell’esistenza della fanfic che hai nominato nella tua
recensione, anche considerando il fatto che ho cominciato a scriverla
nel “lontano” 2006, ma avevo già scritto
che l’idea dei bebè non era di certo
originalissima visto lo spazio che le hanno dedicato molti telefilm,
spero lo stesso che troverai la storia sempre più
particolare ed originale ora che comincia ad ingranare. Ti ringrazio
comunque per avermi informato e per la recensione-sempre graditissima-
^___-).
CAPITOLO 2:
Alle
nove tutti gli studenti del settimo anno si riunirono nella Sala
Grande in attesa che venissero fatti i sorteggi e venisse assegnato
loro un marmocchio.
Mentre gli studenti stavano ancora prendendo posto, ognuno al proprio
tavolo, i direttori delle varie case si diressero verso i rispettivi
studenti e iniziarono a spiegare come si sarebbe svolto il tutto.
Harry notò che la McGrannitt fece lievitare un grosso
scatolone pieno di bambolotti che somigliavano incredibilmente ai
cicciobelli babbani e lo posò con grazia alla fine del lungo
tavolo, vicino ad una boccia piena di piccole pergamene ripiegate che,
probabilmente, sarebbero state usate per l’estrazione.
La professoressa allora si schiarì rumorosamente la gola e
iniziò:
<< Ora estrarrò due pergamene alla volta e
formerò le coppie, vi ricordo che non sono ammesse lamentele
ne tanto meno reclami, quindi mettevi l’anima in pace.
>>
Iniziò quindi a mescolare con la bacchetta il mucchio di
quadratini giallastri e ne fece lievitare due.
<< Patil e… Finnigan >> disse ed
andò avanti.
<< Thomas e… Paciock, no, no, preferirei fare
coppie miste >> disse rimettendo subito le pergamene
nella boccia mescolando nuovamente.
<< Weasley e…Granger >>
Harry pensò immediatamente che questo avrebbe creato non
pochi problemi al loro trio e maledicendo la sorte guardò
stanco i suoi amici che invece parevano non aver ancora metabolizzato
l’evento, quando Ron lo fece sussultare, dicendo in modo
melodrammatico:
<< O povero piccolo bambino! Quale insana vita gli si
prospetta…dovrà prepararsi fin d’ora a
diventare Ministro della Magia, oppresso da una madre saccente e-
>> ma fu interrotto da Hermione che disse secca
<< Finiscila! >> anche se Ron con quella
commedia era riuscito a strapparle un sorriso.
<< Comunque >> disse Harry <<
tu sei il padre Ron e potrai anche salvare il tuo bambino da questa
infausta vita, sai? >>
Le orecchie di Ron cominciarono a tingersi di un brillante bordeaux e
come se niente fosse tornò ad osservare la McGrannitt.
<< Brown e …Thomas >>
<< e visto che le compagne sono finite, la signorina Emma
Miller di tassorosso avrà il piacere di stare
con… >> e mescolò le
ultime due pergamene rimaste
<< …Paciock >>.
Harry allora cominciò ad innervosirsi e nella sua testa
cominciarono ad insinuarsi pensieri tutt’ altro che felici,
quando il suo incubo peggiore si avverò.
<< Sono molto costernata Potter, ma temo sarai un
ragazzo-padre >> e così dicendo si diresse
verso la scatola dei bambolotti, ma prima di prenderli disse:
<< Questi bambolotti, come vi ho informato questa
mattina, diventeranno bambini a tutti gli effetti, di sette o otto mesi
al massimo, ma la cosa che ancora non sapete è che sarete
voi a dargli “vita”. >>
Scandì lentamente le ultime parole e riprese
<< Dovrete utilizzare un semplice incantesimo che ora vi
illustrerò, la cosa importante è che lo facciate
contemporaneamente al vostro compagno, in modo che
il bambino risulti
essere la miscela delle vostre due persone, come fossero veramente
figli vostri. >>
Come se fosse veramente mio figlio? Ma cosa intendeva… i
pensieri di Harry però si interruppero quando la McGrannitt
riprese:
<< Dovrete puntare la bacchetta sul bambolotto e
dire Migratio Anima, mentre
delicatamente, colpite, contemporaneamente,
la testa del
bambolotto. >>
La McGrannitt fece quindi sedere vicine le coppie, chiamando anche
Emma, ancora al suo tavolo e porse ad ognuno il proprio bambolotto,
ciascuno con un pagliaccetto rosa o celeste, a seconda del sesso del
bambino.
Harry quindi costatò che il suo bambolotto sarebbe stata una
femminuccia, mentre Hermione e Ron avrebbero avuto un maschietto.
Tutti allora si misero in posizione e proferirono
l’incantesimo.
Harry rimase subito colpito dagli occhi verdissimi che vedeva nella
bambina seduta davanti a lui sul tavolo e dai capelli corvini
così simili ai suoi e dalle sue manine che si sporgevano in
avanti per farsi prendere in braccio, mentre continuava a dire parole
senza senso come << Da-da >> allora si
decise a prenderla in braccio, quando si accorse di essere stato
talmente rapito da quella visione, da non essersi nemmeno reso conto
della confusione che stava riempiendo la grande stanza, infatti la
maggior parte dei bambini aveva cominciato a piangere, ad urlare o a
giocare tra loro.
Harry allora iniziò a guardarsi attorno stupito dalla scena
a cui stava assistendo, Lavanda teneva fra le braccia una bellissima
bambina nera con gli occhi chiari che continuava a tirarle i capelli con aria divertita,
incurante degli sguardi minacciosi della “madre”,
mentre Dean rideva a crepapelle; Calì invece aveva preferito
affidare la sua bambina dai chiari tratti indiani a Seamus, chiaramente
contrariato, mentre Neville non era ancora riuscito a dare vita alla
sua bambina, che giaceva immobile sul tavolo, sotto lo sguardo
scandalizzato di Emma, a quanto pare Neville aveva colpito in testa il
bambolotto con troppa enfasi…
Poi girando la testa osservò Ron e Hermione molto sorpreso,
il loro bambino non piangeva o si dimenava, ma giaceva addormentato
nelle braccia di Ron, che lo cullava con una naturalezza che
lasciò Harry di stucco e che lo stesso Ron faticava a
credere. Hermione, intanto, osservava rapita quella dolce creaturina
dai capelli rossi senza riuscire a togliergli gli occhi di dosso.
<< Ron >> sussurrò Hermione
<< ma come hai fatto? Quando lo avevo in braccio io non
ha fatto che piangere! >>
<< Non sarai mica gelosa, vero? Lo sanno tutti che sono
bravissimo con i bambini, non ho mica sei fratelli per niente! So
comprendere la psiche dei pargoli e donare loro
tranquillità. >> disse Ron con un aria pomposa
degna di Percy, ma il suo monologo fu interrotto da Hermione
<< Ma se solo Ginny è più piccola
di te! E di soli due anni, poi! >> Ribattè
astuta. Ron parve un po’ contrariato da quella sua
affermazione. Lo aveva sgamato subito pensò, come diamine
faceva, quella saputella, a fregarlo sempre!
Ma Hermione interruppe il suo flusso di pensieri dicendo
<< Ehi Harry, ma com’è bella la tua
bambina! Posso prenderla in braccio? >>
<< Certo! >>
Ma non appena la bambina si staccò da Harry e
salì sulle braccia di Hermione si mise a piangere
disperatamente e Ron volle subito prendersi la rivincita e disse:
<< Hermione non sono io che sono bravo, se tu che non ci
sai fare proprio con i bambini! >> Hermione
riconsegnò subito la bimba, che si calmò quasi
istantaneamente, ma Ron si accorse che la ragazza aveva gli occhi
lucidi. Possibile che ogni volta riusciva a farla piangere? Si odiava
per questo, allora decise di intervenire:
<< Dai ‘Mione, stavo scherzando, non vedi che
voleva solo stare con Harry… >> disse
indicando la bambina ora accoccolata nelle braccia di Harry. Hermione
allora si rasserenò un poco e invitò i suoi due
amici a volgere lo sguardo sul tavolo dei Serpeverde, dove Malfoy
teneva in braccio suo “figlio” dai capelli
biondissimi, quasi bianchi, proprio come i suoi, che dava pizzicotti a
Goyle, a quanto pare anche abbastanza dolorosi, visto la faccia di
quest’ultimo che intanto teneva in braccio il suo bambino,
cicciotello e molto più grande degli altri bambini, mentre
sedeva vicino a quello che doveva essere l’altro suo
genitore, che con enorme gioia e sorpresa di Harry, era niente meno che
Tiger, scelto perché le dame a quanto pare non erano in
numero sufficiente e Harry si ritrovò a pensare che forse
era stato molto, molto fortunato a rimanere da solo, invece che essere
costretto a dividere il proprio bambino con un altro maschio,
suscitando così l’ ilarità di tutta
Hogwarts e costretto ad essere il bersaglio di non so quante battutine!
NOTE POST-LETTURA:
Mi scuso anticipatamente per eventuali errori relativi al comportamento
non propriamente idoneo dei bimbi che potrete notare nei prossimi
capitoli; ho cercato di rifarmi alla mia scarsa esperienza, ma
purtroppo (come Harry eheh XP), non ho mai avuto molto a che fare con
dei pargoli, ad ogni modo spero lo stesso di avere evitato errori
grossolani.
Ringrazio nuovamente voi tutti che leggete… inoltre vi
informo che ho deciso di accettare le numerose e ardenti richieste di
anticipare le pubblicazioni dei prossimi capitoli ( eh, sono troppo
buona, mi corrompete con troppa facilità XD) e quindi
pubblicherò ogni 7 giorni - mi pare un buon
compromesso…-
Mi raccomando, continuate a recensire numersi!!!
^___^ Aka_Z
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